Incontro tra SIAE e musicisti presso gli studi di Musikalmente di Firenze: alcune considerazioni ...
di: Andrea Favilli
Sono stato invitato a partecipare ad un incontro presso gli studi di Musikalmente tra due dirigenti della SIAE ed alcuni musicisti che suonano nel circuito di sale gestite da Gianmarco Colzi. Presente anche una troupe televisiva! Sono stato invitato a partecipare ad un incontro presso gli studi di Musikalmente tra due dirigenti della SIAE ed alcuni musicisti che suonano nel circuito di sale gestite da Gianmarco Colzi. Presente anche una troupe televisiva!
Ci sono soggetti fortemente interessati a mettere le mani, non tanto sul diritto d'autore, quanto sui soldi che smuove: non aspettano altro che la SIAE cada per sfruttare il mercato a loro esclusivo interesse, con buona pace di tutti i musicisti onesti.
Con il buon Giancarlo Passarella a fare da moderatore, Marco Giovannetti (Direttore della sede SIAE di Firenze) e Giancarlo Pressenda (Responsabile dell'ufficio Ripartizione della sezione Musica della SIAE) si sono prestati ad un dialogo con i musicisti nel tentativo di chiarire normative e procedure e soprattutto sfatare tante leggende metropolitane che girano nell'ambiente musicale sulla SIAE. A Colzi e al Passarella va il mio sentito ringraziamento per avermi fatto partecipe di questo evento e per averlo organizzato brillantemente e ai due ospiti della SIAE va il mio plauso e apprezzamento per averci messo la faccia (soprattutto considerato la fama sinistra di cui gode la SIAE di questi tempi) in un paese dove ormai la faccia non ce la mette più nessuno. A beneficio degli interessati cercherò di riassumere quanto è stato detto....
Pressenda ha preso la parola per primo, dandoci alcune nozioni elementari sul ruolo che la Legge attribuisce alla SIAE, cioè quello di intermediario sui diritti d'autore. La SIAE sostanzialmente prende in Amministrazione l'opera e si incarica di riscuotere per conto dell'artista i compensi relativi allo sfruttamento commerciale della sua opera, rilasciando ai fruitori il permesso di utilizzarla e corrispondendo poi all'artista l'adeguato compenso per i suoi diritti d'autore. Per svolgere questo compito la SIAE trattiene dagli introiti delle provviggioni che servono per finanziare la propria struttura e il personale, la cui percentuale varia a seconda del settore in cui opera (che ovviamente ha diverso peso specifico nella misura in cui l'attività di quel settore è più o meno articolata e/o a sua volta costituisce maggiore fonte di introiti). Nella somma corrisposta all'artista come compenso per i diritti d'autore viene operata una ritenuta d'acconto a norma di Legge in modo che l'artista possa denunciare regolarmente tali compensi in sede di dichiarazione dei redditi. E' stato sfatato il mito metropolitano dell'artista che deve compilare il rapporto di esecuzione durante la sua esibizione: compatibilmente con l'attività dell'artista, l'Articolo 51 del regolamento SIAE stabilisce che può essere compilato immediatamente dopo l'esibizione, se non addirittura prima.
Ci è stato confermato che all'interno della SIAE esistono alcuni soggetti che percepiscono un vitalizio in ragione di una norma precedente al 2001, quando la società distingueva i suoi affiliati tra soci ed iscritti. I parametri per valutare quando un iscritto era da considerare socio venivano dettati dal suo peso sul mercato. Dal 2001 comunque tutti gli iscritti sono considerati soci, anche se non è stato possibile togliere i vitalizi assegnati con la gestione precedente in quanto trattavasi di diritti acquisiti.
Quello che molti artisti si chiedono nel momento in cui si autoproducono è perché, essendo titolari dei diritti delle loro opere, sono costretti a pagare la SIAE invece di essere pagati da essa. Il motivo è che la SIAE considera i produttori come fruitori dei diritti di autore concessi per conto dell'artista che, in quanto tali, devono corrispondere alla SIAE l'adeguato compenso per la concessione di questi diritti. La morale della favola è che quando poi questi diritti vengono pagati all'artista, questi nel frattempo ha pagato in più quella quota che la SIAE detrae dal compenso totale per coprire i costi del servizio, e questo spiega il motivo per cui molti degli artisti che si autoproducono, pensando così di ridurre i costi di gestione della loro attività, a malapena riescono a rientrarci in pari.
Un'altra informazione utile che ci è stata fornita è la differenza che c'è tra concertino e concerto vero e proprio, differenza che si ripercuote soprattutto nelle modalità di gestione dei diritti d'autore. La SIAE considera "concertino" un evento in cui la musica rappresenti un contorno (come ad esempio l'esibizione di un piano-bar o in un locale dove il gruppo suona ma l'attività principale del locale è la vendita e somministrazione di cibi e bevande). Il concerto vero è proprio è invece un evento dove gli spettatori pagano per assistere specificatamente all'esibizione dell'artista. La differenza nelle modalità di gestione è data dal fatto che, mentre nel concerto vero e proprio il rilevamento dei diritti d'autore si basa fedelmente sul rapportino compilato dagli esecutori, nel concertino viene rilevato attraverso un campione. Il motivo di questa differenza è dovuto al fatto che in passato è stata rilevata un'alta percentuale di rapportini falsi, e vista l'impossibilità tecnica ed economica per la SIAE di poter presenziare con i propri ispettori a tutti gli spettacoli in Italia, si è deciso di liquidare i compensi relativi ai diritti d'autore basandosi per un 75% delle rilevazioni ottenute da un campione derivante da ispezioni casuali e per il restante 25% prendendo per buone le rilevazioni ottenute dalla compilazione dei moduli. Qualora vengano accertate delle irregolarità nella compilazione dei moduli, i diritti vengono distribuiti secondo la rilevazione dell'ispettore SIAE, ma è possibile sanzionare i trasgressori solo qualora questi risultino iscritti alla SIAE.
Giovannetti ci ha descritto più specificatamente come si sta evolvendo la SIAE: al momento la società è commissariata in quanto non è riuscita per diverse volte a raggiungere una maggioranza sufficiente ad approvare l'ultimo bilancio. Il commissariamento, ovvero la gestione da parte di membri di emanazione governativa al posto dei membri dell'assemblea eletta dai soci, garantisce che la società continui a svolgere la sua opera nonostante l'impasse che si è creata dal punto di vista amministrativo. Per il futuro la SIAE prevede un cambiamento nella gestione degli sportelli: sarà creato un front-office che si occuperà di filtrare le necessità degli utenti al fini di indirizzarli verso sportelli adeguati. Inoltre è in corso un programma di informatizzazione che consentirà attraverso il portale delle utenze di effettuare alcune operazioni (come le richieste di pagamento) online, diminuendo così il carico degli addetti agli sportelli.Ultimamente, in seguito al decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti, all'Articolo 49 di tale decreto viene lliberalizzata la gestione dei cosiddetti "diritti connessi". Al momento però la legislazione è ancora carente sulla specifica di chi siano i titolari di tali diritti e come vada normatizzata la loro gestione. In tal senso è anche in preparazione una normativa a livello europeo che l'Italia, e con essa la SIAE, dovranno recepire per allinearsi agli altri enti che operano in Europa a tutela del diritto d'autore.
Questa, fin qui, la pura cronaca di quanto è emerso da questo incontro. Vorrei fare una serie di considerazioni che auspico siano anche oggetto di un dibattito più ampio, in questa e in altre sedi: per questo vi rimando al primo link che porta alla mia pagina Facebook...
Articolo letto 3889 volte
|