La musica che ti gira intorno e il jazz scandinavo, guida all'ascolto alla Casa del Jazz
di: Alessandro Sgritta
Al via due nuovi cicli di guida all'ascolto alla Casa del Jazz di Roma: da lunedi' 5 ottobre Jazz Colours - La musica che ti gira intorno a cura di Alfredo Saitto, da martedi' 6 ottobre il Jazz del profondo nord a cura di Gerlando Gatto, con ospiti. Al via due nuovi cicli di guida all'ascolto alla Casa del Jazz di Roma: da lunedi' 5 ottobre Jazz Colours - La musica che ti gira intorno a cura di Alfredo Saitto, da martedi' 6 ottobre il Jazz del profondo nord a cura di Gerlando Gatto, con ospiti vari (alle ore 19).
Lunedì 5 ottobre alla Casa del Jazz di Roma inizia un nuovo ciclo di guide all'ascolto a cura di Alfredo Saitto dal titolo "Jazz Colours- La musica che ti gira intorno". In questo primo appuntamento: "Introduzione al ciclo. Un volo radente sulle macroaree dell’universo jazz e un viaggio a ritroso nel tempo".
“Per chi come me, che da svariate decadi, si confronta con il complicato compito di scrivere dei suoni e descrivere la musica e i suoi interpreti, l’occasione offertami dalla Casa del Jazz (poter realizzare un ciclo di 12 incontri sul jazz e le sue contaminazioni) è da considerare assolutamente imperdibile. Poter far ascoltare la musica, mostrare video, coinvolgere colleghi giornalisti “informati dei fatti”, avvalermi di esempi suonati dal vivo da musicisti appassionati del genere in questione, mi permetteranno di realizzare 12 appuntamenti, intitolati “Jazz Colours – La musica che ti gira intorno”, che vogliono, come dichiarato nel titolo illustrare, nel modo più esaustivo e spettacolare possibile, gli infiniti “colori del jazz”.
Andando oltre la visione del jazz come genere ben definito (e storicizzato), credo fermamente che un viaggio fatto fuori i confini della tradizione e del rigore formale, possa agevolare ancora di più l’interesse (per la verità sempre crescente) verso una forma di musica spesso (e a torto) tenuta in circuiti troppo ristretti. Questa serie d’incontri si basa, quindi, sul concetto di considerare il jazz (in tutte le sue declinazioni) un linguaggio aperto e libero fino dai suoi esordi, e come tale, disponibile ad assorbire ogni tipo di sollecitazione altra (sia essa culturale, etnica o sociale). Il jazz è, e non sono solo io a pensarlo, l’unico “grande ombrello” sotto cui si può riparare la creatività dei musicisti di oggi, con la concreta possibilità di poter esprimere qualcosa di nuovo ed inedito, agli inizi di un secolo che segue un altro dove tutto sembra stato fatto. Jazz in senso lato, jazz come possibilità di contaminare e sperimentare, jazz come crocevia di scambio di culture lontane, jazz come zona franca per poter rischiare in nome del nuovo. Ma anche jazz come suono popolare e comprensibile, Jazz come proposta sonora che offre vari livelli di lettura. Lasciando ad altri l’aspetto di analisi dei generi, degli stili e delle rigorose evoluzioni, “Jazz Colours – La musica che ti gira intorno” si pone come obbiettivo lo scopo di avvicinare il pubblico ad un mondo variegato e che spesso esprime i suoi picchi in ambiti che, per essere compresi a pieno, hanno bisogno di una preparazione minima dell’ascoltatore. Pur mantenendo alta l’attenzione sugli archetipi del jazz puro, credo sia importante, portare per mano il pubblico verso ambiti che, talvolta, appaiono oscuri e che, in realtà, sono espressione popolare diffusa. In “Jazz Colours – la musica che ti gira intorno ” il jazz, nella sua essenza, sarà sempre accompagnato da un’altra parola. Sarà interessante illustrare perché quella musica è nata, il suo contesto sociale, gli incroci culturali, il tipo di diffusione nel territorio e nel tempo.” (Alfredo Saitto)
IL CALENDARIO:
Lunedì 5 Ottobre: Introduzione al ciclo. Un volo radente sulle macroaree dell’universo jazz e un viaggio a ritroso nel tempo.
Lunedì 12 Ottobre: Jazz e Cuba.
Lunedì 19 Ottobre: Jazz e Brasile.
