| |||
MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot people | COLLABORA CON NOI | ||
Home | Notizie | Interviste | Recensioni | Rumours | Comunicati | Gossip | | Musicalnews su |
“In differenze – Susanna Parigi in concerto” (dvd, Nar/Edel)di: Ambrosia J.S. Imbornone Un dvd di emozioni per scoprire con la Parigi la bellezza dei colori contraddittori dell’animo e della pregnanza interiore di valori che contrastano la banale superficialità commerciale “Genererai la tua opera come si genera un figlio, sottraendo sangue dal tuo cuore. Non sarà per te la bellezza oppio che addormenta, ma vino generoso che ti infiamma per l’azione, giacché se cessi di essere uomo o donna, cesserai di essere di artista”: il modo migliore per introdurre il dvd “In differenze – Susanna Parigi in concerto. Una porta nel tempo” (Nar/Edel)possono essere proprio queste parole di Gabriela Mistral, premio Nobel per la letteratura nel 1945, lette dall’artista fiorentina nei “momenti” filmati che ne arricchiscono i contenuti speciali. Susanna infatti si propone come elegante sacerdotessa di una religione della bellezza, che non diventa sterile contemplazione estetizzante, ma contrappone allo spasmodico culto moderno della vacuità quasi grottesca delle forme perfette del corpo la bellezza terrena e reale dei colori contraddittori dell’animo, delle “zone d’ombra e di follia” (“Il regalo”). Esalta l’unicità preziosa e il fascino sfaccettato delle differenze del singolo, che l’indifferenza globalizzata vorrebbe occultare e livellare nel grigiore uniforme di una massa consenziente, ridotta a pura percentuale di lavoratori-consumatori. La sua celebrazione della bellezza diventa infatti voce di protesta e contestazione, giacché – come dice ancora in uno dei filmati che corredano il dvd - “eliminare la bellezza dalle nostre città significa creare insoddisfazione; il malessere porta le persone a comprare ed ecco il gioco: creo alienazione e vendo il prodotto”. Nelle sue canzoni e nei monologhi scritti da Umberto Galimberti che completano i suoi concerti Susanna non si chiude nella turris eburnea di un’ideale arte fuori dalla mischia, ma non cessa mai di essere una donna, una testa pensante e un cuore vivo che si infiammano per degli ideali che non si possono tacere, anche a costo di diventare una voce scomoda al di fuori dei circhi mediatici imperanti. Questo dvd allora, registrato il 7 ottobre 2006 al Teatro dell’Arte di Milano, è così un’occasione imperdibile per scoprire un artista e una donna fuori dal coro, per sentirne la potenza espressiva ed evocativa ed ascoltarne con attenzione le parole, nelle canzoni e nei monologhi firmati dal filosofo e recitati dalla voce fuori campo dell’amico attore Leonardo Manera. Uno dei suoi interventi più efficaci recita: “La nuova religione ha nei media i suoi sacerdoti, i vip come santi, il consumismo come ascesi, la televisione come rosario, la fiction come catechismo sentimentale. L’immortalità è garantita da costosi medicinali che allungano la vita o affrettano il cancro. La reincarnazione avviene in corpi plastificati da palestra e chirurgia, i nuovi esercizi spirituali dentro gli esclusivi monasteri delle beauty-farm. Il paradiso è il successo davanti all’occhio supremo della telecamera e i ragazzi ci credono, e cadono in estasi davanti all’apparizione mistica di santa Maria De Filippi”. E’ a questo forsennato culto di un’esteriorità inappagante e super-esposta mediaticamente, di una fama che si nutre di superficialità che Susanna contrappone valori come la nobiltà del lavoro, che sia quello sfruttato e oltraggiato della mostra “I frutti dell’ipocrisia. Storie di chi l’agricoltura la fa. Di nascosto” di Medici senza Frontiere (ospitata dal Teatro dell’Arte in occasione del concerto e ricordata in un documento filmato che diventa un realistico e anti-retorico clip del brano “In differenze”) o quello di suo padre, che le “ha insegnato che le mani sporche sono bellissime perché sono mani che lavorano”. A lui è dedicato infatti il progetto e il dvd “In differenze”, testimonianza del tour dell’omonimo disco; a lui è dedicata d’altronde anche una canzone meravigliosa (“La fatica e la pazienza”), toccante inno alla speranza di non smarrire mai nella sofferenza lo stupore, la forza e la tenerezza, tra percussioni d’atmosfera, sottili trame di archi e di arpeggi di chitarre, e soprattutto il piano della Parigi, che sembra definire con maestosa discrezione il linguaggio non-verbale dell’anima. In questo dvd, prodotto con il contributo dell’IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti), la Parigi non solo racconta il mondo che la circonda, dalla schiavitù invisibile alle guerre “in nome di Dio”, grazie anche al sintetico potere visivo delle bellissime foto di Sebastiao Salgado, ma si racconta nelle sue fragilità ed emozioni senza la tentazione di celebrarsi: tra gli extra il “videoalbum” contiene apparizioni televisive e ricordi musicali, come i tour da corista di Riccardo Cocciante e Claudio Baglioni, ma anche filmini famigliari di nuda semplicità, mentre i “momenti” filmati comprendono aforismi, pensieri, riflessioni in simbiosi continua con la bellezza dell’arte e della natura colta in tutte le sue stagioni, quasi a simbolo della continuità di un progetto artistico, ma anche scene divertenti di complicità con i suoi collaboratori, tra cui spicca un Pippo Rinaldi/Kaballà (cantautore, paroliere storico di Mario Venuti, collaboratore di Antonella Ruggiero, Eros Ramazzotti, ecc.), supervisore dei suoi testi da due album che non esita ad invitarla alla semplicità, accusandola scherzosamente in una discussione molto divertente di rischiare a volte di essere “pallosissima” con le sue “frasi bestiali” rubate ai suoi libri di poesie. Susanna stessa si sorprende talvolta a pensare che forse “una canzone è solo una canzone e non è meglio di un ombrello, di un cavatappi o di un’aspirina per il mal di testa”; eppure, senza perdere la consapevolezza dei limiti dell’arte, che come la bellezza corre sempre il pericolo di essere ignorata con indifferenza, la Parigi fa di ogni pezzo uno scrigno dorato di emozioni, non dissimile dal carillon che accompagna la densa malinconia del brano parlato “Le valigie che lasci”. Uno dei vertici emotivi del concerto è d’altronde proprio il duetto con Kaballà sulle note de “La canzone dei vecchi amanti” di Jacques Brel, straordinaria poesia dolceamara della consuetudine amorosa. Da segnalare anche l’altra esclusiva cover del dvd, l’intensa “Disamistade” sulle faide famigliari di De Andrè-Fossati, arrangiata con i bassi incisivi della chitarra di Matteo Giudici, il suono “concavo” di un’anfora simile al gatham suonata da Antonio Pani, i toni dolorosi e suadenti della fisarmonica di Susanna, che l’alterna al suono secco del dumbek, tra i ricami drammatici di archi (violino, viola e violoncello affidati rispettivamente ad Aurora Bisanti, Alice Bisanti e Yuriko Mikami). Tra i brani tratti dal precedente e secondo lavoro di Susanna “Scomposta” va ricordata “Tre passi indietro”, delicata e appassionata ballata folk sulla secolare e coatta assuefazione femminile ad una subordinazione che sembra privare della possibilità della vera felicità. Articolo letto 3421 volte Riferimenti Web
|