Segreti Pop su RaiUno, titolo soft per un programma rock che illustra il legame tra showbiz e crimine
di: Giancarlo Passarella
Il babbo di Dori Ghezzi costretto a dormire con il boss Joe Adonis, Pupo che rischia di essere ucciso, Fausto Leali che si accorge che i promoter dei tour negli States sono mafiosi: la prima puntata del programma di Michele Bovi ha colpito. Il babbo di Dori Ghezzi costretto a dormire con il boss Joe Adonis, Pupo che rischia di essere ucciso, Fausto Leali che si accorge che i promoter dei tour negli States sono mafiosi: la prima puntata del programma di Michele Bovi ha colpito.
Mina guarda con curiosità Umberto Rapetto (qui ancora in divisa), un sorridente Italo Mastrolia ed il libro Da Carosone a Cosa Nostra.
Sabato notte ben 72 minuti (e 25 secondi) di rivelazioni su RaiUno: anche chi con presunzione (come il sottoscritto) pensa di sapere tutto sulle regole (scritte e non scritte) che regolano il mondo delle 7 notte, ha dovuto più volte sobbalzare sul divano e rimanere meravigliato. La prima puntata di Segreti Pop ha fatto registrare numeri assai interessanti: con il sottotitolo di Musicarmata, ha ottenuto un ascolto di 1.228.000 telespettatori, con uno share dell'11,21%.... vincendo così la serata!
Ma non sono solo i numeri a dar ragione all'intuizione di Michele Bovi, ma anche la qualità del contenuto proposto (penso ad esempio alle dichiarazioni di Massimiliano Pani su cosa ha evitato sua madre Mina, grazie all'intuizioni del nonno che aveva capito che quella gente non era raccomandabile...!): se vi siete persi la puntata, potete rivederla in streaming sul portale Rai Replay. Noterete che due personalità emergono come ospiti intervistati a dire la loro sul crimine legato alla musica italiana: sono il Generale Rapetto e l'Avvocato Mastrolia....
Non lasciatevi ingannare dal papillon e dal sorriso coinvolgente: Umberto Rapetto è ora un affermato giornalista, docente universitario e scrittore, ma le ossa le ha temprate con molti decenni nella Guardia di Finanza, arrivando a collaborazione strette con il Pentagono. Specializzatosi nel settore dell'anticrimine tecnologico, più volte ha visto spuntare malavitosi che con il mondo della musica avevano il piacere di giocarci....
L'apparente aplomb dell'avvocato Italo Mastrolia cela una verve unica ed una conoscenza del diritto d'autore davvero approfondita: io stesso ho avuto la fortuna di condurre con lui seminari e workshop sulla comunicazione in ambito spettacolare, ma vederlo in televisione essere così comunicativo, è stata una piacevole sorpresa.
La puntata di Sabato 27 Dicembre sarà dedicata alla censura, mentre quella seguente a come i servizi segreti sono entrati a sfruculiare nel mondo delle canzonette: volete che vi racconti cosa sono riuscito a sapere in anticipo, vestendomi da impomatato Sherlock Holmes? Farei un torto agli appena citati organi di intelligence... ma qualcosa ve lo anticiperò in ambito privato.
Ricordo solo che Michele Bovi ha scritto diversi libri, tra cui Da Carosone a Cosa Nostra – Gli antenati del videoclip, in cui ha rivelato la storia del Cinebox, un enorme juke box di invenzione italiana che con 100 lire ti faceva vedere dei proto videoclip, creati apposta per questo marchingegno diabolico. Quando approdò negli States, rientro negli interessi della mafia... così come è stato ben raccontato proprio nella puntata di Segreti Pop.
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