Ruth Ann Boyle inizia la sua avventura con la band degli Olive, raggiungendo la vetta della classifica singoli inglese nel 1997 con “You’re Not Alone”.
La voce di Ruth coincide con il suo carattere: forte e determinata. Quanto basta al pigmalione del progetto musicale Enigma, Michael Cretu, a convincerla a prendervi parte come performer vocale.
Dopo due album con gli Olive, due con il marchio Enigma, Ruth Ann realizza il suo primo album solista: “What About Us”. Prodotto dallo stesso Cretu l’album è al momento solo disponibile in formato file digitale, si scarica legalmente da I-tunes.
Nella lunga intervista concessa dall’artista a MUSICALNEWS.com si parla di tutto questo e molto di più.
Viene spontaneo chiederti quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica prima di approdare all’esperienza artistica degli Olive?
Ruth Ann: Prima degli ‘Olive’ lavoravo in un bar. Ho sempre cercato di farmi coinvolgere dalla musica ma ho avuto poche opportunità. Sono stata con vari gruppi da ragazza nella mia città natale a Sunderland, da bambina cantavo in un coro e ai festival di musica folk. E’ sempre stata una parte importante della mia vita.
In quale contesto hai incontrato Tim Kellett (ex tastierista dei Simply Red), e come avete deciso di evolvere la vostra conoscenza verso gli Olive?
Ruth Ann: Dovevo creare delle demo vocali per Vini Reilly dei Derruti Column. Tim era in tour con Vini dove suonava le tastiere e doveva produrre i campioni vocali. Prese il mio numero di telefono e chiamò chiedendo se avessi voluto raggiungere il suo studio per una specie di audizione. La canzone che cantai fu ‘Miracle’, ed e’ quella che potete ascoltare nel primo album di Olive. A Tim piaceva la mia voce, così con lui e Robin Taylor-Firth formammo gli Olive realizzando ‘Extra Virgin’. Tim ed io siamo da sempre buoni amici.
Il primo posto in Inghilterra con “You’re Not Alone”, il contratto con la Maverick di Madonna…che ricordi hai di quel periodo?
Ruth Ann: Nel 1995 firmammo con la RCA. Andammo in tour per promuovere l’album e nel 1997 raggiungemmo il primo posto con ‘You’re Not Alone’. Realizzammo un secondo album ma alla RCA non piaceva, così siglammo un accordo con la Maverick in America. Sembra siamo stati in tour e per strada per circa 6 anni. E’ un periodo fantastico della mia vita. Era un duro lavoro ma siamo riusciti a viaggiare e creare fantastici spettacoli e festival. Alloggiavamo in qualche hotel favoloso e spesso anche in quelli di pessima categoria! Spero solo di poter ripetere nuovamente l’esperienza con questo album solista.
Negli ultimi anni ti sei concessa al progetto Enigma di Michael Cretu, e con lo stesso Cretu ora esordisci in un album solista tutto tuo. Come Olive siete in pausa di riflessione?
Ruth Ann: Gli ‘Olive’ non si sono sciolti, ma io stessa e Tim stiamo lavorando a dei nostri progetti in questo momento. Tim sta scrivendo per altri artisti e a lui piace quello che fa. Ovviamente io mi sto concentrando sul mio album. Continuiamo a sentirci per telefono, quindi potremmo tornare a lavorare di nuovo insieme in futuro, chissa’…
La tua timbrica vocale è perfetta, nulla da invidiare ad altre splendide colleghe come Lisa Stansfield o Annie Lennox.
Credi sia un dono della vita o semplicemente frutto di un accurato lavoro e disciplina?
Ruth Ann: Trovo sia difficile parlare della mia voce poiché l’ascolto ogni giorno. Io condivido che sia un dono della natura. Un regalo perché a me piace cantare e anche dare piacere ad altra gente. I migliori regali sono quelli che puoi condividere.
La tua esperienza con gli Olive, la musica di Enigma ed ora l’album solista. C’è un comune denominatore in queste 3 situazioni, o sono singoli capitoli della tua vita professionale?
Ruth Ann: Naturalmente il comune denominatore è la mia voce. Ogni nuovo album suona differente poiché le canzoni sono fatte da soggetti diversi. Ci sono stili e temi diversi in ognuno. Per esempio le tracce a cui ho partecipato, realizzate per la band francese ‘Kojak’, sono completamente diverse dalle tracce che ho cantato per ‘Enigma’. Quindi in questo modo ogni nuovo progetto è un nuovo capitolo.
Ti piace il contatto con il pubblico e come immagini un tuo concerto?
