Cesare Cremonini: nuovo singolo e nuovo cd in uscita il 26 settembre
di: Laura Gorini
Da venerdì 26 settembre sarà in vendita nei negozi tradizionali e digitali “Il primo bacio sulla luna ” (Warner Bros), il nuovo disco di inediti (dopo i precedenti “Bagus” e “Maggese” e del live “1+8+24”) di Cesare Cremonini Da venerdì 26 settembre sarà in vendita nei negozi tradizionali e digitali “Il primo bacio sulla luna ” (Warner Bros), il nuovo disco di inediti (dopo i precedenti “Bagus” e “Maggese” e del live “1+8+24”) di Cesare Cremonini , realizzato nel suo nuovo studio di registrazione Mille Galassie di Bologna.
Sulla scia del successo del primo singolo “Dicono di me”, da venerdì 26 sarà in radio il secondo singolo “Le sei e ventisei ”, accompagnato da un nuovissimo video girato in piena atmosfera parigina.
Dallo stesso giorno sarà inoltre on line anche il nuovo sito (www.cesarecremonini.it) completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.
Sempre il 26 Cesare e Ballo saranno ospiti in diretta su Mtv a Trl in P.zza Duomo a Milano e alle ore 17,00 saranno al Mondadori Multicenter di Milano (ex Messaggerie Musicali) in C.so Vittorio Emanuele II per incontrare il pubblico in occasione dell'uscita del disco.
Nel Giugno 2009 ricorrerà il decennale dalla pubblicazione di quel "50 special" (brano di battaglia e di successo dei Lùnapop di cui Cesare è stato fondatore, leader e mente) definito dagli scettici di allora come una meteora, ma che ha invece spianato la strada a progetti maturi non solo come quello di Cremonini, ma anche di tante band che ancora oggi popolano il panorama musicale italiano.
Cesare, gli va riconosciuto che non ha mai abusato del successo ottenuto col suo primo lavoro, tant'è vero che i suoi album si sono sempre susseguiti in maniera misurata, quasi a segnare le tappe di una crescita artistica che seguisse in qualche modo quella umana, senza scorciatoie, passando talvolta per le strade più difficili.
"Confesso di aver scritto sempre per me stesso, e mai pensando a chi mi avrebbe... comprato.." ha più volte ribadito, e in effetti il suo percorso musicale è andato sempre oltre quello che probabilmente il pubblico, il suo pubblico, avrebbe voluto da lui.
Il pubblico anch'esso è cambiato, ma insieme a lui.
Il fanatismo dei primi tempi ha lasciato spazio ad una maggioranza qualche volta esuberante, ma oggi matura e consapevole, recettiva, vicina e sempre più fedele.
In questi anni il suo lavoro è stato costante, lo si è visto crescere come non si sarebbe pensato, tant'è che ancora si stenta a credere ai suoi ventotto anni: Cesare è uno dei pochi artisti che ancora riesce a stupire e sorprendere; e quando pensi sia il re della melodia del corteggiamento, ti inonda della stessa carica esplosiva dei suoi esordi, per poi lasciarsi cullare più tardi dal mondo musicale che lo ha allevato: Beatles in primis, Queen, Dylan, John Lennon, ma anche De Gregori, Oasis e Radiohead, passando per Artic Monkeys e il quello che lui stesso ha definito "il vero maestro", Giorgio Gaber.
La musica quindi come strumento espressivo di parole nate per comunicare col linguaggio dei giorni nostri, nate per capire, nate per curare.
Non a caso Cesare ogni giorno scrive, compone, arrangia e registra musica.
E questo quarto album nasce in quella Bologna a lui tanto cara, dove nel frattempo si è costruito una propria "factory" con tanto di studio di registrazione e sale prove, affidando la cura del suono alla professionalità di Steve Orchard, l'ormai fedele ingegnere del suono inglese, anch'esso innamorato del progetto, assieme a Ballo, il suo bassista (ormai non più rasta), e al produttore di sempre, Walter Mameli.
Fonte: Ufficio Stampa Parole e Dintorni
Articolo letto 7794 volte
|