La scena bolognese, Intervista a Giovanni Gigantino de La Fabbrica
di: Andrea Gianessi
Con questo articolo Musicalnews inaugura un'inchiesta che ci condurrà nei meandri dell'underground bolognese attraverso interviste agli esponenti di punta di questo vivace ambiente. La scena musicale indipendente bolognese è da sempre considerata una delle più vitali e creative del panorama nazionale. Moltissimi sono i musicisti che da ogni parte d'Italia sono venuti a Bologna con l'idea di trovare un terreno fertile, un punto d'incontro e confronto, e soprattutto un pubblico attento e vivace, per lo più giovanile e universitario, pronto a recepire le novità e le tendenze. Tante sono anche le realtà produttive ed organizzative che si sono sviluppate nel territorio lavorando ostinatamente per far crescere questa scena, per fornire una struttura solida ai più interessanti progetti artistici. Con questo articolo Musicalnews inaugura un'inchiesta che ci condurrà nei meandri dell'underground bolognese attraverso interviste agli esponenti di punta di questo vivace ambiente.
Cominciamo il nostro percorso d'indagine con La Fabbrica, un'etichetta indipendente che si è affermata negli ultimi anni promuovendo proposte musicali di qualità anche attraverso una importante attività di booking e management e grazie inoltre ad un'originale rassegna chiamata 'Salotto Muzika', organizzata stabilmente all'Arterìa, uno dei locali del centro città più apprezzati per la musica live. Ne parliamo con Giovanni Gigantino, fondatore e nume tutelare dell'etichetta.
Ciao Giovanni. Raccontaci quando è nata e come si è sviluppata l'idea de La Fabbrica.
La Fabbrica nasce, innanzitutto, dall’amicizia fraterna che mi lega a Nicola Pellegrino e Gaetano Maiorano, co-fondatori dell’etichetta. L’organizzazione di eventi ha radici lontane, risale precisamente al 1994, quando, incrociando la passione musicale di Nicola Pellegrino, il lavoro di grafico e di musicista di Gaetano Maiorano e la mia inclinazione ad organizzare eventi, abbiamo dato vita ad una serie di eventi artististico-culturali. Ma come ben saprai, ancora oggi, purtroppo, è molto difficile vivere di musica e di eventi musicali. Nel 2000 ho deciso di trasferirmi prima a Barcellona, poi a Milano e infine mi sono stabilito a Bologna. Io e i miei compagni ci siamo ritrovati nell’estate del 2006 ed abbiamo deciso di continuare il percorso forzatamente interrotto anni prima ed abbiamo iniziato questa nuova bella avventura insieme.
La rassegna 'Salotto Muzika' è sicuramente stata al centro di un vasto interesse del pubblico, che è cresciuto negli anni. Puoi spiegarci qual'è la ricetta di questo successo?
Salotto Muzika è nata dall’esigenza di creare uno spazio che in qualche modo riuscisse ad abbattere quella divisione fisica e virtuale tra il pubblico e l’artista. In tutti questi anni abbiamo tentato di portare la migliore musica indipendente, di renderla accessibile a tutti (con costi contenuti) e soprattutto abbiamo cercato di creare quell’ipotetico spazio sociale in cui ci piace riconoscerci e ritrovarci. Salotto Muzika è diventato, oltre, ad un interessantissimo contenitore musicale sicuramente anche un punto di riferimento e di incontro.
Quale è la concezione musicale e la politica artistica che portate avanti con la vostra etichetta? Come scegliete i vostri artisti?
La Fabbrica si muove sostanzialmente in tre direzioni parallele: da un lato un’attività di “talent scouting” di ricerca, di produzione e di promozione delle più innovative realtà musicali, dall’altro un progetto di “booking & management” con la ricerca di spazi attenti e ricettivi alle nuove realtà emergenti ed infine l’organizzazione di rassegne ed eventi musicali (per citarne alcuni: Salotto Muzika – Suoni di liberazione – Fabbrica Street Contest – Sud)
Parlaci un po' degli artisti con cui collaborate.
La Fabbrica ha scelto di collaborare con pochi artisti in quanto tendiamo ad occuparci per i maggiori aspetti della produzione e promozione, che segue dalla fase di pre-produzione, a quella dell’impostazione grafica del progetto artistico, alla scelta attiva dell’ufficio stampa, al booking & management ed in generale tutto ciò che riguarda la post-produzione.
Gli artisti del nostro roster sono:
Nicodemo (www.myspace.com/nicodemocantautore): cantautore campano dallo stile “vintage” che dopo la straordinaria esperienza in studio e live di “Riddim a Sud”, ideato e promosso da Teresa De Sio, sta presentando il nuovo album “In due corpi” in uscita questo mese per La Fabbrica e Rai Trade.
2Pigeons (www.myspace.com/2twopigeons): lo spettacolare duo milanese, vincitore del Demo Awards come miglior progetto musicale di Radio Rai1 che sta riscuotendo notevole attenzione in tutta la penisola con la presentazione dell’album “Land”. XL di Repubblica ha recentemente pubblicato in anteprima il loro video “Open doors”.
Fragil vida (www.myspace.com/fragilvida): un crocevia di poesia e di commedia dell'arte tra musica e teatro, in due parole Fragil Vida, gruppo che dal '97 è in orbita creativa attorno al circolo musicale "Lato B" di Finale Emilia (Mo). Da qui se ne vanno in giro per teatri, piazze, palcoscenici.
Leitmotiv (www.myspace.com/leitmotivonline): dopo lo straordinario successo e la lunga e fortunata promozione in Italia e all’estero per la presentazione del primo album “L’ Audace bianco sporca il resto” la band sta lavorando al suo secondo album.
Quale significato dai tu alla parola “indipendente”, ormai così diffusa e talvolta abusata?
