Nero Kane - Love in a dying world -la psichedelia desertica al potere
di: Silvio Mancinelli
È un cantante di altri tempi questo Marco Mezzadri in arte Nero Kane (nome d'arte che mi piace assai). A fine novembre sarà pubblicato “Love in a dying world”, il suo album di debutto. È un cantante di altri tempi questo Marco Mezzadri in arte Nero Kane (nome d'arte che mi piace assai). A fine novembre sarà pubblicato “Love in a dying world”, il suo album di debutto.
In un mondo musicale nel quale attualmente l'aspetto più vivo è dato dall'elettronica, dalla trap e dai suoni campionati, Nero Kane decide di essere molto sintetico nei suoni e nella strumentazione.
Ambientazione desertica (lo dice anche la cover), suoni e rumori anni 90, ma soprattutto le sue storie sulla morte, l'amore e decadenza. Questo album suona un po' wave, come se gli Interpol decidessero di togliere la sezione ritmica e fare le cover dei Doors. Credo che questo sia il concetto giusto per definire questo disco.
“Love in a dying world” non è solo un disco, ma anche un film sperimentale con la regia di Samantha Stella, girato durante il viaggio di Kane in California. Il film è già in giro da ottobre. Disco abbastanza coraggioso e che farà felice gli amici della psichedelia.
La tracklist
1) Black crows
2) Desert soul
3) Living on the edge of the night
4) I put a spell on you
5) Now the day is over
6) Beacause i knew not when my life was good
7) Dream dream
8) Eleonor
9) Love in a dying world
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