Il Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo ha concesso il patrocinio allo Stabat Mater, l'opera rock di Franco Simone attesa Venerdi' 6 Marzo a Firenze
di: Beppe de' Mayer
Cultore del latino (che ha studiato ai tempi del Liceo Classico), Franco Simone mette in musica il testo di Jacopone da Todi, con Michele Cortese e Gianluca Paganelli (con lui in foto). Appuntamento benefico nella Basilica di S.Lorenzo. Cultore del latino (che ha studiato ai tempi del Liceo Classico), Franco Simone mette in musica il testo di Jacopone da Todi, con Michele Cortese e Gianluca Paganelli (con lui in foto). Appuntamento benefico nella Basilica di S.Lorenzo.
Momento vibrante per l'artista salentino, ma fiorentino d'adozione. Dice Giancarlo Passarella...Dopo averci lavorato per quasi 30 anni, Franco Simone presenta la sua rilettura dello Stabat Mater, mentre dal Cile torna con il petto gonfio d'orgoglio quel Michele Cortese su cui ha creduto in tempi non sospetti..
Il testo dello Stabat Mater è antico: è infatti una preghiera risalente al XIII secolo, che descrive le sofferenze della Vergine Maria sotto la croce di Gesù. Tuttora utilizzata (anche se facoltativamente) nella liturgia cattolica, viene attribuita al francescano Jacopone Da Todi, tra i più noti autori della lingua italiana delle origini. Sono numerosi i compositori che si sono cimentati nel mettere in musica la preghiera, a partire da autori rinascimentali.
Sottolinea ancora Passarella ...Mancava però una versione rock sinfonica ed a questo ha provveduto Franco Simone. Tutti di lui ricordano che ha esordito nel 1972 a 23 anni, vincendo il Festival di Castrocaro e che è autore e interprete di brani celebri come Tu… e così sia, Cara droga, Paesaggio .. Pochi sanno invece che ha ottenuto in America Latina un successo ancora più ampio che nel nostro Paese, vincendo ben sette dischi d’oro in Argentina....tanto per citare un dato numerico!
Ricordiamo la finalità benefica del concerto di Venerdì 6 Marzo: il concerto nella Basilica di San Lorenzo per raccogliere fondi per la restaurazione del pulpito. Questa l’idea che ha unito le forze dell’Opificio delle Pietre Dure, dell’Opera Medicea Laurenziana e del Lions Club International.
Articolo letto 1677 volte
|