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Pubblicato il 01/02/2014 alle 22:20:52Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

I testi dei King Crimson commentati nell'opera omnia di Donato Zoppo

di: Giuseppe Panella

Con King Crimson: Islands i testi della band di Robert Fripp assumono una importanza maggiore grazie all'opera attenta e precisa di Donato Zoppo, edita da Arcana.

Con King Crimson: Islands i testi della band di Robert Fripp assumono una importanza maggiore grazie all'opera attenta e precisa di Donato Zoppo, edita da Arcana.

"KING CRIMSON: ISLANDS. TESTI COMMENTATI"
di Donato Zoppo
(Arcana)


Era il 10 ottobre 1969 quando nei negozi di dischi faceva bella mostra di sé “In the court of the Crimson King”, primo album dei King Crimson, gruppo che stava per definire gli stilemi del rock progressivo. Nell’epoca in cui ogni dettaglio veniva curato, copertina, musiche e testi erano un tutt’uno che contraddistingueva, soprattutto, i lavori dei gruppi prog.

La band di Robert Fripp non si è sottratta alla volontà di dare una immagine di sé in maniera completa. Le copertine degli album erano delle vere e proprie icone di un mondo surreale, in alcuni casi piccoli/grandi capolavori che nel tempo non hanno perso il loro fascino. Su tutti l’urlo di Barry Goldberg era, e lo è ancora oggi, il manifesto di un gruppo che ha fatto parlare di sé per la musica sempre innovativa e per i testi mai banali e complementari ad essa.
E’ nel mondo delle parole del Re Cremisi che l’infaticabile Donato Zoppo ci conduce con il suo nuovo libro “King Crimson: Islands. Testi commentati”, edito da Arcana.

Come spesso ci ha abituato con i suoi “scritti”, anche questa di Zoppo può essere considerata un’opera omnia. Pagine in cui la scrittura attenta del giornalista affronta con cura significati e citazioni presenti nei vari testi, arricchendo ogni traduzione con approfondimenti che danno un senso di completezza all’analisi “letteraria” di ogni brano.

Nonostante Robert Fripp abbia scritto solo un verso dell’intero songbook crimsoniano: “Cigarettes, ice cream, figurines of the Virgin Mary”, inserito nel testo di “The great deceiver” composto da Richard Palmer-James, brano d’apertura di “Starless and bible black”, Zoppo non trascura l’importanza del «demiurgo infallibile di quel gruppo». Secondo Zoppo «non esiste identificazione più stretta tra una band e il suo fondatore» perché «il rapporto tra la band e il suo regista è simbiotico, organico e confluente».

Per molte band «il rock era un affare di coppia», esatto contrario di quanto succedeva ai KC. Basti ricordare Lennon-McCartney, Jagger-Richards, Page-Plant tra gli altri per constatare la differenza di un gruppo che nel tempo si è affidato alle mani sapienti di Pete Sinfield, Richard Palmer-James e Adrian Belew, dei quali solo quest’ultimo ne è stato anche componente. Ognuno di loro non ha stravolto il concetto di musica espresso da Fripp, il quale ha organizzato ogni “passo” della band in maniera certosina, rendendo tutto molto cerebrale.

Dal primo “respiro” di “The cheerful insanity of Giles, Giles & Fripp”, pubblicato nel 1968 a “A scarcity of miracles” del 2011, quello di Zoppo è un viaggio nelle diverse vite vissute dalla band e dal suo fondatore. I testi “visionari” di Sinfield (1969-1971), quelli introspettivi di Palmer- James (1973-1974), quelli ironici e spesso messi al servizio della musica di Belew (1981-1984 e 1995-2003) vengono tradotti e “spiegati” con un rigore e una chiarezza difficilmente riscontrabile in altri testi del genere. La sua visione completa dell’opera crimsoniana denota una passione unica per il rock progressivo, del quale si conferma come uno dei massimi esperti.

A rendere maggiormente accattivante la lettura dell’intero lavoro, sarebbe opportuno l’ascolto delle singole tracce, durante il quale si potrebbe cogliere perfettamente ogni sfumatura descritta. Oltre ai testi commentati, trova sapiente collocazione un contributo del prof. Leonardo Vittorio Arena, fortemente voluto dallo stesso Autore.

Con “King Crimson: Islands. Testi commentati”, Donato Zoppo riesce con semplicità ad analizzare in maniera dettagliata i punti oscuri del mondo visionario e musicale del genio folle di Fripp e degli autori che, con i loro testi, hanno dato vita a una delle più belle realtà musicali degli ultimi anni. Un testo impedibile per comprendere al meglio il mondo dei King Crimson.

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