Steve Earle: tre date italiane per il cantautore americano
di: Paolo Ansali
Dopo la conquista del Grammy per Washington Square Serenade, il cantautore americano Steve Earle in tour con una special guest d’eccezione, la moglie Allison Moorer.
Dopo la conquista del Grammy per Washington Square Serenade , il cantautore americano Steve Earle arriva in tour con una special guest d’eccezione: la moglie Allison Moorer. Giovedì 15 Maggio alla Stazione Birra di Roma, venerdì 16 al Fillmore di Cortemaggiore, teatro La Nuova Fenice di Osimo (AN) sabato 17.
Il suo ultimo lavoro in studio gli è valso il secondo Grammy Award della carriera per la categoria contemporary folk album ed è uno dei dischi più ispirati della sua intera produzione. Saranno proprio le atmosfere acustiche di “Washington Square Serenade” protagoniste nel prossimo tour che porta Steve Earle in Italia per tre appuntamenti, giovedì 15 Maggio alla Stazione Birra di Roma, venerdì 16 al Fillmore di Cortemaggiore, infine al teatro La Nuova Fenice di Osimo (AN) sabato 17.
Come già accaduto nel recente tour negli Stai Uniti, STEVE EARLE ha optato per un one man show che lo vedrà esibirsi sul palco da solo. Sarà accompagnato solo dai campionamenti elettronici che il produttore John King (Beck, Rolling Stones, Beastie Boys) ha sapientemente inserito nell’album, conferendo all’intero lavoro un sound unico e fresco. Aprirà i suoi concerti Allison Moorer, Signora Earle, ma soprattutto affermata artista country.
Songwriter cresciuto alla scuola di Townes Van Zandt, Steve Earle debutta nel 1986 con GUITAR TOWN un album che come i 3 successivi si muove fra musica country, blues e il grande amore per il rock’n’roll. Per alcuni anni le vicende personali, vita turbolenta, divorzi e tossicodipendenza, distolgono l’attenzione dalle eccellenti doti artistiche di Steve Earle, che riprendono vigore solo nel 1995 con Train A-Comin’. La vera svolta arriva con I Feel Alright, del 1996, che sorprende per la profondità lirica e per la positività che esprime, ma soprattutto perché restituisce al mondo uno dei migliori compositori americani. Si tratta solo dell’inizio: da questo momento in poi Steve Earle non smette più di incidere album che non ricevano per lo meno qualche nomination ai Grammy Awards. Così nel 1997 tocca a EL CORAZON, nel 1999 a THE MOUNTAIN e nel 2000 a TRASCENDENTAL BLUES che conferma la classe immensa dell’artista e anche quella dell’uomo, che con la sua musica e in prima persona si schiera contro la pena di morte e appoggia varie fondazioni benefiche che combattono per i diritti umani. Nel 2002 esce JERUSALEM, un album ancora più politicizzato del solito, in un momento in cui la politica estera degli USA è fortemente attaccata da più parti: l’album in questione finisce sotto i riflettori perché il protagonista di uno dei brani, JOHN WALKER’s BLUES, è il ragazzo americano trovato a combattere con i talebani all’epoca della tragedia del World Trade Center a New York. Nel 2007 Washington Square Serenade non è da meno: oltre al Grammy porta a Steve Earle critiche eccellenti su tutte le più autorevoli riviste musicali, da Rolling Stone a Mojo fino al Los Angeles Times e Uncut.
GIOVEDì 15 MAGGIO – ROMA – STAZIONE BIRRA Ingresso 25€ + prev.
VENERDì 16 MAGGIO – CORTEMAGGIORE (PC) – FILLMORE Ingresso 25€ + prev.
SABATO 17 MAGGIO – OSIMO (AN) – TEATRO LA NUOVA FENICE
(Barley Arts)
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