Un nuovo produttore e tour in vista per i Radiohead

di: Ambrosia J.S. Imbornone

Per il loro nuovo cd, atteso per il 2006, il gruppo inglese vorrebbe avvalersi della collaborazione di Mark “Spike” Stent. In primavera tour per rodare i nuovi pezzi.

Per il loro nuovo cd, atteso per il 2006, il gruppo inglese vorrebbe avvalersi della collaborazione di Mark “Spike” Stent. In primavera tour per rodare i nuovi pezzi.

Hanno cambiato il mondo del rock, come lo conoscevamo. E vogliono cambiarlo ancora.
In un’intervista rilasciata dal chitarrista Ed O’Brien alla BBC, i Radiohead rivelano di voler lavorare al nuovo album con il produttore Mark “Spike” Stent. Fin dallo scorso aprile il quintetto di Oxford era entrato nel suo studio di registrazione ed aveva lavorato con buona lena; O’Brien racconta che il lavoro procedeva velocemente e i testi del frontman e vocalist Thom Yorke erano di ottima qualità. Tuttavia, ci sono state delle battute d’arresto: il gruppo si sarebbe infatti poi arenato, perché non pienamente soddisfatto dei nuovi pezzi. Yorke e soci sentirebbero infatti ancora il bisogno di avventurarsi coraggiosamente per altre strade, di provare insomma quello speciale brivido di paura, incoscienza ed eccitazione che provocano le esperienze nuove. Così hanno ufficialmente smesso di lavorare con il loro storico produttore Nigel Godrich, collaboratore anche di Air e Travis, e sperano di rientrare in studio a febbraio appunto con Stent, celebre per aver mixato gli album di Bjork, Oasis, Depeche Mode, U2 (“Pop”), Goldfrapp, Linkin Park, Keane, Madonna e tanti altri artisti. Per il nuovo cd, il settimo della band inglese, non c’è ancora una precisa data di pubblicazione, ma circolano già alcuni possibili titoli delle sue canzoni, come “Bodysnatchers”, “House of Cards”, “Suit Don’t Fit” e “No Shame”. O’Brien ha detto intanto che il gruppo vorrebbe dare presto ai suoi fan un assaggio del disco, mettendo in download un paio di pezzi ad aprile o a maggio; sempre in primavera i Radiohead torneranno in tournee in Inghilterra, nel resto d’Europa e forse anche in America, per rodare una decina di nuovi brani e scegliere quali inserire nell’album, ma anche per eseguire dal vivo canzoni meno note dei dischi del passato, che solitamente non trovano spazio nelle setlist. Questo sarà possibile perché il tour dovrebbe svolgersi in piccoli teatri e sarà quindi soprattutto pensato per i fan più fedeli.

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