Pink Floyd, arrivano le inedite da The Division Bell?
di: Nino Gatti
Segnali di fumo dalla pagina ufficiale Facebook della band, dove e' stato annunciato l'hashtag #TDB20. Cosa nasconde l'evento lanciato su Twitter dalla band? 20 anni fa venne pubblicato The Division Bell... Segnali di fumo dalla pagina ufficiale Facebook della band, dove e' stato annunciato l'hashtag #TDB20. Cosa nasconde l'evento lanciato su Twitter dalla band? 20 anni fa venne pubblicato The Division Bell...
Cosa bolle in pentola in casa Pink Floyd? Il 30 marzo 2014, data del ventennale di “The Division Bell”, l'ultimo album in studio della band, sembrava essere passato in sordina e non sembravano essere state organizzate iniziative ufficiali per celebrare il multi-platino del 1994. Dal 14 maggio 2014 però, sulla pagina ufficiale Facebook dei Pink Floyd, è stato pubblicato l'hashtag #TDB20 e questa fotografia.
Da alcune ore il popolo dei pinkfloydiani è in fermento. E' opinione comune che stia per essere pubblicato il famoso “album satellite” di “The Division Bell”, che la band già desiderava rilasciare nel 1995, come confermato in diverse interviste degli anni scorsi... Nick Mason, il batterista della band, ne aveva parlato in una intervista, raccontando della genesi di “The Divison Bell”: “Abbiamo messo giù oltre quaranta bozzetti in due settimane. Alcune di queste idee iniziali potrebbero effettivamente finire su un album satellite”. La band aveva esitato sulla pubblicazione di questo materiale in quanto sarebbe potuto servire come base per un nuovo disco in studio. Oggi è chiaro che i Pink Floyd non torneranno mai più in studio per incidere nuovo materiale e queste tracce sonore sono state 'liberate' dal vincolo di pubblicazione.
Nel 2013 Mason aveva confermato che i Pink Floyd avevano in lavorazione una nuova edizione di “A momentary lapse of reason”, per la quale erano state reincise sia alcune parti di tastiera da parte di Wright, suonate dal buon Rick negli ultimi mesi di vita, che altre tracce della batteria da parte di Mason. Sono in molti a credere che questo materiale del periodo post-Waters, con gran parte delle inedite registrate tra il 1986 e il 1993, possa trovare spazio in un cofanetto della serie “Immersion”, che si andrebbe ad affiancare ai cofanetti già pubblicati per “The Dark Side Of The Moon”, “Wish You Were Here” e “The Wall”.
Le 'outtakes' di “The Division Bell” risalirebbero agli inizi di gennaio 1993, quando Gilmour, Mason e Wright, con l'aiuto del bassista Guy Pratt e sotto la co-produzione di James Guthrie, si ritrovarono nei Britannia Row Studios di Londra con l'intento di comporre materiale per il nuovo album dei Pink Floyd. Da quelle jam ed improvvisazioni furono registrate su DAT sessantacinque nuove idee. I titoli delle tracce fanno intendere che si trattava di porzioni strumentali ancora non meglio definite: “Rick’s moody one” oppure “Dave’s echo riff”.
La fase successiva fu quella di portare queste demo all'Astoria, lo studio galleggiante di proprietà di David Gilmour nel quale era stato inciso gran parte di “A momentary lapse of reason”, per ascoltare le nuove tracce e metterle ai voti. Si sa che la prima cernita ridusse il numero delle tracce a 25, la seconda ad undici. Su questi, la band cominciò a sviluppare i brani che sarebbero stati registrati nei mesi successivi e che furono pubblicati nel marzo 1994 su “The Division Bell”. Aspettiamo conferme ufficiali, intanto seguiamo con interesse l'unica traccia a disposizione per risolvere questo nuovo enigma floydiano: #TDB20.
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