Belladonna - No star is ever too far, il classic rock fatto in diretta
di: Silvio Mancinelli
Il nuovo album dei Belladonna, “No star is ever too far”, conferma la bontà di questa band, con tredici canzoni che spaccano, suonate come poche band sanno fare. Il nuovo album dei Belladonna, “No star is ever too far”, conferma la bontà di questa band, con tredici canzoni che spaccano, suonate come poche band sanno fare.
I Belladonna è una band che seguo con piacere perchè rimane fedele alla linea. Sono come dei componenti dell'Isis: integralisti, musicalmente parlando. Con un leggero profilo lo-fi, come hanno fatto per dischi come, per esempio, “And there was light”, ascoltato per voi da Musicalnews nel 2011, i ragazzi usano una registrazione alla vecchia maniera: in diretta e senza autotune.
Un atteggiamento usato anche da grandi band come i Pearl Jam. Il risultato è molto buono: senza farsi incastrare in un determinato genere, sprigionano il loro suono come alcune band degli anni 90: “The turing sniper” fa pensare ad una canzone dei Guano Apes.
Sono apprezzati anche per le colonne sonore: sono presenti in “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, in “Fahrenheit 11/9” di Moore e dello spot internazionale del thriller Usa2017 di “Mia cugina Rachel”.
La tracklist
1) Venus rising
2) More more more
3) Come, Babylon
4) The purest of lovers
5) The turing sniper
6) We belong to hell
7) Mengele is disguise
8) Doomsnight
9) Astromer of life
10) Free
11) Black beaty
12) Le porte del cosmo
13) Rising in love
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