Ennio Rega – Lo scatto tattile (Scaramuccia / Egea)

di: Antonio Ranalli

Si svela sempre piu’ un artista poliedrico e senza schemi, quasi come il jazz che lui ama tanto. Ennio Rega si presenta al pubblico con un'opera mastodontica che esula dalla sua tradizionale produzione artistica.

Si svela sempre piu’ un artista poliedrico e senza schemi, quasi come il jazz che lui ama tanto. Ennio Rega si presenta al pubblico con un'opera mastodontica che esula dalla sua tradizionale produzione artistica.

“Lo scatto tattile” e’ il titolo del nuovo album realizzato dall’artista, con Lutte Berg. Sono 14 brani che si muovono in una contaminazione tra pop, jazz e musica classica. Il nuovo repertorio si teatralizza maggiormente e a tratti Rega stempera una forza rock nelle atmosfere piu' soffici e avvolgenti - molto amate dal suo pubblico - di canzoni come “Il mio amico del novecento”, “Oreste e' solo” e “Il professore”, fino a chiudere ancora il cerchio con la nuova energia di “Lavoro studio sviluppo”, una canzone contro la guerra israelo-palestinese e “Un treno di conseguenza”, brano che tratta il tema della violenza giovanile. Rega esegue “Il camminatore” in maniera impeccabile, canzone considerata unanimemente il cuore stesso del suo ultimo lavoro discografico, ma non dimentica di sorprendere l’ascoltatore con la leggerezza di “Poesia”, un tango jazzato. Rega, che ormai da tempo predilige questo tipo di sonorità, vuole offrire al pubblico un progetto vigoroso e intenso ma insieme solare e divertito, dove fra la partenza a ritmo di tango e la conclusione sui temi civili e pacifisti a lui cari, passano in un concerto musica sentimenti, sogni, denunce, riflessioni e speranze che tutti possiamo facilmente riconoscere come nostri.

L'album, che come sempre vede Rega al pianoforte e voce, e' stato registrato in diretta alla Lead Studios di Roma, nel giugno 2006 e mixato a Milano dall'americana M.J. Robertson al “Meda Studios L'Isola”. Tra gli ospiti il violinista classico Luigi De Filippi.

 Articolo letto 4389 volte