In arrivo in Italia Hughes & Turner Project
di: Antonio Ranalli
Lunedì 8 marzo, alle 21, al Motion di Zingonia (BG), unica data italiana per Hughes & Turner Project. Dalle ceneri dei Deep Purple, due grandi protagonisti della storia del rock che hanno deciso di rimettersi in gioco. Lunedì 8 marzo, alle 21, al Motion di Zingonia (BG), unica data italiana per Hughes & Turner Project. Hughes ha suonato in gruppi storici come i Deep Purple e i Black Sabbath, mentre Turner, oltre alla sua collaborazione con i Deep Purple, è stato membro dei Rainbow. Ora i due si uniscono e danno il via ad una serie di appuntamenti live. L'unica data italiana del tour europeo si terrà lunedì 8 marzo al "Motion" di Zingonia (Bergamo), in corso Europa 10. Biglietti a 20 euro. Per informazioni: tel. 339 4157831
La Band nasce, come si può capire dal nome, dalla collaborazione tra Glenn Hughes e Joe Lynn Turner, entrambi veterani della scena hard rock internazionale. Se Glenn Hudges è infatti un ex-membro di molte band che hanno fatto la storia dell’hard rock, come i Black Sabbath, gli inglesi Trapeze (con i quali, nel lontano 1969, ha iniziato la sua carriera come bassista e cantante), i Phenomena e i Deep Purple (dal 1974 fino al 1976, data in cui il gruppo si sciolse), Joe Lynn Turner non è da meno. Anche Turner è stato, difatti, un membro dei Deep Purple.
Ma Turner ha suonato con un altro pilastro dell’hard core/metal, Yngwie Malmsteen, e con i Rainbow.
I loro dischi non possono quindi non ci proporci quel sound tipico dell’hard rock metal degli anni ’80 di cui sono i padri. Il progetto di questi due veterani, però, è decisamente un progetto aperto e si avvale di molte, moltissime collaborazioni esterne. La lista è lunghissima ma potrebbe partire, tanto per cominciare, da Paul Gilbert (chitarrista ed ex Mr. Big), Steve Vai (uno dei chitarristi che hanno fatto la storia della musica rock, essendo sulla scena da più di 20 anni), Chad Smith eccentrico batterista dei Red Hot Chili Peppers, e Jeff Kollman (altro virtuoso della chitarra, ex-membro dei Edwin Dare).
Glenn Hughes
Dopo lo scioglimento dei Deep Purple, Hughes ritorna con i Trapeze per una breve, brevissima parentesi (di fatto, da questa riunione non uscì nemmeno un album). Nel 1978 infatti prende il via la sua carriera da solista “Play Me Out”. Nel 1983 fonda con il chitarrista Pat Thrall gli Hughes/Thrall, mentre nell’85 inizia il capitolo "Phenomena". Nel 1986 collabora con i Black Sabbath come voce solista nell’album “The Seventh Star”. Nel 1993, sotto l’etichetta di Mike Varney's Shrapnel, Hughes sforna il suo secondo lavoro da solista “Blues”, in cui Hudges, suona il basso e canta. L’album è arricchito da molte partecipazioni di chitarristi illustri; questa caratteristica segnerà anche il progetto con Lynn. A questo secondo lavoro solista ne seguono altri durante tutto l’arco degli anni 90, tra cui “Burning Japan live” e “Addiction” (entrambi del 1995) fino all’ultimo “The Way It Is”. A metà del 2000 esce “Return to Crystal Karma and Feel”.
Joe Lynn Turner
Cantante e chitarrista, comincia la sua carriera musicale alla fine degli anni 70 come front man di un gruppo metal, i Fandango. Turner canta e suona con loro per quattro album (dall’omonimo del 1977, fino a “Cadillac” del 1980). Quest’ultimo lavoro incuriosisce Ritchie Blackmore dei Rainbow che nota subito il talento di Turner, il quale, di lì a poco rimpiazza il cantante Graham Bonnet. Turner rimarrà con i Rainbow dal 1981 (esordendo con l’album “Difficult to Cure”, fino al 1984, data in cui il gruppo si sciolse; durante questi quattro anni i Rainbow realizzano 5 album e contano tra le hit singoli come "Stone Cold" e "I Surrender."
Dopo lo scioglimento, Turner suona la batteria per gli Heaven nell’album “Where Angels Fear to Tread”, e si unisce alla band di Yngwie Malmsteen dove canta per l’album ”Rising Force”, sempre del 1984. Nel 1985, Turner decide di fare da solo e registra il suo primo album ”Rescue You”, al termine del quale ritorna con Malmsteen per registrare, nel 1988, “Odyssey” e il Live a Leningrado: “Trial by Fire”.
Turner collabora inoltre come vocalist per Bonnie Tyler, Billy Joel, Cher e Michael Bolton. Nel 1990 Turner con Blackmore riunisce i Deep Purple per “Slaves and Masters”; ma ci furono tensioni con gli altri componenti della band e fu ri-sostito dal cantante originale del gruppo, Ian Gillan. Turner realizza così il suo secondo album da solista “Nothing Changed”, del 1995. Prima della fine degli anni 90, Turner registra altri 4 album solisti e due raccolte di cover “Under Cover” del 1997” e “Under Cover 2” del 1999”. L’ultimo suo lavoro solista è l’omonimo del 2003.
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