Sanremo 2010: Povia oscurato da Emanuele Filiberto e Morgan (che ora sarà al Festival)
di: Massimo Giuliano
Ormai ci siamo: martedì inizia il 60esimo Sanremo. E forse Povia pensava di essere anche quest'anno il protagonista delle polemiche pre-festivaliere. Peccato che tutti i dibattiti siano stati dirottati prima su Emanuele Filiberto, poi su Morgan. Ormai ci siamo: martedì inizia il 60esimo Sanremo. E forse Povia pensava di essere anche quest'anno il protagonista delle polemiche pre-festivaliere. Peccato che tutti i dibattiti siano stati dirottati prima su Emanuele Filiberto, poi su Morgan.
Intendiamoci: sarebbe ingiusto e ingeneroso nei confronti di Povia sostenere che "La verità (Eluana)", ispirata alla storia di Eluana Englaro, sia stata confezionata a tavolino, magari nel tentativo di bissare l'attenzione che si concentrò attorno all'artista lo scorso anno, quando sul palco dell'Ariston arrivò "Luca era gay", piazzatasi tra l'altro al secondo posto nella classifica finale. Però ci può stare che Povia sperasse in un po' più di considerazione. E invece niente, a parte le parole del cardinal José Saraiva Martins, che ha definito la canzone "un inno all'eutanasia", e del padre di Eluana, Beppino, che ha raccontato che Povia gli ha chiesto il permesso di poter trattare questo tema. La domanda, a questo punto, è lecita: sono più importanti i gay del testamento biologico? Perchè quest'anno non si è sollevato lo stesso polverone?
Una spiegazione noi possiamo provare a darla. Il Festival ha ciclicamente bisogno, prima di partire, di un tot di discussioni che scaldino l'atmosfera, altrimenti non c'è gusto. E dove c'è gusto, si sa, non c'è perdenza. Per cui quest'anno bisognava trovare qualcuno da "crocifiggere in sala mensa", per citare Fantozzi. Questo qualcuno è stato Emanuele Filiberto, in gara insieme a Pupo e al tenore Luca Canonici con "Italia amore mio". Ma chi ha sparato sul principe, sottolineando che tutto egli sia fuorchè un cantante, forse dimentica che la storia di Sanremo ha spesso proposto gente che con la musica e il canto aveva ben poco a che fare: outsider quali Brigitta e Benedicta Boccoli, Lorella Cuccarini, Gigi Sabani, Marisa Laurito, Francesco Salvi e Sabina Guzzanti sono lì a dimostrarlo. Anche Giorgio Faletti, che pure sul palco dell'Ariston ha avuto successo, non può essere considerato un cantante in senso stretto. Quindi di cosa si scandalizzano oggi quelli che ce l'hanno tanto con Emanuele Filiberto? Le loro sono critiche sterili.
Esaurito lo "scandalo" per l'esponente di casa Savoia, Povia - stavolta evidentemente sfortunato - se l'è dovuta vedere con il ciclone che ha investito Morgan. A proposito, falso allarme: l'ex Bluvertigo sarà a Sanremo. Lo ha annunciato la conduttrice del Festival, Antonella Clerici, al Tg1. Il cantante, come si ricorderà, era stato escluso dalla kermesse per aver ammesso di fare uso di cocaina come antidepressivo. "Ti do' questo scoop - ha detto la Clerici intervistata da Vincenzo Mollica - Morgan ci sarà, vedrai che ci sarà. Ma non posso aggiungere altro". E allora una cosa la aggiungiamo noi: siete proprio ridicoli. Prima lo avete cacciato facendovi condizionare dalla politica (e non solo), e ora lo riammettete dopo tutto 'sto casino? E anche Morgan: prima dichiara sdegnato a Porta a Porta di non voler più andare al Festival, e ora invece accetta di parteciparvi, nonostante non sia chiaro in che maniera? Annamo bene...
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