Beach Boys, arriva 1967 – Sunshine Tomorrow
di: Manuela Ippolito Giardi
Curato personalmente dai Beach Boys, “1967 – Sunshine Tomorrow” uscirà in doppio CD e in digitale il prossimo 30 giugno. Curato personalmente dai Beach Boys, “1967 – Sunshine Tomorrow” uscirà in doppio CD e in digitale il prossimo 30 giugno. Il nuovo missaggio stereo dell’album “Wild Honey” è stato affidato ai due produttori Mark Linett e Alan Boyd, che durante le loro ricerche hanno aperto gli archivi della band trovando un tesoro di rarità tra cui 54 brani incisi nel 1967.
Tra gli highlight inediti di “1967 – Sunshine Tomorrow” troviamo le registrazioni del concerto ad Honolulu “Lei’d Hawaii”, brani incisi durante le session in studio di “Wild Honey” e “Smiley Smile” e registrazioni dal vivo del periodo 1967–1970.
Contemporaneamente all’uscita di “1967 – Sunshine Tomorrow”, l’album “Wild Honey” sarà ripubblicato in vinile 180gr con il nuovo missaggio stereo.
Più dettagliatamente:
Nel CD 1 trovano spazio “Wild Honey” con nuovo missaggio stereo, le session inedite di “Wild Honey” e 5 tracce dal vivo registrate tra il 1967 e il 1970, finora inedite.
Nel CD 2, le sessioni in studio di “Smiley Smile”, il live album inedito “Lei’d Hawaii” e molte altre rarità dal vivo e in studio.
“1967 – Sunshine Tomorrow” è l’ennesimo tuffo dentro un capitolo affascinante e frenetico della lunga carriera dei Beach Boys ed esplora le dinamiche della band in un anno di registrazioni e tour.
L’ultima sessione di registrazione del leggendario album poi accantonato, “SMiLE”, si svolse il 18 maggio 1967, e le sessioni di “Smiley Smile” iniziarono il 3 giugno nel nuovo studio in casa di Brian Wilson.
“Volevo avere un posto familiare per registrare” ricorda Brian Wilson nelle note introduttive di “1967 – Sunshine Tomorrow”. “Volevo provare qualcosa di diverso e nuovo. Sono stato io a produrre Smiley Smile, ma è stato Mike ad ispirarmi dicendo: Brian, facciamo un album bello e semplice. Chiamammo un ingegnere del suono che adattò il mio rifugio a studio di registrazione e trasformò il mio piano per renderlo più squillante”.
“Appena prima di questo momento, Brian aveva raggiunto l’apice della sua produzione. Con Smiley Smile invertì la rotta e fece un album luminoso, arioso, facile” - spiega Mike Love - “è stato un album “underground” per noi. Completamente fuori dal mainstream dell’epoca, distante sia dal rock che dalla psichedelia imperante; noi ci presentammo con una canzone intitolata “Wind Chimes”: semplicemente non aveva niente in comune con quello che stava succedendo – e questa era l’idea di base”.
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