Venerdi' 30 Giugno: Alessandro Hellmann presenta la sua ultima produzione artistica.. per fare agricoltura!
di: Giancarlo Passarella
Fine autore (per la musica ed il teatro) e scrittore apprezzato, Hellmann pubblica un libro (ispirato allo spettacolo teatrale La solitudine dell'ape degli Yo Yo Mundi), affidandosi alle illustrazioni naive di Ivano A. Antonazzo. Fine autore (per la musica ed il teatro) e scrittore apprezzato, Hellmann pubblica un libro (ispirato allo spettacolo teatrale La solitudine dell'ape degli Yo Yo Mundi), affidandosi alle illustrazioni naive di Ivano A. Antonazzo.
Quel cespuglio di creatività che è Paolo E. Archetti Maestri (leader degli Yo Yo Mundi) ha così descritto questo libro ..Una favola buona per tutti, ma buonissima per i bimbi svegli che diventeranno adulti e per gli adulti curiosi, quelli che riusciranno a rimanere per sempre acerbi...
Ma banalmente cosa è, se non una storia fiabesca scritta da Alessandro Hellmann e illustrata da Ivano Anaclerio Antonazzo, edita da Impressioni Grafiche?
Il racconto Justus è liberamente tratto dallo spettacolo teatrale La solitudine dell’ape (Il Gioco del Mondo / UNAAPI), con Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi, per la regia di Antonio Tancredi.
Affidiamoci allora alla presentazione che ne fa Francesco Panella, apicoltore e libero pensatore ...Questo libro racconta la storia di Justus, di un uomo esimio, di una mente eccelsa e vivace, di un grande scienziato, che cercò la risposta a una delle domande di sempre di noi uomini: come garantirsi più cibo. Da tanto, tantissimo, tempo noi umani cerchiamo - e molto riusciamo - a dominare e comandare ciò che ci circonda per coprirci, scaldarci, nutrirci, divertirci… E l’idea rivoluzionaria di Justus - trasformare i campi in una fabbrica da dominare con chimica e meccanica - ci ha in effetti permesso, per un po’, di produrre più cibo. Ma, come Justus capì al termine della sua vita, ciò che crea e dona la fertilità nel vivente è assai più complesso, composito e interconnesso di quanto l’uomo potrà mai comandare e governare. La vita e la fertilità necessitano, infatti, di fenomeni grandi ed evidenti così come nascosti e solo apparentemente insignificanti: il vento, la pioggia, i raggi del sole, le lucciole, i vermi, i batteri, le stagioni, ecc… Fenomeni e forme di vita che l’uomo non solo non potrà mai dominare, ma che deve star ben attento a non danneggiare o ancor peggio a sterminare. Fare agricoltura vuol dire saper essere in armonia con il resto del vivente, non distruggerlo..
Venerdì 30 giugno il libro sarà presentato a Roma al locale Sopra c'è gente (siamo in zona Testaccio) in apertura al concerto di Roberto Michelangelo Giordi ..
Chiosa un soddisfatto Alessandro Hellmann ..Ho incontrato la storia di Justus mentre stavo lavorando con Antonio Tancredi, Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi allo spettacolo teatrale La solitudine dell’ape. L’idea era di partire dalla moria delle api e provare a risalire alle cause di questo sterminio silenzioso. Seguendo il filo, siamo arrivati ai pesticidi e, più in generale, all’abuso di chimica in agricoltura: un problema che riguarda non solo le api e gli altri insetti, ma anche tutti noi che ci nutriamo dei frutti della terra trattati con queste sostanze, per non parlare degli agricoltori, delle loro famiglie e delle persone che vivono in aree rurali dove si pratica l’agricoltura intensiva. La vicenda di Justus mette a nudo il tentativo dell’uomo di dominare la natura, arrivando infine, attraverso l’esperienza, alla comprensione del fatto che la fertilità e la vita sono il frutto di fenomeni assai più complessi e interconnessi di quanto l’uomo potrà mai riuscire a controllare e governare. Perché allora non raccontare tutto questo attraverso una storia talmente esemplare da sembrare una favola, con un linguaggio e delle illustrazioni che possano renderla fruibile anche ai più piccoli?
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