Dal caleidoscopio di Simone Bianchi
di: Antonio Ranalli
La creazione della copertina e dell'art work sono una fase importante nella realizzazione di un album. Ne abbiamo parlato con Simone Bianchi, autore di fumetti e copertine metal, come i Labyrinth, ma anche di un noto video dei 99 Posse. La creazione della copertina e dell'art work sono una fase importante nella realizzazione di un album. Ne abbiamo parlato con Simone Bianchi, autore di fumetti e copertine metal, come i Labyrinth, ma anche di un noto video dei 99 Posse.
Simone Bianchi è uno dei disegnatori più promettenti ed interessanti della scena italiana. Diplomato con il massimo dei voti all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, l'artista lucchese ha lavorato per le case editrici di fumetti più prestigiose, tra cui Marvel e Sergio Bonelli .. e soprattutto è da tempo nel mondo della musica. Infatti è autore delle immagini e dell'artwork di alcuni cd (come per i Labyrinth, ma anche il videoclip del brano Stop That Train dei 99 Posse).
Attualmente insegna alla scuola del fumetto di Firenze ed è al lavoro su nuovi progetti a fumetti. Sul suo sito ufficiale potete ammirare gran parte dei suoi capolavori..
Quali sono stati i tuoi esordi?
Ho iniziato a pubblicare vignette,strisce e storie umoristiche all’età di 14 ani e mezzo su vari quotidiani e riviste anche a livello nazionale. Dopo 4 anni di inattività grafica dovuta alla mia passione per la batteria,che ho studiato e suonato in almeno 15 diversi gruppi durante questo arco di tempo, nel 1992(all’epoca avevo 20 di anni)ho avuto l’illuminazione sulla via di Damasco: il numero 1 di Nathan Never e l’incontro con Claudio Castellini, mio maestro, mentore e a tuttoggi mio carissimo amico. Tra il 1993 e il 1996 mi sono così dedicato a tempo pieno allo studio del disegno e del fumetto realistico, dell’anatomia e dell’illustrazione fantasy, realizzando storie per la Phoenix Enterprise, Comic Art, Sergio Bonelli Editore e poi per Marvel Italia. Da quel momento in poi mi sono concentrato esclusivamente all’illustrazione e alla pittura, realizzando un considerevole numero di copertine per CD, comic book, libri oltre che molte opere per collezioni e commisioni private, spesso anche di imponenti dimensioni.
Com'è andata la tua esperienza con la Marvel?
Bene!!!!! Soprattutto illustrare un episodio a fumetti di Conan il Barbaro era uno dei miei sogni nel cassetto che sono riuscito a realizzare, per non parlare delle copertine di Spider-man, Doctor Strange, Fantastic four e Doctor Doom. Grandi personaggi, grande libidine muoverli e darli vita da professionista ora, dopo averli disegnati, copiati e amati fin da quando ero un tenero pupo di tre, quattro anni.
Com'è nata l'idea di curare le cover dei CD di Labyrinth?
Conoscevo CarloAndrea (Olaf Thorsen), Andrea (Anders Rayn) e Cristiano (Chris Breez) da quando i Labyrinth esistono. Essendo ansioso di iniziare a lavorare nel campo dell’industria musicale come autore di copertine, una sera di tre primavere fa alzo il telefono e chiamo CarloAndrea, che proprio in quel momento era in studio di registrazione con i ragazzi della band per la realizzazione di Timeless Crime. Ho spedito loro alcune copie delle ultime illustrazioni e quadri, e dopo due giorni stavo già dipingendo la cover del CD. In seguito ho dipinto anche la copertina per Sons of Thunder, di cui Timelles Crime era un estratto, anche se poi quegli stessi pezzi sono finiti sul Long Playng con diversi arrangiamenti.
Secondo te quale importanza ha la copertina nell'ambito del processo di realizzazione di un album?
Secondo me la cover è un elemento fondamentale nella realizzazione di un qualsisi prodotto discografico. Tanto e migliore l’impatto visivo della copertina, tanta più attenzione avrai dal pubblico, anche e soprattutto da coloro che di quello specifico gruppo, non conoscono il materiale musicale. La cover è il primo contatto, con il potenziale acquirente del prodotto. E un pò come dire: Benvenuti!!!
Cosa puoi dirci, invece, sul lavoro fatto per il video dei 99 Posse?
I ragazzi della D2B mi chiamano un pomeriggio d’estate che stavo sonnecchiando in un posto speciale, godendomi quel tipo di fresca brezza pomeridiana che a volte in estate soffia e che porta generalmente solo cose buone. Mi dicono che hanno visto il mio portfolio, ”Echi”(Calvin Edizioni), sono rimasti impressionati e mi chiedono se voglio lavorare con loro per la realizzazione di Stop That Train dei 99 Posse. Dopo poche ore ero a Latina nei loro studi, dove ho passato praticamente tutta l’estate, collaborando inoltre alla realizzazione di altre produzioni, tra cui video per i Kitchen Tools ed Eros Ramazzotti.
Qual è secondo te lo stato del fumetto in Italia? Come giudichi le case editrici nostrane?
In breve... Nel bel paese esiste una sola grande casa di produzione che è la Sergio Bonelli Editore (e grazie a Dio che c’è) che permette la divulgazione del fumetto ormai da 50 anni e il sostentamento materiale agli autori. L’altra unica significativa realtà è, secondo me,la Vittorio Pavesio Production, che è, ne sono sicuro, la casa editrice del futuro!!!!!!! Tutto il resto galleggia, anche perché un grande editore di fumetti deve essere in prima persona un grande appassionato e un grande conoscitore di questo mondo (ed in questo senso Sergio Bonelli e Vittorio Pavesio sono i primi della classe).
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho appena terminati di dipigere tre di 4 illustrazioni per la Pegaso - models di Siena da cui verranno tratte nell’arco di un anno e mezzo 4 sculture dedicate ai 4 elementi delle natura. La prima dedicata all’elemento del fuoco è già pronta e l’aspetto finale ROMPE LETTERALMENTE IL CULO!!!!!!!!! Gli scultori sono Andrea Julia e Luca Marchetti. Sto inoltre lavorando al mio secondo libro - raccolta di illustrazioni (uscita in contemporanea per il mercato internazionale questa volta), ad una lunga storia a fumetti di fantascienza di cui sto scrivendo anche soggetto e sceneggiatura, per un importante editore a fumetti Italiano che secondo me è la casa editrica del futuro, ma non voglio dire il nome per scaramanzia. Provate un po’ ad indovinare.
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