In 30 mila per l'ultimo saluto a Lucio Dalla
di: Manuela Ippolito Giardi
Ancora una folla per applaudirlo e per scandire il suo nome, rompendo il silenzio dopo l'ultima benedizione. Lucio Dalla è arrivato alla Certosa di Bologna, dopo un breve giro che da piazza Maggiore ha toccato alcune strade del centro. Ancora una folla per applaudirlo e per scandire il suo nome, rompendo il silenzio dopo l'ultima benedizione. Lucio Dalla è arrivato alla Certosa di Bologna, dopo un breve giro che da piazza Maggiore ha toccato alcune strade del centro come ultimo saluto alla città, atteso da circa 500 persone.
Alcuni di loro lo hanno salutato alzando la sciarpa rossoblù del Bologna. Il cantautore è stato tumulato in una tomba a muro al piano superiore del campo 71, poco distante dal padre Giuseppe, morto quando lui aveva sette anni, e dalla madre Jole Melotti. Ad accompagnare il feretro fino all'ultimo c'erano Ron, Marco Alemanno, Tobia Righi, Benedetto Zacchiroli e Gaetano Curreri. Sulla bara, un portacenere di vetro tenuto fermo con nastro adesivo e un mozzicone di sigaretta. Per la deposizione nel muro sono state messe alcune transenne che hanno consentito agli amici più intimi e ai parenti di accomiatarsi dall'artista, mentre i fan e i giornalisti sono rimasti in rispettosa attesa. Quando la bara era passata per l'ultima volta davanti alla gente, qualcuno ha intonato “Caro amico ti scrivo”.
“Il primo insegnamento che ci ha dato”, ha detto padre Mario Micucci, rettore della Certosa, che si è occupato dell'ultima preghiera, “è quello della sua grande umanità. La vostra presenza qui, così numerosa, è il segno che Lucio è stato sì un grande artista ma anche un grande uomo, fratello, amico. Come uno di famiglia e noi siamo la sua famiglia”. Questo giorno “che sarebbe stato”, ha aggiunto, “ il suo compleanno, sia il primo della sua vita in cielo, il suo “dies natalis”, come lo chiamavano i primi cristiani. Ora è là che canta con gli angeli”. Davanti alla tomba dove è stato deposto non c'è ancora un'epigrafe: vi è stata appoggiata la corona della Presidenza della Repubblica. Alcuni fan hanno attaccato sul pavimento biglietti e appoggiato fiori.
In piazza Maggiore a Bologna per i funerali di Lucio Dalla c'erano più di 30 mila persone. La questura non dà cifre ufficiali, ma considerate le metrature della piazza e di quelle attigue, Re Enzo e Nettuno, la cifra viene considerata più che realistica. Cifra che aumenta ancora considerando le persone entrate in chiesa, almeno tremila.
Da Renato Zero a Eros Ramazzotti, da Ligabue a Gianni Morandi, da Gigi D'Alessio a Gaetano Curreri, da Renzo Arbore ai Pooh: sono tanti gli artisti che hanno partecipato ai funerali di Lucio Dalla. Colleghi, ma soprattutto amici, venuti a Bologna per rendere omaggio al 'maestrò di tanti di loro. Nei primi banchi della chiesa mancava soltanto Francesco De Gregori, grande amico di Dalla con il quale già nel 1979 aveva condiviso il tour “Banana Republic”. Nei giorni scorsi De Gregori è rimasto in silenzio, facendo trapelare soltanto il suo grande dolore. Fra i tanti artisti che hanno preso parte alle esequie anche Luca Carboni, Gianluca Grignani, Ornella Vanoni, Biagio Antonacci, Jovanotti, Roberto Vecchioni, Andrea Mingardi, Mario Lavezzi, Fio Zanotti e Stefano D'Orazio.
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