Gianna Nannini su Discografie Illustrate (Coniglio)
di: Paolo Ansali
Il nuovo volume delle Discografie Illustrate (Coniglio Editore) è dedicato a Gianna Nannini, una guida musicale dal primo disco all'opera-rock su Pia de Tolomei.
Il nuovo volume delle Discografie Illustrate (Coniglio Editore) è dedicata a Gianna Nannini. La collana, ideata da Francesco Coniglio e Fernando Fratarcangeli, include storici gruppi inglesi (Queen, Pink Floyd, Iron Maiden) e italiani (Franco Battiato, Ivano Fossati) con guida all’ascolto di tutti gli album pubblicati. Il libro sulla Nannini porta la firma di Melisanda Massei Autunnali, che abbiamo apprezzato con il volume sugli Stadio. Analizzare la discografia della rockeuse senese non è facile, una carriera che
ripercorre trent’anni di musica italiana. I primi due album, il primo omonimo del 1976 e “Una Radura” (con la PFM) sono prodotti da Claudio Fabi. Sono lavori ancora acerbi che verranno in gran parte disconosciuti nei live e nelle antologie. Il vero esordio è lo splendido “California” con Mauro Paoluzzi, chitarrista di Vecchioni (che collabora ai testi). La title-track e la provocatoria “America” diventano due classici insieme alla cover di “Io e Bobby McGee” di Janis Joplin. Il successivo “G.N”, malgrado la produzione di Roberto Cacciapaglia, è un mezzo passo falso. Dopo un esaltante concerto al Rock Palast di Amburgo nasce la decisione di affidarsi a un team tedesco, il manager Peter Zumsteg e Conny Plank. maestro dell’elettronica degli anni ‘70. Si apre la stagione dei grandi successi con “Latin lover” (Mauro Pagani su “Ragazzo dell’Europa”), “Puzzle” (ovvero “Fotoromanza”) e “Profumo” dell’86 che chiude un ciclo, anche per la prematura scomparsa di Plank, a cui dedicherà "Un giorno disumano". Sul palco, le trascinanti esibizioni con i Primadonnas la mostrano come un contraltare femminile a Vasco. In questi anni non sono mancate altre canzoni memorabili, da “Meravigliosa creatura” a “ Sei nell’anima” ma il progetto più ambizioso della sua carriera è “Pia come la canto io”. La triste leggenda della nobildonna senese che fu rinchiusa nel Castel di Pietra in Maremma dal consorte (e uccisa), rivive grazie a questa coraggiosa opera-rock e chiude anche il libro in attesa di nuovi
progetti.
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