Il G3 in Italia: a Joe Satriani e Steve Vai si aggiungono gli Aristocrats
di: Manuela Ippolito Giardi
Quattro anni dopo l’ultimo concerto italiano, i G3 tornano con una nuova line-up. Joe Satriani e Steve Vai saranno accompagnati dagli Aristocrats per tre date. Quattro anni dopo l’ultimo concerto italiano, i G3 tornano con una nuova line-up. Joe Satriani e Steve Vai saranno accompagnati dagli Aristocrats per tre date: sabato 2 luglio 2016 al Postepay Rock in Roma presso l’Ippodromo delle Capannelle, domenica 3 luglio in Piazza Matteotti a Sogliano al Rubicone (FC) e lunedì 4 luglio in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno.
Le vendite dei biglietti partiranno sul circuito Ticketone alle 10 di venerdì 26 febbraio, mentre per la data di Roma da giovedì saranno disponibili in presale per gli iscritti al Postepay Rock in Roma Club e da venerdì sul circuito Ticketone e su www.postepaysound.it.
G3 è l’egida sotto la quale, a partire dal 1995, Joe Satriani ha deciso di riunire i più talentuosi chitarristi del mondo. Negli anni hanno fatto parte del progetto Steve Lukather, Yngwie Malmsteen, Steve Morse, John Petrucci, Eric Johnson e molti altri, oltre alla presenza pressoché fissa dello storico allievo di Satriani Steve Vai.
Joe Satriani torna in Italia meno di un anno dopo del suo ultimo tour da solista, il primo nei teatri italiani, che l’ha visto protagonista per quattro date a Milano, Firenze, Roma e San Benedetto del Tronto (AP) lo scorso ottobre. Steve Vai, invece, si prepara a festeggiare il venticinquesimo compleanno del suo storico album “Passion And Warfare” (Sony) con una nuova edizione arricchita di inediti e un tour mondiale.
Nel 2016, Satriani e Vai arrivano in compagnia dei The Aristocrats, band formata dai virtuosi Guthrie Govan (chitarra), Bryan Beller (basso) e Marco Minnemann (batteria), che dal loro album di debutto “The Aristocrats” (2011) sono diventati uno dei più ricercati rock/fusion live acts strumentali del mondo e nel 2015 hanno pubblicato il CD/DVD “Culture Clash Live” e il terzo album in studio “Tres Caballeros”.
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