Compie dieci anni La Notte della Taranta
di: Michele Traversa
Un caro omaggio a Pino Zimba, un'incontro con tutti gli stati generali della musica e uno sguardo anche all'Africa ed ai Sud del mondo con i Radioderwish, Caparezza, Sud Sound System, Xanti Yaca ed il maestro concertatore Ambrogio Sparagna Tutti pronti per la grande macchina organizzativa della Notte della Taranta. Anche quest'anno si apre il 7 di agosto, il «lungo viaggio» di una delle manifestazioni che ha fatto diventare la Puglia ed il Salento il punto di riferimento del turismo nazionale ed internazionale. Come al solito la Notte della Taranta coinvolgerà 14 comuni della Grecia salentina e si concluderà con il tradizionale concertone finale il 23 agosto nella piazza antistante il convento degli Agostiniani a Melpignano. Sul palco del concertone finale, nell'ambito della tradizionale apertura del festival al mondo del Mediterraneo, due voci eccezionali: Richard Galliano, il musicista jazz francese «capace di piegare lo strumento della fisarmonica a sonorità che vanno da quelle del jazz a quelle avvolgenti della musica mediterranea», e la cantante del Mali Rokia Traorè, voce inconfondibile della sonorità tribali.
Anche quest'anno il festival – ha detto il presidente dela Regione Puglia Nichi Vendola, presentando la manifestazione – non è solo un evento, una rappresentazione della politica culturale della Puglia ma è l'idea della strutturazione nel territorio pugliese di filiere culturali. La Notte della Taranta è un momento forte di unione tra tradizioni musicali e una produzione generale culturale».
Della scommessa della 'Notte della Tarantà ha parlato, presentando l'iniziativa, il maestro concertatore Mauro Pagano, che ha sostituito dallo scorso anno Ambrogio Sparagna alla guida della manifestazione: «Questa manifestazione – ha detto – sente ogni anno con maggiore intensità la voglia e il dovere di dedicare amore e attenzione all'infinita varietà di espressioni culturali e musicali che la Puglia.. intera è stata capace di esprimere e conservare nei secoli». Quindi – ha continuato Pagani – accanto alla pizzica si potranno ascoltare pezzi della tradizione organettistica di Villa Castelli o la musica tradizionale del Gargano mescolati alla musica dei più importanti esempi della 'nuova tradizionè pugliese: Caparezza, e i gruppi Apres la classe, Sud Sound System, Radiodervish e Xanti Yaca.
Il festival renderà omaggio alla figura di Pino Zimba, maestro della tradizione musicale della Puglia, scomparso qualche mese fa: «Quando un albero di canto scompare – ha concluso Pagani – è come se un'intera enciclopedia venisse cancellata per sempre».
Nei giorni che precederanno il 'concertonè, i comuni della Grecia salentina ospiteranno le esibizioni di gruppi della tradizione salentina ma anche la 'Bandadriaticà con un progetto sulle musiche balcaniche, gli 'Ariacortè che proporranno una singolare commistione con i 'Fiamma Fumanà, Cisco e le 'Mondine di Movì (24 donne che cantano la tradizione della bassa modenese), e i salentini Kamafei in duetto con i siciliani 'Percussonicì.
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