Claudio Baglioni al MandelaForum di Firenze: Domenica 17 Dicembre uno spettacolo popolarmente professionale.
di: Giancarlo Passarella
Ti aspetti una fredda compilation di grandi successi e ti trovi un sold out, un pubblico in delirio ma educatamente, uno staff di musicisti di gran spolvero e soprattutto uno spettacolo, con il tentativo quasi teatrale di raccontarsi. Ti aspetti una fredda compilation di grandi successi e ti trovi un sold out, un pubblico in delirio ma educatamente, uno staff di musicisti di gran spolvero e soprattutto uno spettacolo, con il tentativo quasi teatrale di raccontarsi.
Gran fisico!
Il mio giudizio su Claudio Baglioni non ha secondi fini o doppi sensi sessuali, ma e' la mera convinzione di aver visto quasi tre ore filate di spettacolo, tenute con una voce sempre all'altezza della situazione ed una presenza scenica sul palco che denota una buona preparazione atletica. Claudio Baglioni non si e' risparmiato un secondo, arrivando quasi a ballare e sempre a tenere il tempo con tutte le parti del suo corpo: avevano ragione quei colleghi che hanno ammirato le prime tappe di questo Tutto qui tour ed hanno scritto di un artista rinato, gigionesco il giusto, compiaciuto dei suoi primi 40 anni di successi e con una gran voglia di raccontarla la sua storia. Ecco pertanto l'uso dei monitor, il far scorrere immagini vecchie e nuove e soprattutto il tentativo di sezionare la sua vita in cinque momenti (Ye-ye, atmosfera, folk, rock e songs), riproponendo il tutto sul palco o (come l'ha chiamato lui) il magazzino della sua vita, ricolmo di strumenti.
L'escamotage teatrale riesce a meta', ma non perche' Baglioni ed il palco non siano chiari in questi illustrazione, ma solo perche' la voglia di cantare le canzoni da parte del pubblico e' piu' forte di tutto: diciamo che l'adrenalina supera la comunicazione. Forse in questo senso si puo' tentare qualcosa per far capire che esiste un progetto ed una filosofia se il palco e' in questo modo, se le canzoni sono inanellate con una precisa cronologia e se i musicisti si spostano nei cinque settori con ritmi certosini: le soluzioni per rafforzare (e forse banalizzare) la comunicazione su questo aspetto sono davvero tanti e toccano il cartaceo, il telematico ed anche la componente cromatica del set, ma vanno enfatizzate.
Alle 20:00 le luci si abbassano lentamente e sulle decine di televisori che costellano il palco, Claudio Baglioni regala un suo particolare show: e' tutto impostato sulle sue interpretazioni di quelle canzoni degli anni'60 che hanno forgiato la sua passione, come dimostra il cd
Gli altri, tutti qui. E' sembrato un modo onesto per preparare il terreno allo show e non far crescere noia o peggio tensione nervosa: alla fine risultera' un motivo in piu' di rispetto dell'artista verso il suo pubblico.
Alle 21,11 di Domenica 17 Dicembre il MandelaForum urla la sua voglia di partecipare a questa seconda tappa fiorentina del tour di Claudio Baglioni: nel piu' totale buio, il cantante con un faro indica i vari strumenti e ne fa sentire il suono. E' il primo passo che fa capire l'importanza dello staff tecnico, abile nel mixare suoni ed immagini, in modo piu' esasperato che negli altri concerti di artisti melodici italiani. I cinque momenti della vita (e dello spettacolo) sono sempre enfatizzati da medley di canzoni famose ed ogni quadro e' introdotto da una amalgama di voci e suoni stile Pink Floyd. Veramente bello poi e' il fatto che Baglioni ringrazi subito i suoi musicisti e tutto lo staff ed il personale presente: un nome dopo l'altro, un tecnico dopo l'altro ed intuisci subito che qualcosa rendera' iper professionale la serata. L'ufficio stampa del promoter locale P.R.G. fornisce la scaletta dello show, rispettata alla fine al 99%: la sicurezza/security e' forte, ingentilita da hostess molto cortesi ed efficienti. Il palco poi non e' rialzato, ma al centro della pista e quindi ogni ordine di posti garantisce una buona visione dello spettacolo: non c'e' infatti peggiore cosa che sborsare decine di euro e trovarsi preso in giro, in posti e location non all'altezza della situazione.
Se analizziamo la scaletta, possiamo fermarci sulla divisione che accennavo prima (i cinque quadri della sua attivita'), con alcuni momenti topici, come l'inizio funky soft di Strada facendo, la partenza unplugged di Avrai , il giocare a fare il cowboy in W l'Inghilterra e la piena apoteosi raggiunta con Cuore d'aliante. La menzione d'onore va ai suoi musicisti, abili nel passare dal ruolo di chitarrista a quello di maneggiatori di percussioni, senza dimenticare i cori, le viole, le fisarmoniche, i tamburelli ed i violini che destreggiano con grande maestria. All'inizio dei bis li troviamo che occupano perpendicolarmente ogni diagonale del palco, passandosi l'assolo di chitarra che introduce Io sono qui: tutti notiamo che Baglioni ha finalmente avuto il tempo di cambiarsi la camicia, perche' dopo 2 ore e 20 minuti senza sosta, anche lui avra' pur sudato ..! Il cambio dalla camicia nera a quella bianca, consente anche la possibilita' di indossare il frac e lo show arriva alla conclusione con gli inchini ed i ringraziamenti.
Sul palco insieme a Claudio Baglioni c'erano sicuramente Paolo Gianolio (conduzione musicale. chitarre, violoncello, sax baritono, cori), John Giblin (basso, contrabbasso, chitarra), Stefano Pisetta (batteria, virtual drum, percussioni, chitarra), Roberto Pagani (pianoforte, tastiere, vibrafono, clarino, sax contralto, fisarmonica, banjo, viola, chitarra, cori), Pio Spiriti (violino, tastiere, fisarmonica, melodica, chitarra,cori), ma anche altri comparenti, tutti degni di nota e menzione.
Il tour di Claudio Baglioni prosegue con le quattro date romane (mi dicono che qualche biglietto ancora si trova per ciascuna serata...) per poi proseguire a Febbraio, visto la forte richiesta: sicuramente non sono da perdere, sia se l'artista e' gia presente nelle vostre discografie, ma anche se volete tastare la maturita' che sicuramente ha conquistato. E sono solo i suoi primi 40 anni di vita artistica...
Questi i brani presentati in questo show fiorentino:
Tutti Qui, Strada facendo, Noi no, Avrai, Medley Ye-ye (Porta Portese, A modo mio, Signora Lia, W l'Inghilterra, Notti, Serenata in Sol), Mai piu' come te, Amori in corso, Poster, Medley Atmo (Con tutto l'amore che posso, Io dal mare, Le ragazze dell'Est, Quei due, Domani mai, Acqua dalla Luna); Quante Volte, Sono io, Buona fortuna, Medley Folk (Ragazza di campagna, I vecchi, Un po' di piu', Fotografie, Vivi, Le vie dei colori), Cuore d'aliante, Adesso la pubblicita', Notte di note, Medley Rock )Dagli il via, Un nuovi giorno o un giorno nuovo, Io me ne andrei, Quanto ti voglio, Bolero, Grand'uomo), Cinque minuti e poi, Via, Medley songs (Piccolo grande amore, Sabato pomeriggio, Amore bello, E tu, Solo, Tu come stai?).
Bis: Io sono qui, Mille giorni di te e di me, La vita e' adesso.
Articolo letto 7429 volte
|