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Pubblicato il 18/12/2014 alle 15:12:38Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Zero, al via la retrospettiva a Roma dal 18 dicembre al 22 marzo

di: Alessandro Sgritta

Al via oggi alle 16 al Macro Testaccio di Roma (La Pelanda) la retrospettiva Zero a cura di Simone Veneziano dedicata al cantautore Renato Zero che ripercorre anche gli ultimi 40 anni di storia italiana, visitabile fino al 22 marzo 2015.

Al via oggi alle 16 al centro di produzione culturale La Pelanda a Testaccio (in collaborazione col Macro Museo d'Arte Contemporanea di Roma) la retrospettiva "Zero" a cura di Simone Veneziano dedicata al cantautore Renato Zero (nella foto di Arpad Kertesz) che ripercorre anche gli ultimi 40 anni di storia italiana, visitabile fino al 22 marzo 2015.

Si sta per accendere una luce definitiva su un artista irripetibile, che ancora è tutto da scoprire. Non è solo il cantante più originale e provocatorio del nostro tempo; è anche un testimone formidabile di quarant’anni di storia del nostro paese, dagli anni di piombo agli anni del vuoto di senso. Con le sue canzoni ha raccontato l’uomo, le sue maschere, gli ultimi. Ha sdoganato con decenni di anticipo temi come la pedofilia, la droga, il controllo delle menti, l’identità di genere. Ha inciso nel costume e nel linguaggio, ha creato una sua rete prima della rete, sempre libero da tessere politiche e schieramenti identitari, sessuali, culturali. Il potere “magico e abbiettamente poetico” delle canzoni, come lo definisce Pasolini (tra i protagonisti della mostra e uno dei suoi principali riferimenti culturali, insieme a Fellini, Kafka, Charlot, Hitchcock, Ionesco, Pinocchio, Jekyll e Hide, Pirandello, Dorian Gray, Oscar Wilde, Rocky Horror Picture Show, Carmelo Bene, Dario Fo, Tito Schipa jr., Beatles, Bob Dylan, Rolling Stones, e aggiungiamo pure David Bowie, la cui recente mostra a Londra è stata sicuramente una fonte d'ispirazione, come ha dichiarato lo stesso Simone Veneziano) in ZERO è assurto a elemento di unione trasversale tra generazioni, coniando materia d’incontro e di unione, stimolando volontà anestetizzate da un’epoca che tende a livellare le differenze e negare il respiro.

Ideata e curata da Simone Veneziano e prodotta da Tattica, ZERO vede la direzione artistica e la scrittura dei testi di Vincenzo Incenzo. Progetto e allestimenti sono dello studio N03!, la ricerca storica è opera di Fonopoli.

Non è un reliquiario per collezionisti, come ha detto lo stesso Vincenzo Incenzo, piuttosto uno spettacolo del cuore e della ragione, una celebrazione della differenza; un viaggio a ritroso dal cielo alla Montagnola dove l’uomo, l’artista e l’italia viaggiano insieme, alla ricerca della loro identità più profonda, un percorso attraverso foto, filmati, testi per inserire Zero nel contesto socio-culturale dell'epoca in cui agiva e creava, per comprendere quanto fosse allo stesso tempo estraneo e alieno all'ambiente culturale italiano.
Il collante che lega 1000 mq ad alta tecnologia è il dna, rappresentato con un sorprendente lavoro scenografico; in questo “acido tecnologico” si muove la storia dell’artista con le sue cadute e le sue resurrezioni, attraverso materiale visivo inedito, capsule del tempo che accolgono costumi, partiture e oggetti, ed esperienze sensoriali, vissute attraverso la sua musica e la sua voce fruite nelle modalità più diversificate. Dal suo primo battito cardiaco al cantiere attuale del suo scrivere, le parole di Renato ci guidano come un magico filo in un percorso che non è solo canzone ma diventa storia, identità, costume, società. La bussola tematica che orienta il suo percorso da sempre segna Dio al Nord, Roma ad Est, il sesso ad Ovest e gli ultimi al Sud.

Tra le chicche da segnalare il vinile di "Supermarket" (un brano del 1973 rimasto fuori dal primo disco "No mamma, no!") che è possibile ascoltare in cuffia, e i provini delle canzoni degli ultimi due dischi "Amo" e "Presente", raccolti e registrati dal musicista Danilo Madonia, in cui Zero parte da un testo in finto inglese e poi successivamente lo canta in italiano, in un percorso d'ascolto a ritroso che comincia dalla prima bozza del brano fino alla stesura definitiva.

Accompagna la mostra un volume pregiato che è sia catalogo e romanzo al tempo stesso e che attinge ad archivi finora inesplorati. Un libro d’arte e di vita, con straordinari contributi fotografici, che offre l’occasione di immergersi come mai prima d’ora nell’arte di Zero e in tutti gli scenari, gli incontri e gli eventi che l’hanno ispirata. Il catalogo è acquistabile all’interno del bookshop e online (VivaTicket) al prezzo di 25 euro.

L'iniziativa "Zero in Letteratura", promossa dall’Associazione Culturale Fonopoli, si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti di Roma e provincia, e si propone di valorizzare le strutture e il valore sociale dei testi di Renato Zero in un disegno più ampio di rivalutazione della forma canzone come significativo modello linguistico del nostro tempo. Un comitato scientifico di valutazione composto da Vincenzo Incenzo, Malcom Pagani e Marco Travaglio selezionerà i vincitori. Al vincitore assoluto e alla sua scuola di appartenenza andranno due premi del valore di 1000 euro ciascuno. Sarà lo stesso Renato Zero, nel corso della cerimonia che si terrà a Roma presso la sede della retrospettiva ZERO, a premiare i vincitori.
Info: www.fonopoli.net

Nei giorni della mostra la pelanda ospiterà “Metti le ali bambino”, un laboratorio ludico creativo per stimolare la fantasia, l’estro e la creatività dei più piccoli attraverso la musica, la pittura, il teatro, la favola. Questo spazio dedicato sarà aperto nei fine settimana ed il 6 gennaio 2015, per bambini dai 3 ai 10 anni. Il costo è di € 5,00 (min 15 max 22 partecipanti). Info e prenotazioni (obbligatorie entro il giovedì): 347/3447734 – 393/7835935, Associazione culturale “Causa”.

INFO E BIGLIETTI MOSTRA
I biglietti si possono acquistare direttamente dalla home di www.renatozero.com, tramite il circuito di vendita Viva Ticket. ZERO sarà visitabile dal 18 dicembre 2014 al 22 marzo 2015, dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 22.00 presso La Pelanda - Centro di Produzione Culturale, in collaborazione con il Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma - piazza Orazio Giustiniani 4, Roma. La retrospettiva si potrà visitare anche nei giorni 24 e 31 dicembre, nell’orario 9.30 - 13.30.

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