Ruth Ann: Mi piace discutere con i fan poiché tutti hanno dei motivi diversi per i quali la mia musica possa piacere, provengono da ogni percorso di vita, e condividono alcuni aspetti interessanti delle canzoni. Dei fan sono stati poco calorosi in passato, questo poteva un po’ spaventarti, ma la maggioranza dei miei fan sono davvero eccezionali.
Per quanto riguarda un mio concerto dal vivo, niente è stato ancora programmato. Comunque a me piacciono i piccoli tour poiché sono molto intimi e puoi vedere chi sta cantando.
Quando hai cantato nel progetto Enigma, sei rimasta sconcertata dal modo di lavorare di Michael Cretu? E’ notoria la sua passione per il lavoro in sala di registrazione solo dopo la mezzanotte.
Inoltre i testi delle canzoni di Enigma sanno essere a volte contorti, a volte psicologici. Come sei riuscita ad adattare il tono della tua voce a tale versi?
Ruth Ann: A Michael piace lavorare a tarda ora nella notte, a me non dispiace poiché adoro far tardi, quindi era il modo più semplice di lavorare.
Credo che il bello dei testi di Enigma è che hanno un significato diverso per gente diversa. Vuol dire tutto tranne quello che intendi. In questo modo ho creato un approccio.
Hai affermato di non essere molto esperta di nuove tecnologie, eppure la tua musica si evolve verso l’elettronica.
Ruth Ann: Mi capita spesso di lavorare con gente che utilizza la musica elettronica. Il mio lavoro è cantare e farlo accompagnata da musica, per qualche ragione le due parti si combinano abbastanza bene.
Mi sono appena adeguata al 21° secolo, comprando il primo computer, quindi perdonatemi perché sto facendo del mio meglio nel prendere confidenza con la tecnologia!
Le nuove tecnologie hanno contribuito a rendere noto sulla rete Internet il tuo album solista “What About Us?”. Grazie ad un accordo con I-tunes l’album può essere acquistato e scaricato legalmente.
Attualmente i fans possono solo reperirlo in questa modalità. Speri ci possa essere uno sbocco su CD?
Ruth Ann: Spero sul serio si possa andare dal vivo con l’album così come realizzare fisicamente un CD, poiché so già che a tanta gente piace. Certamente adoro andare per negozi e acquistare CD. C’è qualcosa di speciale nel sollevare l’etichetta e ascoltarlo per la prima volta.
Analizziamo ora le canzoni….ovviamente abbiamo cercato di analizzare i testi traendo delle conclusioni, forse un po’ sbagliate…in tal caso perdonaci.
S’inizia con “No Surrender”…sembra quasi un inno alla sconfitta dell’amore?
Ruth Ann: No Surrender – Non credo sia la “sconfitta dell’amore”, più che altro non dovrebbero esserci compromessi quando ci s’innamora. Nessuno dovrebbe pensare che il trattar male qualcuno debba essere inteso come amare. Significa non arrenderti chiunque tu sia a qualcosa o a qualcuno. E’ una canzone sulla positività, e se qualcuno ti ama per quello che sei allora quello è amore.
Denoto in “Go” una certa voglia d’indipendenza, o semplicemente non vuoi accanto a te una persona falsa?
Ruth Ann: Go – E’ sull’indipendenza e il dire addio a chi vuole trattenerti, in quanto puoi sopravvivere per conto tuo. Hai bisogno di andar via da gente che vuole solo sfruttarti. Per me questa canzone è molto personale perché ho vissuto un legame come quello, fin quando ho compreso che dovevo andar via.
Cosa dire di “Drive”, classico 80’s dei Cars. Conoscendo personalmente le atmosfere evocative che la musica di Cretu sa generare, e trovando le stesse sensazioni in quella canzone, speravo potesse trarne una cover presto o tardi. Son contento l’abbia fatto con te.
Essendo l’unica cover dell’album, come è riuscita a incastrarsi con l’intero contesto?
Ruth Ann: Drive – Penso che questa canzone leghi bene con il resto dell’album per il modo in cui suona. E’ una canzone che ho sempre amato.
“What About Us” sembra un interrogativo sulla coppia moderna. Ti chiedo inoltre, come mai le coppie sono spesso in crisi? Mancanza di dialogo o spirito egoista che alberga in ognuno di noi?
Ruth Ann: What About Us – Non penso la gente voglia seriamente impegnarsi nelle relazioni in questi tempi. Sembra che la gente ceda al primo segnale di crisi. Le migliori relazioni sono quando entrambi sono pronti a dei compromessi. Non sempre sei propenso ad accettare, ma è sempre importante ascoltare gli altri punti di vista delle persone. E’ importante avere rispetto per l’altro.
“You Talk Too Much” è il chiaro invito a riflettere prima di affermare qualcosa.
Nella vita sociale mi viene da pensare ai politici, per te chi dovrebbe invece riflettere prima di affermare qualcosa?
