Ron si racconta nell'autobiografia Chissà se lo sai (Piemme)
di: Manuela Ippolito Giardi
Da martedì 13 ottobre, sarà in tutte le librerie “Chissà se lo sai”, l’autobiografia di Ron, edita da Piemme Spa (Gruppo Mondadori) per la collana “Piemme Incontri”, nella quale l’artista svela le sue passioni nascoste. Da martedì 13 ottobre, sarà in tutte le librerie “Chissà se lo sai”, l’autobiografia di Ron, edita da Piemme Spa (Gruppo Mondadori) per la collana “Piemme Incontri”, nella quale l’artista svela le sue passioni nascoste in una confessione che ripercorre i fallimenti e il loro superamento, le fatiche, gli amori corrisposti e non corrisposti, e racconta di un cammino umano, interiore e professionale alla continua ricerca di sé.
L'artista presenterà il libro sabato 24 ottobre, alle ore 18:30 al teatro Dal Verme di Milano. L’evento fa parte della programmazione di Bookcity Milano 2015.
Questo libro nasce dall’incontro fra Rosalino Cellamare e Ron, che ad ogni capitolo lega un ricordo, un sorriso, un’emozione e il sapore di un vino, la sua forte passione che lo ha addirittura portato a produrne uno, a cui ha dato il nome del suo celebre brano “Fra cent’anni”.
In “Chissà se lo sai” Rosalino racconta della sua amatissima famiglia, della piccola Garlasco lasciata e poi ritrovata dopo il successo, della gavetta, dei tanti amici e di quel Dio a lungo invocato e cercato attraverso tortuosi percorsi spirituali. Ron, che in oltre quarant’anni di carriera ha scritto canzoni per artisti come Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, Loredana Berté, Anna Oxa, Biagio Antonacci, Tosca, Milva, Ornella Vanoni, riflette tra le pagine sul valore della creatività, sul successo e sull’importanza di rimanere fedeli a se stessi. Mentre guarda con fiducia al domani, spiega com’è giunto, oggi, a trovare la serenità anche attraverso il suo impegno sociale.
Rosalino Cellamare, in arte Ron, è uno dei più amati cantautori italiani. Nasce a Dorno, in provincia di Pavia, il 13 agosto del 1953. Fin da ragazzino manifesta un’innata passione per la musica. E fin da allora la sua carriera è costellata di successi, esperienze e collaborazioni. Nel 1970, a sedici anni, sale sul palco del Festival di Sanremo insieme a Nada, conquistando il settimo posto con “Pa’ diglielo a ma’”. Nel 1971 suscita attenzione la sua partecipazione al Disco per l’estate con il brano Il gigante e la bambina, con un testo in parte censurato. La sua carriera come autore comincia nel 1972, quando scrive la musica di Piazza Grande, presentata poi a Sanremo da Lucio Dalla. Restano indimenticabili alcune canzoni: “Non abbiam bisogno di parole”, “Anima”, “Joe Temerario”, “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, “Attenti al Lupo”. Negli anni Novanta, Ron riesce finalmente a coronare un sogno: la realizzazione di un proprio studio di registrazione, l’“Angelo Studio”, che ospita da anni grandi artisti italiani e internazionali.
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