Dopo le farfalline sexy sanremesi ed il buon rock di Celentano, la Rai diventa veramente da servizio pubblico?
di: Giancarlo Passarella
Lontano ormai dall'essere solo la vetrina della canzone italiana, il Festival di Sanremo e' un lungo contenitore di spettacolo piu' o meno scontato, dove tutti giocano a recitare un ruolo: spesso facendo anche finta di litigare! Cosa salvare? Lontano ormai dall'essere solo la vetrina della canzone italiana, il Festival di Sanremo e' un lungo contenitore di spettacolo piu' o meno scontato, dove tutti giocano a recitare un ruolo: spesso facendo anche finta di litigare! Cosa salvare?
Partiamo da questo fotomontaggio: e' uno dei piu' divertenti diffusi su Facebook e gli altri moderni canali di comunicazione, gli stessi dove ci accorgeremo se un vincitore di Sanremo dalla carta passa alla realta', incontrando il favore del pubblico o meno.
Una volta questo lo si faceva contando i 45 giri venduti: verso Pasqua potevi affermare che il vincitore di Sanremo di quest'anno e' stato X, ma il vero trionfatore e' stato Y, dato che e' lui il primo in hit parade... Come e' nostra abitudine, anche per questo 2012 abbiamo incaricato dei nostri collaboratori a monitorare sull'esito delle singole serate: quest'anno e' toccato a Augusta Pippoli Mancini, Pippo Augliera e Manuela Ippolito, i quali hanno fatto davvero un buon lavoro!
Io invece ora voglio prendere spunto da alcune cose che ho visto a Sanremo (sia dal palco del Teatro Ariston che nel backstage) per una serie di riflessioni, ovviamente in ordine sparso...
- Celentano= Il 74enne orologiaio milanese (ma di origini foggiane) quando ha cantato, ha dimostrato tangibilmente la sua intatta verve e tutta l'esperienza del rock'n'roll che osava proporre nel 1956, esibendosi sia con i Rock Boys che con i Ribelli: qualcosa di tutto questo e' presente anche nel suo nuovo disco Facciamo finta che sia vero. Quando invece ha parlato, ha semplicemente espresso la sua opinione: indubbiamente e' una posizione assai criticabile, ma chi siamo noi per giudicarla, criticarla, censurarla? Come si cita nel Vangelo di Luca, Gesu' ha piu' volte detto...Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sara' perdonato ...
- La Rai= Secondo me stanno gongolando a Viale Mazzini 14: gli indici d'ascolto sono stati alti, gli sponsor sono stati molte volte citati anche nei dialoghi tra i vari presentatori, i giornali continuano a parlare (male e bene) del festival teste' concluso e quindi la Rai non puo' che ritenersi soddisfatta! Peccato che io pago il canone e che mi e' stato detto che l'azienda fa servizio pubblico: quello che continuo a vedere e' uno spettacolo da guitti, dove si interpretano dei ruoli, dove gli autori del programma spesso scrivono (o sono costretti a farlo?) dei copioni che sfidano il peggior Bagaglino ed i doppi sensi da avanspettacolo ante literam... Se e' vero che c'e' stata bufera al quarto piano dei Rai, allora si prenda spunto e si rifaccia il palinsesto Rai privilegiando il ruolo da servizio pubblico, valorizzando le creativita' gia' presenti ed i pochi autori coraggiosi, lasciando l'aspetto clownesco ad altri emittenti: all'inizio di perderanno ascolti, ma almeno ci si distinguera'!
- I cantanti presenti= Non mi sento di esprime alcun tipo di giudizio sulla coppia Loredana Berte' / Gigi D'Alessio, ma su tutti gli altri il mio pollice e' decisamente rivolto in alto: il casting 2012 e' stato buono, considerando ovviamente quello che la discografia italiana produce! Anche il trio che e' arrivato a contendersi il podio, e' sicuramente quello logico, incrociando notorieta' dell'artista (allo stato attuale) e canzone presentata. Se e' vero che molti di loro si sono lamentati del fatto che Celentano abbia un po' oscurato la loro esibizione, allora dobbiamo dargli ragione e forse riformulare il Festival di Sanremo in altro modo...
- Gli ospiti internazionali= Esclusion fatta per la boy band di turno, quando porti nomi come Brian May, Patti Smith ed i Cranberries, allora ritorni al Festival di Sanremo degli anni d'oro. Ma questo lo puoi fare se hai budget e questi soldi ti arrivano solo se sponsor ed audience sono soddisfatti....e ritorniamo al discorso di prima, con il classico cane che si morde la coda!
Tra i tanti eventi che mi hanno commosso, ci sono state le lacrime di Irene Fornaciari, quando ha visto che realmente al suo fianco c'era Brian May dei Queen: di questo vi siete accorti tutti, ma non avete visto l'altra commozione da parte della tribute band fiorentina Killer Queen, quando hanno incontrato il grande chitarrista, gli hanno consegnato il dvd Live with Orchestra (pubblicato dalla mia U.d.U. Records!), gli hanno mostrato la chitarra che hanno costruito sulle sue istruzioni e si sono fatte tutti assieme quelle foto che .... che ... rimangono il ricordo piu' bello di queste trascorse in quel babilonia di luci (speranze, illusioni, giochi delle 3 carte... ) che e' il Festival di Sanremo!
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