Git & Cri, i vincitori dell'ultima edizione del festival trevigiano Ritmi Globali Europei: il rock soft partendo da Steely Dan e Carol King
di: Francesca Odette Croxignatti
Sabato 28 e Domenica 29 Marzo a Treviso la nuova edizione di questo importante festival che l'hanno scorso ha visto trionfare i Git & Cri, poi per questo usciti con un cd che sta riscuotendo responsi quasi insperati. Ho detto insperati, ma meritati! Sabato 28 e Domenica 29 Marzo a Treviso la nuova edizione di questo importante festival che l'hanno scorso ha visto trionfare i Git & Cri, poi per questo usciti con un cd che sta riscuotendo responsi quasi insperati. Ho detto insperati, ma meritati!
Bentrovati ai Git & Cri, un duo trevigiano che ama definirsi come? E perche'?
Stefano= Due amici appassionati di musica e parole
Cristina= Appassionati di musica. Il perchè vien da sé essendo accumunati dalla stessa passione!
Quali sono state le vostre precedenti esperienze musicali, prima di arrivare a formare questo duo?
Stefano= Niente di speciale...ho suonato la guit con un paio di gruppetti locali e qualche composizione pop/rock, nulla paragonato al curriculum di Cri.
Cristina= Il mio primo approccio personale alla musica è stato attraverso il pianoforte: l'ho studiato per quasi 8 anni, e malgrado le mie mediocri doti di pianista, m'è servito nella composizione delle melodie e la scrittura dei testi. Le mie esperienze professionali e le mie collaborazioni in ambito musicale sono varie: ho prestato voce a diversi progetti musicali fra i quali anche sigle televisive (es. "Commesse" per Rai1) piuttosto che pubblicitarie. Ho cantato con varie formazioni musicali e canto tutt'oggi in una band (Esa Funk), proponendo un repertorio funk & soul sull'onda del movimento acid-jazz e deep groove.
Quali gli artisti che hai amato in gioventu' e quali quelli che segui ora?
Cristina= Ho avuto e conservo ancor'oggi un gusto eterogeneo per la musica, quindi ascolto Elvis Costello, Carol King, Prince, Radiohead e Brand New Heavies, piuttosto che Richard Aschcroft, Alicia Keys, Robin Thicke, i N.E.R.D o Burt Bacharach...non amo ragionare a compartimenti stagni.
Stefano= Police, Steely Dan, Metheny, Supertramp, Radiohead ecc...oggi ascolto molto...sempre di tutto
Riesce Stefano Zulian uomo ad avere ogni tanto il sopravvento su Stefano Zulian musicista? Quali hobby riesci a curare nel tuo tempo libero?
Stefano= Con molta difficoltà nei fine settimana riesco a far jogging. Qualche libretto...adesso è il momento di Fred Vargas!
E tu Cristina, riesci a separare la vita privata da quella di cantante?
Cristina= Io amo in modo viscerale la musica ed il canto, quindi è difficile separarle, è anche vero che non ho realmente l'esigenza di scindere le due cose: coesistono in modo piuttosto sereno.
Parliamo ovviamente della vostra vittoria a Ritmi Globali Europei: quali ricordi conservate?
Cristina= Emozione, batticuore, attesa e gratificazione: un bel momento nella pagina dei miei ricordi.
Stefano= Un momento bellissimo all'interno di un periodo per me non proprio felice.
Le recensioni che sono uscite del vostro cd sono davvero belle: concordate? Quale vi ha impressionato di piu?
Stefano= Tutte molte carine. Andrea Rossi di MusicMap su tutte.
Cristina= Le recensioni sono state tutte gratificanti ed eleganti (ricambio il complimento a chi le ha scritte, con lo stesso aggettivo che ci ha così definiti).
Cosa non funziona in Italia in campo musicale? Da dove cominceresti ad operare?
Cristina= E' difficile rispondere a queste domande in modo sintetico, trattandosi soprattutto d'un argomento che mi sta molto a cuore. Credo sia un fatto prettamente culturale, lo specchio dei tempi e dei costumi. Là dove oggi la musica ha fatto sviluppare negli individui la necessità d'essere protagonisti in prima persona, è venuta meno la necessità di identificarsi in qualcun'altro: in un movimento, in un gruppo; identificazione che invece fino a qualche decennio fa avveniva attraverso i cantanti, i gruppi, la musica in genere. Forse il cammino verso una fase di decadimento del nostro sistema sociale potrà far rinascere la voglia dei giovani di identificarsi nella musica, piuttosto che desiderare d'essere veline o tronisti. Se fossi produttore, mi concentrerei su pochi prodotti nei quali credere, cercando di cogliere il bersaglio ed abbasserei i costi e le pretese per riportare il prodotto discografico alla portata delle tasche dei ragazzi, che oggi preferiscono spendere gli stessi soldi per un aperitivo in un locale alla moda. Per fortuna siamo ancora in molti ad amare "la musica".
Stefano= Darei per scontata la sconfitta dell'industria discografica nei confronti di internet. Vorrei si producessero cose oneste e originali...un po di coraggio in più sia da perte dei discografici che da parte delle radio.
Il nostro diretur Giancarlo Passarella sostiene che ogni musicista cerca la sua promised land: si vive poi cosi' male a Treviso? Tu dove vorresti vivere?
Stefano= In una casetta in riva al mare in Sicilia, spaghetti al pomodoro e tanti amici....e una stratocaster!
Cristina= Sono una persona creativa e dotata di immaginazione, la mia "promised land" riesco a trovarla anche in un appartamento di Treviso: certo dovesse essere in una casa in riva al mare o un'attico nell'east Village di New York... !
Proiettiamoci in avanti con la macchina del tempo e dimmi come vedi il tuo lavoro il mese prossimo: e fra un anno? E fra cinque?
Cristina= ................sono lungimirante: spero sia sereno!
Stefano= Sempre emozionante. Sempre molto onesto!
Grazie di cuore ai Git & Cri: chissa' se il prossimo week-end fara' una comparsata al festival Ritmi Globali Europei. Da quel palco, e' nata la loro piccola favola.
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