Per noi è la rivendicazione di una autonomia nello sviluppo dei nostri progetti musicali. Prima di tutto la musica!
Tu occupandoti sia di discografia che di booking e management hai un punto di vista privilegiato. Come ti sembra si stia sviluppando la musica indipendente a Bologna e in Italia? Esiste veramente una rinascita del live a compensare la tanto conclamata morte del disco?
Occupandomi di booking mi accorgo di una crescente attenzione verso la musica indipendente e verso i live, principale baluardo di espressione dell’universo “indie” ma siamo ancora lontani dal riconoscere agli artisti indipendenti una “scelta di vita”. Mi sono trasferito a Bologna circa 4 anni fa e ho vissuto solo in minima parte il precedente fermento culturale, tuttavia la ritengo abbastanza attiva ed attenta al panorama “indie” con diversi locali e promoter che operano sul territorio.
So che sta nascendo una collaborazione con altre due realtà della scena bolognese. Da un lato la “Famosa Etichetta” Trovarobato e dall'altro l'associazione Che Torni Babele. Vuoi dirci di che si tratta?
La collaborazione con Trovarobato e Che Torni Babele nasce soprattutto dall’esigenza comune di trovare elementi e spazi trainanti e interessanti per la musica a Bologna. Questa collaborazione nasce dalla volontà di integrare le singole esperienze nel campo musicale ed organizzativo per portare sul territorio bolognese quel panorama indipendente che rappresentiamo, in un unico sforzo comunicativo, che ci permetta di essere una valida e alternativa proposta culturale.
Hai altri progetti di sviluppo della tua attività per il futuro immediato?
Abbiamo inziato una collaborazione con il Cinema-Teatro Perla (Via San Donato 38) di Bologna dove giovedì 29 aprile organizzeremo la presentazione del nuovo album dei Nobraino. Siamo molto curiosi ed entusiasti di sperimentare questa nuova dimensione per i nostri concerti per poi magari riuscire ad organizzare una programmazione di medio-lungo periodo.
Tramite la rassegna 'Salotto Muzika' hai collaborato con nomi importanti del panorama musicale italiano, con chi sei particolarmente felice di aver lavorato e chi ti piacerebbe invece contattare per il futuro?
Sicuramente è stato una esperienza fantastica ed ogni artista ha una storia in Salotto Muzika, una storia che porto con me. Estrapolarne una per raccontarla priverebbe l’intera rassegna di un pezzo della sua storia. Salotto Muzika lo concepisco come un tutto uniforme non scomponibile. Posso dirti i pezzi che vorrei aggiungere a quella storia. Restando nel campo del “ciò che mi è possibile”, mi piacerebbe portare sul palco di Salotto Muzika Cristina Donà.
In molti lamentano una certa difficoltà ad interessare il pubblico alle nuove proposte musicali. Qual'è la tua esperienza in merito? Riuscite facilmente a raggiungere una visibilità oltre alla nicchia ristretta degli appassionati?
Dal mio punto di vista, la difficoltà ad interessare il pubblico, è principalmente dovuta alla mancanza di radio nazionali che dedichino spazio al mondo indipendente. Artisti indipendenti che hanno un gran seguito live come i Marta sui Tubi (per citarne uno) i cui brani non “passano” – o passano troppo poco - in radio è una grave e colpevole mancanza.
Anche noi abbiamo le nostre difficoltà in alcune zone d’Italia ma questi social network hanno ridotto un po’ di spazi anche se tale strumento può sembrare a volte spersonalizzante e distruttivo della vivacità delle relazioni interpersonali. Devo però anche ammettere che può essere un valido strumento per la promozione di eventi e artisti in zone che difficilmente riusciremmo a raggiungere.
Come si fa secondo te il “salto di qualità” nella comunicazione di un progetto musicale?
Per la comunicazione di un progetto musicale oltre ad affiancarci ad ottimi uffici stampa che collaborano con La Fabbrica, credo che lo strumento di comunicazione più efficace continui a restare il live e l’impatto che riesce a trasmettere al pubblico. Non esiste miglior forma di comunicazione.
E ora la domanda di rito in quasi tutte queste conversazioni: per quella che è la tua esperienza, è ancora possibile lavorare con la musica indipendente in Italia? Hai una tua strategia?
Sono ottimista ma penso che l’unica strategia possibile, quella che muove ogni singolo componente di questo immenso e variegato universo indipendente sia - e debba essere sempre - la passione per la musica. La passione per la musica è la principale spinta propulsiva che ci permette di andare avanti. Ogni delusione, ogni stanchezza, ogni difficoltà che s’incontra quando si tenta di far emergere il proprio percorso organizzativo-musicale scompare non appena affiora quella piacevole sensazione di complicità del pubblico che accompagna le note di un concerto.
Per chiudere in bellezza, prima di salutarci, parlaci dei prossimi appuntamenti musicali che ti vedono coinvolto.
Attualmente siamo impegnati nell’organizzazione del tour dei 2Pigeons e di Nicodemo (è di pochi giorni fa l’uscita del nuovo album “In due Corpi” prodotto in collaborazione con Rai Trade e Marialaura Giulietti manager di Teresa de Sio... lo presenteremo il 30 aprile all'Arterìa di Bologna). Siamo in sala di registrazione per l’attesissimo secondo album dei Leitmotiv (dopo oltre 100 date del l’Audace bianco sporca in tour del primo album). Il 19 giugno partirà il nuovo tour estivo. Infine a novembre è previsto il nuovo lavoro dei Fragil vida.
…e a seguire tante piacevolissime sorprese!
Benissimo allora ti salutiamo e in bocca al lupo per tutti i progetti de La Fabbrica
Ciao Andrea e un saluto ai lettori di Musicalnews!
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