Ruth Ann: You Talk Too Much – Sul serio è molto divertente questa canzone. Tutti hanno qualcuno nella loro vita di cui parlare e cose che affermano di essere importanti, ed e’ invece divertente scoprire che non lo sono.
Una nota seria: credo che la gente dovrebbe pensare prima di parlare, poiché le parole sono così potenti e possono causare dolore. D’altra parte è ancora importante dire la verità.
“Beautiful” riprende il concetto della ‘vita meravigliosa’. Quali aspetti secondo te la rendono meno meravigliosa?
Ruth Ann: Beautiful – Quando gli avvenimenti negativi ti buttano giù e ti fanno star male, trovare il lato bello della vita sul serio può aiutare. Troppe persone enfatizzano il mito della vita che non è meravigliosa. Non sono irrealista, ma credo sia più salutare essere positivi e non negativi.
Mary, Jane e Andy di “Dancing Into Hell” sono persone realmente esistite, o sono simboli immaginari inseriti nel brano a testimonianza delle stragi legate alla droga?
E’ una tua dura presa di posizione, quale messaggio vorresti lanciare alle nuove generazioni che pensano sia l’unica fonte di adrenalina?
Ruth Ann: Dancing Into Hell – I nomi sono simbolici. Non ho bisogno di usare nomi reali poiché potrebbe accadere a chiunque.
Credo l’educazione rivesta uno strumento importante per i bambini, che possano apprendere dei pericoli delle droghe.
Credo anche i media rivestano un ruolo pericoloso nel voler reportizzare le star che usano droghe, al punto da rendere una cosa comune l’assunzione di sostanze stupefacenti.
In particolar modo le storie di quelle star che vanno in riabilitazione e poi vendono le loro storie. La gente normale, che è stata dipendente da droghe, non ha potuto godere delle stesse loro cure e ha vissuto situazioni spaventose e tragiche. E’ questo che andrebbe mostrato, per far comprendere a chiunque il lato peggiore delle droghe.
Nel testo di “More than Ordinary” si fa riferimento ad alcuni impetuosi elementi della natura: fulmine, tempesta, pioggia. E’ la canzone più energica dell’album, accompagnata da una base techno. Quasi a testimoniare la forza dell’amore.
Ruth Ann: More than Ordinary – Amo sul serio questa canzone a causa della sua positività. Afferma che puoi impegnarti in un legame, proprio quando ci si trova nel mezzo di una tempesta, si può essere forti e insieme superare dei problemi in modo da creare un amore così speciale da essere ‘molto più che ordinario’.
Una dedica personale a tuo padre: “Letter to Heaven”. Mi viene da chiederti se credi in Dio e in una nuova possibilità di vita dopo la morte.
Ruth Ann: Letter to Heaven – Penso di credere in Dio o al massimo in una potenza superiore. Sono cresciuta in una famiglia cattolica e sebbene non andassi spesso in chiesa abitualmente prego. So quanto è importante la fede nei momenti difficili, come la morte di una persona amata, risponde alle domande e allevia le nostre paure circa il luogo dove quella persona è andata, non importa se Paradiso o altrove. Credo che lo spirito umano sia troppo forte per scomparire e che la morte non sia la fine.
“I’d Die For You” suonerebbe come un’esagerata dichiarazione d’amore, tuttavia prima di morire per amore è necessario fare una piccola pulizia mentale, vero?
Ruth Ann: I’d Die for you – Concordo, è abbastanza comune dire ‘Io muoio per te’. Nella vita reale le sole persone a cui darei la mia vita è la famiglia e pochi ristretti amici. Dovresti sul serio conoscere la tua mente prima di offrire la vita a qualcun altro. Questa canzone simboleggia la passione che senti quando t’innamori e come queste sensazioni possano essere forti. Ma afferma anche questo: la tua mente suggerisce che l’altra persona sarebbe disposta a fare qualcosa che chiedi solo se in grado di rispettare la stessa promessa, necessariamente morire per qualcosa. Sono sensazioni passionali.
Più che analizzare il testo della canzone “The Woman I Could Be”, ti chiedo che tipo di donna e’ Ruth Ann, o immagina se stessa sotto un’altra forma?
Ruth Ann: The Woman I could Be – Credo di essere una persona abbastanza diretta. Sono leale, passionale, amante della libertà, impaziente e indipendente. Cerco di trattare le persone allo stesso modo con il quale tratterebbero me. Non sono un angelo perché ho fatto cose che non avrei voluto fare, ma non offendo nessuno. Sono una donna forte ma posso essere abbastanza emozionale. Dopo tutto penso di essere come qualunque altra ma con la mia individualità e le mie idiosincrasie.
