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Pubblicato il 28/11/2017 alle 10:17:15Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Gramigna (Volevo Una Vita Normale) con le musiche di Franco Eco nelle sale cinematografiche

di: Giancarlo Passarella

A Giugno pubblicato il film Il crimine non va in pensione con la colonna sonora composta da Franco Eco: un periodo dunque intenso per il compositore crotonese, da anni pero' trasferito a Roma ... nella culla del cinema italiano!

A Giugno pubblicato il film Il crimine non va in pensione con la colonna sonora composta da Franco Eco: un periodo dunque intenso per il compositore crotonese, da anni pero' trasferito a Roma ... nella culla del cinema italiano!

Periodo quantitativamente pregno, ma anche ricco soddisfazioni. Dopo aver firmato le colonne sonore per cinque film usciti nel 2017 (Love pret-a-porte – Russia; Of sinners and saints – Filippine; Il crimine non va in pensione – Italia; Fausto & Furio – Italia; Chervonyi – Ucraina) il compositore Franco Eco firma la sua sesta colonna sonora dell’anno.

Un record di pubblicazioni per uno dei più giovani compositori del cinema italiano con all’attivo ben 15 dischi. Ed il primissimo si intitolava Dante concert ed è uscito per la nostra piccola (ma grintosa) U.d.U. Ululati Records: il disco aveva il booklet prezioso, con l'introduzione firmata da Giulio Andreotti..

Riguardo al nuovo film Gramigna, lasciamo agli esperti della celluloide i commenti, ma a noi interessano le considerazioni di Franco Eco sul fronte meramente musicale.

Ha infatti dichiarato...Ogni volta che devo approcciarmi ad un film che parla di una storia vera, in questo caso ferocemente contemporanea come quella della camorra, ho sempre molte, moltissime difficoltà. Ad esempio in questi giorni sto registrando le musiche di un film di produzione ucraina che narra la guerra ancora in atto tra i separatisti filorussi e i nazionalisti ucraini. È davvero difficile perché parliamo di fatti che saranno studiati nei libri di storia dagli Uomini che verranno dopo di noi. Allora senti una responsabilità che è come un macigno, o almeno è questa la dimensione che ho percepito durante la lavorazione delle musiche di Gramigna; ad esempio Adorno nella sua Filosofia della musica moderna diceva che la musica è troppo precisa per lasciare campo alla polisemia. Questa frase mi perseguita in virtù del fatto che un film sulle mafie va trattato con la giusta misura musicale, non descrittiva, bensì in Gramigna ho lavorato affinché la musica diventasse personaggio stesso; così ho cercato di farla entrare nota per nota all’interno delle maglie della sceneggiatura, tra le pieghe (o piaghe) dei protagonisti che sembrano stati sputati fuori dalla bocca dell’Inferno dantesco. È gratificante quando lavori su certi film che in qualche modo ti nutrono, aggiungendo un mattone alla persona che diventi col passare del tempo, ed è per questo che vorrei ringraziare un produttore coraggioso come Alfonso Santoro, la narrazione poco scontata del regista Sebastiano Rizzo, l’ingegnere del suono Gaetano Musso per aver dato quella cosa in più alle musiche, e infine Giovanni Marolla, Mirco Da Lio e il mio editore Toni Verona e ad Ala Bianca, sempre in prima linea quando si tratta di progetti che toccano le corde dell’Uomo...

Il film Gramigna è ufficialmente uscito il 23 Novembre.
E' un film tratto dall'omonimo libro di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco che tratta della storia dello stesso Di Cicco, figlio del boss Diego attualmente all'ergastolo, che ha scelto di dire NO alla mafia. Il film è attualmente tra i quindici finalisti del Premio David Giovani ed è patrocinato dall'UNICEF.






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