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Pubblicato il 03/05/2005 alle 11:51:40Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Primo Maggio 2005: trionfo della musica italiana e dell'ironia, da Enzo Jannacci a Zelig!

di: Paolo Ansali

Ecco i commenti sul concertone del 1° Maggio a Piazza San Giovanni. Povero Silvio!

Dopo le polemiche dell'anno scorso, abbiamo voluto rispettare la par condicio anche sul palco. E
dunque non potevamo che rivolgerci a lui: Antonio Cornacchione''. Claudio Bisio l'aveva detto: 'questa stagione dello Zelig ha segnato l'esplosione di Cornacchione, lo slogan del suo personaggio ultra fan berlusconiano
'Povero Silvio' e' stato il tormentone dell'anno e lo sarà anche durante il primo maggio. E cosi' e' stato ieri davanti a 500 mila giovani accorsi da tutta Italia per applaudire Enzo Jannacci, Francesco De Gregori e gli altri. Basti pensare alla prima presentazione, quella dei Nomadi:
'questo gruppo canta 'Dio e' morto' dice Bisio della band chiamata ad aprire il mega-concerto. 'No, quando e' successo? povero Silvio!' replica subito Cornacchione. ''Ma no, non quel dio li...'' chiarisce Bisio. Questo breve sketch da' il segno del tipo di umorismo proposto dal palco: non si e' trattato tanto di attacchi frontali quanto di una continua satira tagliente ma mai violenta. A 'fare opposizione'erano i 500omila della piazza o gli artisti e soprattutto la tematica scelta per questo primo maggio, 'sviluppo e legalità'.
Claudio Bisio e' oggi uno dei pochissimi entertainer in
grado di fare spettacolo contaminando teatro, musica e cabaret, di essere la spalla dei cantanti e il conduttore capace di dare i tempi allo spettacolo. Ritagliandosi anche uno spazio da
attore, come quando ha recitato la sua versione aggiornata dei
'Bambini sono di sinistra' di Gianni Rodari. 'I bambini sono di
sinistra perché Babbo Natale somiglia a Carlo Marx, I bambini
sono di sinistra perché il casino e' un bel casino' tra le frasi piu' applaudite. La coincidenza del primo maggio con il 70mo compleanno di Enzo Jannacci era un' occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire: Jannacci è un maestro per Gino e Michele (che hanno scritto il testo di 'Ci vuole orecchio'), due degli autori dello spettacolo, di Bisio, di gente come Paolo Rossi. Una sorta di padre spirituale: e così il concerto,
che ha rappresentato una delle piu' complete rassegne dal vivo della nuova musica italiana che si siano viste di recente ha avuto come filo conduttore proprio l'omaggio al maestro. Naturalmente il momento piu' emozionante e' stato il duetto di Jannacci con Francesco De Gregori, mattatore del concertone, con due esibizioni, una nel pomeriggio e una nella serata (per esigenze di diretta tv. Cantare nel pomeriggio assicurava di evitare il confronto con le trasmissioni di calcio). 'Fiorisci bel fiore' e' stato il pezzo scelto per l'incontro tra i due. Nella maratona musicale di ieri, dalle 16 alle 24 ci sono stati altri omaggi a Jannacci: quello del Parto delle
Nuvole Pesanti con 'Vincenzina', dei Negrita con Claudio Bisio
in 'Una fetta di limone'.

Davvero interessante vedere una dopo l'altra band come Afterhours, Marlene Kuntz, Subsonica, Le Vibrazioni, campioni di un rock che dal vivo trova la sua espressione migliore. Ma gli stati generali della nuova musica italiana hanno coinvolto anche Cristina Donà, Irene Grandi, Sud Sound System, Radio Dervish (band pugliese guidata da un palestinese e un barese che ha voluto fare un omaggio al neo governatore della Regione Nichi Vendola) fino a quell'ensemble multi etnico che e' l'orchestra di Piazza Vittorio, una formazione ideata e guidata dai componenti degli Avion Travel. In questo contesto sono sembrate francamente superflue le due presenze straniere, James Blunt e Juliette Lewis, l'attrice di 'Strange Days' e 'Natural Born Killer' che ha messo su una una band proto-punk e con la sua improbabile tutina rossa
sembrava una versione appena un po' piu' chic di un concorrente
della Corrida. Claudio Bisio e il suo team di lavoro hanno dato una precisa linea editoriale allo spettacolo che ha assunto il tono di una festa intelligente, molto targata Zelig, con i debiti ringraziamenti a Mediaset per aver concesso l'autorizzazione a non rispettare il contratto di esclusiva. Un'aria di festa della quale si sono giovati anche i segretari delle confederazioni sindacali, protagonisti di un' intervista simultanea, dichiaratamente nello stile delle 'Iene', proposta alla piazza sui megaschermi e i segretari sul palco a raccogliere applausi non programmati. Successo anche per Giovanni Floris, conduttore di 'Ballarò' e per le sue dichiarazioni su sviluppo e legalità.

Foto: Cristina Donà intervistata nel backstage, dietro Cristiano Godano e i Marlene Kuntz.

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