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Pubblicato il 09/04/2017 alle 13:02:36Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

PFM Premiata Forneria Marconi al Teatro Brancaccio di Roma (4/4/2017)

di: Paolo Ansali

La PFM torna dal vivo a Roma capitanata da Franz di Cioccio e Patrick Djivas e in scaletta non posso mancare i grandi classici come Impressioni di settembre, La carrozza di Hans e Celebration.

La PFM torna dal vivo a Roma capitanata da Franz di Cioccio e Patrick Djivas e in scaletta non posso mancare i grandi classici come Impressioni di settembre, La carrozza di Hans e Celebration.

Basta il nome della PFM per fare sold out al Teatro Brancaccio di Via Merulana nonostante la concomitanza con il derby capitolino. Le due colonne portanti sono Franz Di Cioccio e Patrick Djivas con un altro veterano della band come Lucio Violino Fabbri. Alla chitarra è arrivato il giovane Marco Sfogli, figlio d’arte, che ha portato un sound più attuale, vicino al prog-metal da cui proviene. La line-up è completata da due ottimi tastieristi come Alessandro Scaglione e Alberto Bravin, che è anche un valido vocalist. Il titolo dello show “All The Best” riassume il meglio di una carriera favolosa.

E’ una scaletta che può vantare alcuni dei classici più celebri del rock italiano come Impressioni di settembre spesso ripresa da altri artisti, come Franco Battiato, ma l’originale è sempre un’altra cosa. “La carrozza di Hans” riporta al periodo magico dei primi 70s e la nascita di grandi band progressive italiane.

Il leggendario Franz come sempre si alterna tra il ruolo di frontman e quello di batterista, con Roberto Gualdi, e a 71 anni non si risparmia mai. Affiorano le collaborazioni prestigiose come quella con Pete Sinfield e il suo testo visionario di “Promenade The Puzzle”. O recuperano un brano molto complesso come “Paper Charms” che arriva da “Chocolate Kings” e da allora mai più eseguito.

La musica classica da cui provengono le influenze principali del prog viene riproposta con Prokofiev (“La danza dei cavalieri”) e Rossini (“Guglielmo Tell”). Non può mancare come sempre “Maestro della voce” dedicata al mai troppo compianto Demetrio Stratos degli Area. Il giro di basso ricorda quello di “Money” dei Pink Floyd e Di Cioccio trova la sua verve di showman. Ovviamente c’è spazio anche per Fabrizio De Andrè proprio nel teatro dove fu registrato il suo ultimo live. Le trascinanti “Volta la carta” e “Il pescatore” fanno cantare anche il pubblico più restio. Tutto pronto per il gran finale di “Celebration” con assolo a doppia batteria di Franz e Gualdi. Stanno lavorando a un disco nuovo e speriamo di rivederli presto con altre canzoni.

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