Pensando a Massimo Ranieri, James Taylor, Michael Pergolani e Renato Marengo, ecco quel marinaio radiofonico di GianMaurizio Foderaro
di: Adele Griseldi
Nemmeno sotto tortura ci raccontera' cosa vuol dire curare un programma come Demo: secondo lui (complice anche la crisi mondiale) anche la radiofonia si e' ripiegata su se stessa. Ama Crosby Stills Nash & Young ed i cantautori italiani. Nemmeno sotto tortura ci raccontera' cosa vuol dire curare un programma come Demo: secondo lui (complice anche la crisi mondiale) anche la radiofonia si e' ripiegata su se stessa. Ama Crosby Stills Nash & Young ed i cantautori italiani.
Un caloroso saluto a GianMaurizio Foderaro, una delle voci che ci accompagnano da tanti anni dalle frequenze della Rai: ci dici ora cosa curi o conduci?
In questo periodo RadioCity (lun-Ven ore 15.30) con Stefano Mensurati, Sabato Sport e Domenica Sport (il Sabato dalle 14.00 alle 16.00) con Emanuele Dotto e Riccardo Cucchi. Poi vorrei ricordare il recente Musicultura Festival (la gara radiofonica con presentazione dei 16 finalisti con Carlotta Tedeschi) e naturalmente la cura di Demo l'acchiappatalenti
Ed in passato (recente e non) a quali trasmissioni hai collaborato?
Sarebbe troppo lungo diciamo che negli ultimi sei anni le stesse trasmissioni che ho menzionato prima, posso aggiungere le dirette dal Festival di San Remo nelle ultime 5/6 edizioni, ho seguito tutta l'operazione legata al lancio dell' ultimo lavoro e tour mondiale di Andrea Bocelli con diretta da Napoli piazza del Plebiscito; davvero non posso ricordare tutto sarebbe noioso, mi piace menzionare però Invito Personale un format messo a punto da me e Carlotta Tedeschi in cui abbiamo ripercorso da studio con Massimo Ranieri la sua carriera invitando molte delle persone cantanti attori registi, che lo hanno accompagnato in tutta la sua lunga esperienza artistica, con collegamenti da diverse sedi Rai e tanti in studio con musica e momenti davero esclusivi.
Riesce GianMaurizio Foderaro uomo ad avere ogni tanto il sopravvento su GianMaurizio Foderaro giornalista? Qualche hobby?
Mi piace il mare e tutto ciò che è ad esso collegato.
Il nostro diretur Giancarlo Passarella ci dice il tuo ruolo di comunicatore radiofonico e' un perfetto ponte tra l'esperienza e i tempi moderni: a cosa avra' voluto riferirsi? Forse al tuo metterti sempre in gioco?
Forse, in realtà sono entrato in Rai nell' 82 ma per molti anni ho affiancato l'esperienza con la radio Nazionale per eccellenza con i network e le realtà private, questo mi ha dato una visione del pubblico molto privata nel senso che ora lavoro in Rai come se fosse un 'azienda privata e fa una bella differenza conoscendo i segreti ed il modus operandi del privato...
Sei un uomo del Sud: in quali momenti senti forte questo sangue che ribolle nelle tue vene?
In un mondo così piccolo essere del Sud è veramente molto relativo, sono molto passionale in tutto quello che faccio se pensi sia una caratteristica degli uomini del sud va bene così..
Quale e' stato l'ultimo concerto che ti ha soddisfatto? L'ultimo film? E l'ultimo libro che hai letto con piacere e che vorresti consigliarci?
Sembrerà strano ma l'ultimo concerto in ordine di tempo è stato Massimo Ranieri allo stadio Olimpico, il suo genere può non piacere ma lui è un artista completo. L'ultimo libro Spingendo la notte più in la di Mario Calabresi, per il film I love Radio Rock regia di Richard Curtis.
Inevitabile chiederti cosa significa lavorare con Michael Pergolani e Renato Marengo: hai qualche anedotto?
Aneddoti quanti ne vuoi ma non li svelo nemmeno sotto tortura, sono due professionisti con un entusiasmo da adolescenti. Credono in quello che fanno e a me come loro curatore tocca a volte limitarne la creatività, ci vorrebbe un' intera struttura solo per loro, Demo rimane uno dei prodotti più autentici della radiofonia italiana.
(nella foto lo staff di Demo ad Oliveto Citra per il Premio Sele d'Oro nel Settembre 2008: da sinistra Giulio Tedeschi, Michael Pergolani, Gino Aveta, Renato Marengo, Giancarlo Passarella e GianMaurizio Foderaro)
Secondo te come sta la radiofonia in Italia? Qualche suggerimento per renderla sempre piu' viva?
Anche per rispondere a questa domanda non basterebbe un'altra intervista. Diciamo che complice anche la crisi globale è un pò ripiegata su se stessa, nessuno vuole o può rischiare ed in questo piattume la radio pubblica (parlo per Radio 1, Radio 2 è un'altra storia) se ne avvantaggia. Siamo affidabili, credibili rassicuranti e quindi gli ascolti sono in crescita.
Quali sono i musicisti che hai amato da giovane? Quali invece quelli che segui ora con maggiore interesse?
I cantautori italiani, questo non è un segreto ....Crosby Stills Nash & Young, James Taylor, Steely Dan, Michael Franks bill la Bounty. Oggi ascolto un pò di tutto ma rimango un poppettaro Oasis, Robbie Williams, Ben Harper etc..
Proiettiamoci in avanti con la macchina del tempo e dimmi come vedi il tuo lavoro il mese prossimo: e fra un anno? E fra cinque?
In crescita, spero di non mollare mai il microfono per passare definitivamente dietro ad una scrivania, ma sono convinto che ancora mi posso levare delle belle soddisfazioni professionali, sono contento di quello che ho fatto e sono convinto che si può fare ancora molto...speriamo bene nei cambiamenti prossimi venturi.
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