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Pubblicato il 29/01/2010 alle 18:16:28Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Ma che bonta’! I padelloni e le primizie di Mina 2010

di: Pippo Augliera

La nostra numero uno ha pubblicato in meno di un anno due nuovi albums, cinque raccolte e sono stati ristampati una dozzina di titoli della sua sterminata discografia in vinile versione picture disc:un vero e proprio record!E le sorprese continuano..

La nostra numero uno ha pubblicato in meno di un anno due nuovi albums, cinque raccolte e sono stati ristampati una dozzina di titoli della sua sterminata discografia in vinile versione picture disc: un vero e proprio record! E le sorprese continuano…

Alla radio, proprio in questi giorni si può ascoltare il terzo estratto dal suo ultimo lavoro “Facile”, si tratta di “Questa vita loca”, una cover sudamericana di Francisco Cespedes tradotta in italiano da Cristiano Malgioglio.

In questo periodo di crisi, dal punto di vista discografico, ottenere un disco di platino è un traguardo ottimo, rispetto ai periodo in cui era più facile conquistare il disco d’oro per 100 mila copie vendute. Lei, Mina, fa la navigatrice solitaria, remando controcorrente, ritornando ai bei tempi, agli anni in cui la sua produzione era prolifica, ottenendo piazzamenti lusinghieri nelle classifiche.

Con la sua raccolta dell’anno scorso, dedicata al melodramma e alle romanze “Sulla tua bocca lo dirò”, accompagnata da una grande orchestra diretta da Gianni Ferrio, è riuscita nella difficile impresa di conquistare, nonostante la complessità di questa opera, per nulla commerciale, i favori degli acquirenti, e non solo dello zoccolo duro dei suoi fans.

Il disco è stato messo persino su Amazon per il mercato americano con una copertina diversa per la gioia dei collezionisti e dal 29 gennaio è nuovamente disponibile, ristampato nella versione disc box slider, a medio prezzo.

Poco prima dell’estate, cinque splendide antologie a tema, con brani del periodo Sony/PDU, scelti personalmente dall’artista, sono entrate puntualmente nella top 100. E, come se non bastasse, sono piovute, sull’onda della riscoperta del vinile, le ristampe di alcuni suoi capolavori in LP, nel formato ‘padellone’, termine delizioso usato dalla Signora:"Bula Bula", "Canarino mannaro", "Mina nº 0", "Olio", "Leggera", "Napoli", "Napoli Secondo Estratto", "Pappa di latte", "Cremona", "Veleno", "L'allieva".

Si possono ascoltare, inoltre, i suoni caldi di “Todavia”, la preziosa antologia contenente suoi successi in versione spagnola, alcuni cantati in duetto con Tiziano Ferro, Miguel Bosè e Diego El Cicala, il re del flamenco. Doveroso l’inserimento di “Veleno”, che vanta la presenza di grandi autori del calibro di Ivano Fossati, Renato Zero, Daniele Silvestri, Zucchero.

Il 12 febbraio sarà la volta di “Dalla terra” con arie sacre, uscito nel 2000, anno del giubileo e contenente 12 gioiellini musicali, tra i quali spicca una superlativa ed intensa “Magnificat”, musicata da Marco Frisina. E la stessa sorte dovrebbe toccare a “Sconcerto”, il sentito omaggio a Domenico Modugno edito nel 2001.

Di fronte a queste emissioni, appare trascurabile che “Facile”, il suo recente lavoro non sia stato premiato dalle vendite come meritava, anche perché è stato penalizzato dalle massicce uscite natalizie di artisti che fanno promozione, al contrario di Mina, che dal 1978 si è ritirata dalle scene, non rilascia interviste, e i concerti sono un lontano ricordo.

La sua collega Ornella Vanoni afferma che siamo ossessionati dalla sua assenza, ma questa sua ormai atavica e irrevocabile decisione va rispettata. ‘Faccio quello che faccio, finché va bene, poi potrò dire è stato un piacere’, questa è la filosofia dell’eremita di lusso, avendo comunque un occhio di riguardo nel confezionare albums che siano all’altezza delle sue abilità vocali.

Permettendosi, a volte, il lusso di sperimentare come in “Kyrie” di 30 anni fa, innovativo ai tempi, con il quale non esita a ‘strapazzare’ le vendite record del doppio “Attila” annata 1979: più di mezzo milione di copie e terzo posto nella graduatoria annuale dopo il mitico “The wall” dei Pink Floyd ed Edoardo Bennato.

Ma non bisogna adagiarsi sugli allori, forte anche degli stimoli ricevuti dal suo entourage familiare: da Massimiliano Pani, suo figlio, arrangiatore, autore e produttore ormai consolidato, al nipote Axel, anche lui musicista di talento, che ha firmato per “Facile” il singolo di lancio “Il frutto che vuoi” e la delicata “Con te e senza di te”, coadiuvato dalla consolidata esperienza di un autore di valore come Lele Cerri.

Così, trapelano ad inizio anno già le prime indiscrezioni per questo 2010 appena entrato: un altro disco di inediti, già pronto da mesi, e la realizzazione concreta di un progetto particolare e ambizioso. C’è anche la prospettiva di potere tornare alla conduzione di un programma radiofonico, dopo i successi e i consensi ottenuti nel passato con “Incontri musicali del mio tipo” e “Meno male che resiste la musica”.

Un’ultima annotazione: il 25 marzo, data del suo compleanno, avrà una risonanza a livello mediatico, visto che si tratta di una cifra tonda, con poco più di 50 anni immersa nella musica.
Lunga vita alla Tigre!

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