Mara Redeghieri, il ritorno dell'ex chanteuse dell'indie italiano
di: Manuela Ippolito Giardi
A 15 anni dall’uscita dagli Üstmamò e dopo aver scritto anche per altri (ha firmato, tra le altre, la bellissima “Meravigliosa Creatura” per Gianna Nannini), a sorpresa Mara Redeghieri esce con il suo primo album solista. Donna poco allineata e ancor meno incline alla nostalgia, ecco Mara Redeghieri.
A 15 anni dall’uscita dagli Üstmamò e dopo aver scritto anche per altri (ha firmato, tra le altre, la bellissima “Meravigliosa Creatura” per Gianna Nannini), a sorpresa l’ex chanteuse della scena indie esce con il suo primo album solista.
Lo fa raccontando il “proprio adesso” del mondo liquido in cui siamo immersi, un qui e ora che somma prese di posizione politiche e privato, spiccioli di filosofia e voglia di riprendersi un’esistenza che sembra continuamente sfuggirci di mano.
Dopo aver detto di no tre anni fa al ritorno sulle scene con gli Üstmamò ed essersi dedicata alle ricerche sulla musica popolare dell’Appennino reggiano e sulla storia della canzone anarchica, dopo aver fondato un coro di voci femminili, ecco sorprendere di nuovo con l’uscita del suo primo progetto solista.
“Recidiva” rappresenta la capacità di tornare sui propri passi e continuare a “commettere azioni riprovevoli”. Nessun rimpianto, nessun passo indietro, nessuna deviazione da un itinerario da protagonista, forte di una personalità che non si fa piegare dalle regole di mercato. E’ il suo debutto da solista, una resa al proprio destino musicale, un abbandono senza cedere a compromessi.
Le 11 canzoni che compongono questo “corpus” di umanità dolente, di sensibilità femminile, di fermezza e di ideali, sembrano il frutto di un lungo sedimentare di sentimenti e di riflessioni. Per anni l’interprete emiliana ha coltivato il sogno di lasciare tutto, scoprendo quanto possa essere dura la vita senza musica e senza la propria voce.
“Recidiva” è la resa alla Mara che ha ancora voglia di schierata. Non una collezione di singoli, ma l’insieme di frammenti che ci raccontano la della scena musicale nazionale. Un disco inattuale, citando Nietzsche: un album per spiriti liberi, volendo ancora nominare l’autore di “Umano, troppo Umano”.
Il disco, prodotto artisticamente da Ste efano Melone (De Andrè, Mannoia, Fossati, tra gli altri artisti con cui ha collaborato), su etichetta LullaBit e distrribuito da Believe, contiene 11 tracce: “Augh”, “Uomo Nero”, “Cupamente”, “Pestifera”, “STrump”, “Nella Casa”, “Annii Luce”, “Romantica siderale”, “Madre Dea”, “Io essere umana” e “Recidiva”.
Mara lo presenterà dal vivo in anteprima c con la sua nuova formazione il 10 maggio a Parma (WoPa), il 17 maggio a Milano (La Salumeria della Musica) e il 19 maggio a Torino (Hiroshima Mon Amour).
Articolo letto 733 volte
|