Edoardo De Angelis presenta Il cantautore necessario alla ex Discoteca di Stato
di: Manuela Ippolito Giardi
Giovedì 19 gennaio il cantautore romano Edoardo De Angelis presenterà e firmerà le copie del suo nuovo album, “Il cantautore necessario” (Helikonia / Egea Music,) a Roma, presso l’Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi a Roma. Giovedì 19 gennaio il cantautore romano Edoardo De Angelis presenterà e firmerà le copie del suo nuovo album, “Il cantautore necessario” (Helikonia / Egea Music,) a Roma, presso l’Istituto Centrale per i beni sonori e audiovisivi, ex Discoteca di Stato (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani, 32 – ore 16.30 – ingresso gratuito). Modera la presentazione il giornalista Luciano Ceri.
«È la prima volta", racconta Edoardo De Angelis in merito all’incontro, "che ho l’occasione di essere ospite dell’’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, istituzione fondamentale per la cultura nel nostro Paese, che raccoglie e cura la memoria di tutte le nostre radici, le nostre espressioni, la nostra anima musicale. Credo tra l’altro che questa meravigliosa sede, importante prima per la sua storia, e oggi per la sua attività, sia un teatro perfetto per le canzoni raccolte dall’album, che vuole essere proprio un richiamo alla memoria del “bello” della grande canzone d’autore italiana».
L’album “Il cantautore necessario”, realizzato insieme a Michele Ascolese (storico chitarrista di Fabrizio De André) e con la direzione artistica di Francesco De Gregori, raccoglie brani di grandi cantautori italiani interpretati da Edoardo De Angelis, a cui si alternano tracce strumentali eseguite dal chitarrista Michele Ascolese. Attraverso la sua voce, il cantautore romano intraprende un viaggio musicale tra le pagine più emozionanti della canzone d’autore italiana. Tra gli autori interpretati De Andrè, Lauzi, Endrigo, Fossati, Gaber, Jannacci, De Gregori, Tenco e molti altri.
Questa la tracklist dell’album: “La canzone dell’amore perduto” (De Andrè); “Oltre il muro” (Ascolese); “Amara terra mia” (Modugno – Bonaccorti – Modugno); “Décembre” (Di Biase); “Santa Lucia” (De Gregori); “Cosa portavi bella ragazza” (Jannacci); “Tango solitario”(Ascolese); “Io e te Maria” (Ciampi – Marchetti); “Io che amo solo te” (Endrigo); “La voce di tua madre” (Di Giuseppe - Ascolese); “Mio Fratello che guardi il mondo” (Fossati); “Porta Romana” (Simonetta – Gaber); “Ortigia” (Ascolese); “Il mare, il cielo, un uomo” (Paoli); “La casa nel parco” (Lauzi); “Megisti” (Ascolese); “La casa in riva al mare” (Bardotti - Dalla); “Se Stasera Sono Qui” (Mogol –Tenco).
Cantautore e paroliere fra i più noti del panorama italiano, Edoardo De Angelis, nel corso della sua lunga carriera, ha contribuito allo sviluppo e all'immagine della canzone d'autore collaborando con i più grandi nomi della musica italiana. Il suo percorso artistico inizia con la vittoria al Cantagiro Cantamondo del ‘71 dove, in coppia con il compagno di liceo Stelio, presenta la celebre “Lella”, ballata romana entrata nel patrimonio della musica popolare italiana. Nel ‘73 inizia l’avventura con la Schola Cantorum lavorando su quattro Lp e alcuni singoli di grande successo. Nello stesso periodo incontra al Folkstudio il giovane Francesco De Gregori, del quale diventa produttore artistico per i due album di esordio, “Alice non lo sa” e “Francesco De Gregori”. Nel ‘76 la RCA pubblica il suo primo Lp da solista, “Il tuo cuore è casa mia”. Durante la sua carriera De Angelis vanta come autore di testi collaborazioni per Capitolo 6, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Mina, Amedeo Minghi, Ricchi e Poveri, Marisa Sannia, Schola Cantorum, I Vianella, Edoardo Vianello. Successivamente il cantautore romano ha dato vita ad una sua etichetta discografica Cantare in Italiano, aperta ai nuovi talenti e associata alla BMG Ricordi, attraverso cui pubblica i due album d’esordio di Max Manfredi, “Le parole del gatto” e “Max”, e realizza la produzione artistica del doppio album di Sergio Endrigo “Il giardino di Giovanni”. Edoardo De Angelis ha poi condotto, come esperto di musica italiana e canzone d'autore, diverse rubriche giornalistiche specializzate, tra cui "Scuola di cantautore" (Ciao 2001) e “Ritratto d’autore” (Blu). Insieme a Sergio Endrigo, è stato titolare di una serie radiofonica sulla storia della canzone d'autore (Rai Radio1). Negli ultimi anni è stato protagonista di spettacoli teatrali e la sua canzone “Io credo io penso io spero”, cantata da Antonella Ruggiero nella colonna sonora del film Blackout, vince il Premio nazionale Colonne Sonore come migliore canzone inserita in un film italiano nell’anno 2014.
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