“Believe in Me” in un certo senso è un’altra dichiarazione d’amore. Rispetto agli altri testi rivela una certa arrendevolezza. Vale a dire: non neghiamo il nostro fabbisogno d’amore?
Ruth Ann: Believe in Me – Nessuno dovrebbe negare il nostro bisogno d’amore, ma credo che alcune persone siano state ferite dal passato e trovano sia difficile fidarsi ancora una volta di qualcuno. La canzone afferma che è Ok amare. Se tu credi in te stesso e nella persona che ami allora quella sarà la giusta situazione.
Parliamo ora della campagna promozionale legata all’album.
Prima di tutto il sito ruthann-music.com con la bio, il forum interattivo e l’anteprima delle canzoni.
Il tuo staff si sta impegnando nella promozione, vorresti aggiungere qualcos’altro?
Ruth Ann: Sono molto fortunata ad avere gente che sta lavorando così tanto alla promozione dell’album. Hanno molto senso dell’immaginazione e intelligenza nello sviluppare tutte le idee elaborate, quindi sono grata a tutte le persone coinvolte.
Simpatica ed entusiasmante la campagna “The Longest Love Letter in the World” (“La lettera d’amore più lunga al Mondo”), dove s’invitano i fans e non fans da tutto il Mondo a stabilire un record. Anche noi ci associamo all’invito, e chiediamo ai nostri visitatori di scrivere la loro personale lettera d’amore all’indirizzo www.longest-love-letter.com
Questa campagna riflette il pensiero positivo dell’album?
Ruth Ann: Nuovamente penso che sia un’idea brillante. E’ sempre positivo avvicinarsi ai fan e coinvolgere le altre persone. E’ anche positivo coinvolgerle in un momento in cui nel Mondo accadano dei fatti negativi.
Non ci sono singoli per “What About Us?”. Se mai fossero realizzati quali brani sarebbero potenziali candidati?
Ruth Ann: Onestamente mi è difficile scegliere. Mi piace come singolo ‘No Surrender’ o forse ‘More than Ordinary’. Ma sul serio non saprei poiché cambio idea ogni volta.
L’energia positiva dell’album continuerà a farsi sentire in un nuovo lavoro solista?
Ruth Ann: Non saprei. Le canzoni dipendono da cosa accade nella tua vita, e in questo momento non saprei cosa dirti, o che tipo di umore avrò in un altro determinato momento. Dovremmo aspettare e vedere.
Per concludere qualche domanda personale, senza pero’ invadere la tua privacy. 🙂
Un pensiero sulla gente che ti ha aiutato e supportato nella carriera in band o solista.
Ruth Ann: Gli amici e la famiglia sono stati un grande supporto. All’inizio mia madre era spaventata, ma quando ha visto quanto fossi determinata allora ha capito che era il meglio per me.
La gente con la quale ho lavorato mi è stata di grande supporto e ispirazione. Non avrei avuto una carriera senza loro.
E sono sempre sorpresa dai miei fan che mi hanno aiutata tanto e continuano a seguirmi quando invece penso di cedere. Da tempo i fan mi volevano, cercherò di fare del mio meglio per continuare a creare musica per loro.
Un regalo che vorresti ricevere e che mai ti e’ stato regalato?
Ruth Ann: Adoro ricevere regali da qualcuno. Non penso a qualcosa di specifico. Un album di successo sarebbe un gran regalo, ma nessuna persona sarebbe così potente da concedermelo.
Domanda molto cattiva. 🙂
Ci sono tanti musicisti e artisti con talento che non riescono a sfondare. Poi arriva gente come Paris Hilton, che ha già tanti miliardi, e le fanno fare anche un disco.
Credi ci sarà una giustizia divina per quei anonimi musicisti e artisti di talento?
Ruth Ann: Non chiedermi di Paris Hilton perché la trovo così irritante.
Credo che ognuno abbia ciò che gli è stato riservato, e spero tanto che il talento possa risaltare nelle alte vette come Miss Hilton. Questa di Internet è una gran cosa, perché consente a questi talenti musicali di spopolare sul web. Quindi spero possano ottenere quello che meritano.
E ora una domanda positiva per concludere. Ovviamente cosa consigli a chi decide di seguire i tuoi passi?
Ruth Ann: So che può sembrare come una frase fatta ma è importante credere in se stessi. Continuare a suonare i propri strumenti o creare le proprie tracce. Se ci credi ciecamente accadrà.
Grazie 1000 Ruth per essere stata con noi.
Ai nostri lettori consigliamo di comprare l’album legalmente da I-tunes (clicca qui per accedere alla pagina di preascolto e acquisto) e partecipare al record della lettera d’amore più lunga al Mondo! 🙂
Grazie per il continuo supporto!
I miei auguri,
Ruth Ann