Il ritorno di Omar Pedrini con un album che guarda oltremanica
di: Manuela Ippolito Giardi
Torna il rock d'autore di Omar Pedrini, che pubblica il nuovo album "Che ci vado a fare a Londra?", che arriva a otto anni di distanza da "Pane, burro e medicine". Torna il rock d'autore di Omar Pedrini, che pubblica il nuovo album "Che ci vado a fare a Londra?", che arriva a otto anni di distanza da "Pane, burro e medicine".
Nonostante alcuni problemi di salute, fortunatamente risolti, Pedrini è riuscito in questi anni a portare avanti numerosi progetti, che hanno riguardato anche la televisione. Per questo si sentiva la mancanza di album di nuove canzoni. Pedrini ha realizzato diciotto racconti in musica fatti a modo suo e dal piglio british rock.
"Sono tornato con un album dopo otto anni", racconta Pedrini, "e anche se sono ormai abituato ad andare in ospedale per via del mio cuore matto, questa volta ci sarei andato con molta malinconia sapendo di non poter promuovere il disco come si deve, e la malinconia, si sa, non aiuta a guarire". L'elenco dei diciotto brani confezionati dal cantautore rock bresciano, da "Jenny" a "Nonna quercia folk band" sono anche quelli che lo riportano in scena discograficamente con un album realizzato come piace a lui e questa volta nel segno del british rock.
Il lavoro in studio ha preso forma anche grazie ad almeno due incontri importanti, uno con Ron dal quale è nata una collaborazione per la sua etichetta e il brano "Cane sciolto", oltre a quello con Michael Basley, leader della band di Manchester dei The Folks e che l'ha fatto incontrare con l'ex Oasis Noel Gallagher.
"Quando ho ricevuto la telefonata che mi convocava a Londra per discutere del mio album che era piaciuto alla Ignition Records", racconta Pedrini, "è stato difficile convincermi a partire perché la mia fidanzata aspettava una bambina e già mi avevano detto che il mio cuore aveva ancora qualche problema". Alla fine la voce della nuova "Veronica"(dedicata alla fidanzata che nel frattempo è diventata moglie) e di tutte le altre che compongono il nuovo puzzle musicale, per Londra è partito ed è tornato pronto a mettere su disco alcune delle tante canzoni scritte negli ultimi anni.
"E' stato un periodo particolare quello degli ultimi otto anni", dice Pedrini, "durante i quali mi sono sentito in qualche modo dimenticato, ma lo dico senza piagnistei. Dopo l'operazione ho faticato a rientrare e non essendo in grado di fare tournée rock mi sono dedicato ad altro come tv e cinema. In realtà per me era una sofferenza vivere da non musicista e anche facendo altro ho continuato a scrivere tutti i giorni".
Tanti sono anche gli ospiti del disco che porta una dedica a Giuseppe Bertolucci, da Ron ai Modena City Ramblers, passando da Dargen D'Amico e da una vecchia conoscenza di Omar come Lawrence Ferlinghetti, poeta simbolo della scena beat statunitense e di origini bresciane, che nell'album recita una poesia firmata di suo pugno.
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