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Pubblicato il 02/07/2017 alle 10:24:07Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Priceless, esordio in musica per il conduttore Gianni De Berardinis

di: Manuela Ippolito Giardi

Si intitola Priceless il primo album di Gianni De Berardinis, storico conduttore di programmi storici come Discoring e Popcorn, ma anche colonna di tante emittenti radiofoniche.

Si intitola Priceless il primo album di Gianni De Berardinis, storico conduttore di programmi storici come Discoring e Popcorn, ma anche colonna di tante emittenti radiofoniche.

Da David Bowie agli Airplane, dai Blind Faith fino ai Velvet Underground cantando, per una volta passando dalla parte dell’interprete.

Spiega De Berardinis: “...ad un certo punto mi sono accorto che avevo parlato tanto nella mia vita professionale e allora perché non cantare? In fondo avevo fatto quasi tutto nel mio mestiere e realizzare un solo album era sempre stato un sogno”. Così è nato "Priceless", il suo primo album, un’esperienza nuova e stimolante, in cui ha cantato e suonato tutte le canzoni del disco rendendo omaggio a chi, in 40 anni di musica alla radio e alla tv, aveva lasciato in lui un segno indelebile.

"Queste canzoni sono diventate fondamentali per tutti noi e per me in particolare rappresentano un punto fermo da cui partire per la realizzazione dell’album", ha spiegato l'autore, "Priceless è un disco nato con Andrea Rabuffetti, un sapiente musicista underground che suona tutto il suonabile, possiede le mie stesse informazioni musicali e sa ricreare il sapore di certi suoni leggendari. È un disco acustico senza batterie, registrato in home sessions allo Studio Scandaglio durante gli ultimi mesi del 2015". Tutti, o quasi, gli strumenti suonati in "Priceless" sono a corda e passano dal sitar, alla mandola, dal banjo alla 12 corde fino ad arrivare all’oud arabo. Un disco folk che guarda al Mediterraneo e anche a certe atmosfere psichedeliche degli anni 70..

"Priceless", prosegue l'autore, "contiene anche brani che ho scritto e che parlano di me molto più di un programma televisivo o radiofonico. è un’esperienza necessaria dalla quale dovevo passare e che saluto con entusiasmo. Fare un disco soprattutto di questi tempi non è obbligatorio io l'ho fatto solo perché mi sembrava in un piccolo modo per ripagare con questo omaggio tutte le belle esperienze che la musica mi ha consegnato in questi anni. È mio grazie alla musica ed è un modo per invitare chi inizia con questo mestiere a non fermarsi alla prima curva". Gianni De Berardinis, pescarese da decenni trapiantati a Milano, è un conduttore radiofonico e televisivo che ha fatto la storia della comunicazione musicale..

Dagli esordi su Radio Luna al grande salto in Rai (Discoring) e poi all’estero con la fantastica esperienza di Radio Monte Carlo (quando Rmc era un faro per tutta l’Europa) e di nuovo in un grande network con Popcorn nell’allora nascente Canale 5. E poi tutte le radio oggi fondamentali che Gianni ha visto nascere e di cui è stato un pilastro: da Rtl (di cui è stato il primo direttore artistico) a Radio 101, da Rds Radio Dimensione Suono, a Radio 24. In mezzo tantissima musica, tanti incontri (Frank Sinatra, B.B. King, David Bowie, David Gilmour dei Pink Floyd, Manhattan Transfer, Mick Hucknall per fare qualche nome), la produzione di diversi album. Ora, finalmente arriva il suo primo disco solista, Priceless ..

“Un disco di questi tempi è solo frutto di una passione e non di una necessità”, spiega De Beradinis, “Io credo che la musica debba e possa dire sinceramente quello che deve e arrivare al cuore della gente per quello che vale.

Questo disco in questo senso non ha prezzo, mi ha insegnato a guardare la musica con occhi nuovi e ad offrirla senza chiedere nulla se non attenzione e rispetto per chi la produce. Sì, Priceless è un atto di amore, un ringraziamento per la musica che è la mia vita”.

Nell’album 12 tracce, tracce anche della vita dell’interprete, degli incontri, di una vita passata nella musica, sognata fin da bambino quando, a Pescara, vedeva alla Casa del disco i Rokes di Shel Shapiro (con il quale poi, ironia della sorte, diventerà grande amico e coautore) e si vestiva da beat.

De Berardinis interpreta brani celebri e celebrati, Heroes di David Bowie a Don’t let it bring you down di Neil Young, da Have you seen the stars degli Jefferson Airplane a Sunday morning di Lou Reed e Velvet underground, da Can’t find my way home (dei Blind Faith, tratto dall’album omonimo del mitico supergruppo di Eric Clapton e Steve Winwood durato solo un anno, 1969 ) ad Andrea di Fabrizio De Andrè, passando per alcune sue canzoni: da Greta (dedicata alla figlia americana) a She falls like rain (“Una canzone di un amore grande che mi rinnova ogni giorno, dedicata all’amore e alla pioggia che purifica”), in un disco acustico, senza batterie, nato con Andrea Rabuffetti, un sapiente musicista underground che suona tutto il suonabile.

Il disco è stato registrato in home session allo Studio Scandaglio durante gli ultimi mesi del 2015. Tutti, o quasi, gli strumenti suonati in Priceless sono a corda e passano dal sitar, alla mandola, dal banjo alla 12 corde fino ad arrivare all’oud arabo. Un disco folk che guarda al Mediterraneo e anche a certe atmosfere psichedeliche degli anni Settanta.

Priceless track list:
- Open G
- Heroes
- Don’t let it bring you down
- Lullaby
- Have you seen the stars
- Sunday morning
- She falls like rain
- Greta
- Can’t find my way home
- Sutta lu mari
- Andrea
- Satsong




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