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Pubblicato il 10/05/2010 alle 08:49:27Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Free Pop italiano ed ironia tagliente dalla chitarra di Marco Carnesecchi: primo EP per i Silenzio è Sexy!

di: Dario Albelli

Primo EP per la formazione fiorentina Silenzio è Sexy. “ Ci Vuole Pazienza” (2010) raccoglie 5 successi della band, e ci fa riflettere, con sagace ironia, fra crisi economiche, nostalgia, sorrisi mancati, cactus e baobab.

Primo EP per la formazione fiorentina Silenzio è Sexy. “ Ci Vuole Pazienza” (2010) raccoglie 5 successi della band, e ci fa riflettere, con sagace ironia, fra crisi economiche, nostalgia, sorrisi mancati, cactus e baobab.

Il progetto SèS nasce nel 2008 , dall’esigenza di Marco Carnesecchi, già noto all’ambiente per le collaborazioni con Gianni Morandi e Anna Oxa, di dare fisicità a quelle idee che fino a poco prima poteva affidare solo alla penna.
Ciò che scaturisce dall’abbozzo di progetto iniziale, è una formazione eccellente di musicisti di esperienza, che contribuiscono attivamente alla riuscita dei brani, apportando ciascuno il proprio contributo alla sezione di accordi della chitarra dello stesso Carnesecchi.

Per le dolci sonorità molto ritmate sono quindi necessari tre nuovi acquisti: Valentino Berto, già ottimo ne “Le Cellule Dormienti” ed ora di nuovo bassista eccellente; Giacomo Ferrari, che brilla nella melodia, con gli arrangiamenti di tastiera; Richard Cocciarelli che si unisce perfettamente al basso di Berto, per scandire il tempo alle parole di Carnesecchi alla voce.

Sono 5 i pezzi racchiusi nel nuovissimo EP di casa “SèS”. La titletrack “Ci vuole pazienza” è il brano d’eccezione e colpisce subito per orecchiabilità. Al primo ascolto già finisci per canticchiare quei versi saturi di metafora, tuttavia ben radicati alla vita reale, ai problemi di oggi, quelli veri e vitali. Come recita il ritornello “ci vuole pazienza, lo dice una pianta guardando un baobab”: per affrontare le difficoltà quotidiane, armiamoci prima di tutto di tanta, tanta pazienza. Ma dietro l’apparente concetto leggero ed intellegibile, quante parole. Dobbiamo davvero rifugiarci in un contesto di attesa, per qualcosa che non si realizzerà mai (come una pianta che pazientemente attenda di divenire baobab)?

La seconda parte dell’EP è al contrario un viaggio nel sentimento, dove temi come il sorriso sfuggente, la nostalgia tenace e l’eterna domanda di “Sei felice?” portano un’ombra di introspezione, che contrasta con la leggerezza (apparente) dei primi brani.
L’ultima traccia però riporta l’ascolto su vie più positive, ed i primi versi sussurati precisano che “a parte tutto io mi sento bene, cuore e spalle stanno ancora insieme”, in un brano che altro non è che sentimento, sensualità e silenzio.

La nuovissima fatica della formazione “free pop” fiorentina (definizione personale azzeccatissima) è da oggi disponibile. Per chi ama il pop – rock made in italy, servito con abbondanti dosi di ironia e consapevolezza dei problemi di questa generazione.

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