Venerdì 30 Ottobre: Jazz e Rock.
Lunedì 2 Novembre: Jazz e l’elettronica.
Mercoledì 11 Novembre: Jazz e i Beatles.
Lunedì 16 Novembre: Jazz e Musical.
Lunedì 23 Novembre: Jazz e Tango.
Lunedì 30 Novembre: Jazz e World Music.
Lunedì 7 Dicembre: Jazz ed il Pop (forma canzone)
Lunedì 14 Dicembre: Jazz e Ballo.
Martedì 23 Dicembre: Jazz e Spiritualità.
Martedì 6 ottobre alla Casa del Jazz, con ospite la pianista Rita Marcotulli, inizierà un nuovo ciclo di guide all’ascolto curato dal giornalista e critico musicale Gerlando Gatto, dedicato alla musica scandinava. “Jazz dal profondo Nord tra modernità e tradizione” – questo il titolo degli incontri – si articolerà in sei serate equamente divise tra jazz svedese, finlandese e norvegese.
Il tema scelto parte da un assunto: oggi il jazz scandinavo rappresenta, sotto molti aspetti, una sorta di punta di diamante della nuova musica europea che è riuscita a trovare linguaggi originali, affrancandosi completamente dall’influenza afro-americana…senza con ciò dimenticare quel che le terre scandinave hanno rappresentato per molti musicisti americani in un passato non più recente. Molti sono stati ,infatti, i musicisti internazionali che hanno scelto la Scandinavia come spazio libero per la propria musica, su tutti Don Cherry e Gorge Russell.
Tornando agli ultimi decenni il merito del grande sviluppo del jazz scandinavo va ascritto, soprattutto, ad un gruppo di musicisti norvegesi che, a partire dagli anni ’70, hanno capito quanto fosse importante per la loro crescita rifarsi al proprio patrimonio nazionale. Jan Garbarek, Terye Rypdal, Arild Andersen, John Christensen…tanto per fare qualche nome, sono riusciti ad aprire una nuova strada inserendo nel loro jazz richiami sempre più frequenti ai canti tradizionali norvegesi..fino a giungere alla musica del grandissimo Grieg, il tutto corroborato, specie da parte di Garbarek, da un uso tanto discreto quanto innovativo dell’elettronica. Questa intuizione è stata poi sviluppata da una serie di giovani e validissimi strumentisti che hanno portato ad un uso assai largo dell’elettronica fino a giungere ad un linguaggio davvero nuovo che colloca oggi il jazz norvegese ai primissimi posti di una ideale classifica per inventiva ed originalità.
Dal canto loro sia la Svezia sia la Finlandia hanno espresso musicisti di assoluto livello che si sono anch’essi caratterizzati per la particolarità del linguaggio molto legato alle proprie radici.
Due nomi per tutti: lo svedese Esbjorn Svensson venuto meno giovanissimo per un incidente in mare e che pure ha avuto la possibilità di indicare nuove strade per il classico trio pianoforte, batteria e contrabbasso e il finlandese Iiro Rantala davvero un mostro di bravura sia nel jazz sia nella musica classica. Insomma un interessante viaggio nel profondo Nord alla scoperta di un diverso modo di intendere il jazz.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI:
6 Ottobre: Il jazz in Svezia – Da Lars Gullin ai giorni d’oggi (ospite Rita Marcotulli)
13 Ottobre : Il jazz in Svezia – L’importanza di Esbjorn Svensson (ospite Maurizio Brunod)
20 Ottobre : Il jazz in Norvegia – Jan Garbarek un artista onnicomprensivo (ospite Maurizio Favot)
3 Novembre: Il jazz in Norvegia – Acustico…e non solo (ospite Enrico Pieranunzi)
10 Novembre: Il jazz in Finlandia – Un lungo processo di affrancamento
17 Novembre: Il jazz in Finlandia – Da Wesala a Rantala
Lunedì 5 ottobre ore 19 (sala concerti)
“Jazz Colours- La musica che ti gira intorno”
Guida all’ascolto a cura di Alfredo Saitto
Con la collaborazione tecnica di Vittorio Malpassuti
Martedì 6 ottobre ore 19 (sala concerti)
“Il jazz del profondo nord: fra modernità e tradizione”
Guida all’ascolto a cura di Gerlando Gatto
Ospite Rita Marcotulli
CASA DEL JAZZ: viale di Porta Ardeatina, 55 (Roma)
Info: 06/704731
Ingresso libero
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