La canzone jazzata nel libro di Pierluigi Piji Siciliani

di: Antonio Ranalli

Si intitola "La canzone jazzata - L'Italia che canta sotto le stelle del jazz" (Editrice Zona, 18 euro) il libro di esordio di Pierluigi "Piji" Siciliani, apprezzato cantautore della musica italiana.

Si intitola "La canzone jazzata - L'Italia che canta sotto le stelle del jazz" (Editrice Zona, 18 euro) il libro di esordio di Pierluigi "Piji" Siciliani, apprezzato cantautore della musica italiana.

Il felice connubio tra jazz e canzone italiana ha prodotto perle memorabili. A partire da Natalino Otto, Giovanni D’Anzi, Gorni Kramer, Pippo Barzizza, continuando con il Quartetto Cetra, Fred Buscaglione, Renato Carosone fino ad arrivare agli anni Ottanta di Paolo Conte, Sergio Caputo e Pino Daniele, questo strano e godibilissimo “filone” è stato sempre sinonimo di grande canzone italiana. Se pensiamo poi agli odierni Sergio Cammariere, Gianmaria Testa, Vinicio Capossela, Stefano Bollani, la canzone jazzata è ormai più che ottuagenaria, ma ancora in grado di regalarci grandi cose. Nel libro di Piji si trovano per la prima volta in assoluto tutte queste storie di “jazz in formato canzone”, viste sia dal punto di vista testuale che musicale e considerate dall’autore sia con lo sguardo del giornalista che con quello del cantautore. La prefazione di Stefano Bollani, lo splendido disegno di copertina firmato da Greg e un’appendice curata da Freddy Colt (ideatore dell’unico festival della canzone jazzata in Italia)impreziosiscono ulteriormente questo corposo ma scorrevole lavoro infarcito da ben 150 testi di canzone citati.

Pierluigi Siciliani. Cantautore emergente della cosiddetta “nuova scuola romana”, dal 2002 al 2005 con la band Masquèra e oggi come solista, propone un connubio tra canzone d’autore italiana e musiche di vario genere, tra cui soprattutto il jazz e il tango, in un approccio live particolarmente teatrale. Tra i vari riconoscimenti, nel 2003 è primo classificato al Premio Lunezia giovani autori, nel 2004 vince il Diacetum Festival Sogno di una nota di mezza estate e nel 2006 il Premio Non sparate sul pianista. Nel 2007 è selezionato dal programma Demo di Radio Rai 1 con il brano L’ottovolante (dedicato a Natalino Otto). Studioso della canzone italiana, tra i vari progetti paralleli porta in scena un omaggio a Giorgio Gaber intitolato Il punto G (con Alessio Porretta), un omaggio alla canzone romana (con Chiara Morucci), mentre nel 2005, con i Masquèra, uno spettacolo di rivisitazioni dei migliori brani di Sergio Caputo intitolato "Metamorfosi".
Nel 2006 ha condotto il 50° Festival Internazionale del jazz di Sanremo. Dottore in Scienze della comunicazione dal 2004 (cattedra di Semiologia della musica), lavora a Radio Città Futura di Roma nella redazione cultura e spettacoli e scrive per il settimanale "Il Salvagente" come giornalista musicale.

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