Mina su Vanity Fair rende omaggio al talento appassionato di Mia Martini
di: Pippo Augliera
La grande ammirazione di Mina verso la collega Mia Martini viene confermata dalla risposta che la nostra splendida interprete da sulle pagine di Vanity Fair ad un fan che le chiede cosa ne pensa della indimenticata artista scomparsa prematuramente. La grande ammirazione di Mina verso la collega Mia Martini viene confermata dalla risposta che la nostra splendida interprete da sulle pagine di Vanity Fair ad un fan che le chiede cosa ne pensa della indimenticata artista scomparsa prematuramente ma presente nel cuore di molti.
Le viene proposto anche di dedicarle un eventuale tributo con la sue canzoni più belle. Mina con la sua sensibilità ed intelligenza risponde in maniera decisa, senza alcuna esitazione: ‘Per fortuna il suo talento dolente e intenso è rimasto qui, nei suoi dischi, nelle sue apparizioni televisive. Cosa ne penso? Mi piace moltissimo, basta sentirla per imparare sempre qualcosa. La precisione, la purezza, l’uso della voce. La passione no, quella ce l’hai o non ce l’hai. Quella non si impara. Lei ne aveva da vendere. Caro Marco, io ho indegnamente fatto un suo pezzo, per la precisione “Almeno tu nell’universo”, ma meglio se senti la sua versione, credimi’.
La loro reciproca stima risale a parecchi anni fa. Nel 1979, Mina, all’interno del suo programma radiofonico "Incontri musicali del mio tipo", introduce un brano di Mia Martini con questo commento: 'Ragazzi, occhio a Mia Martini, che è veramente forte'.
Nel 1981 si crea la prima opportunità di una loro collaborazione, purtroppo sfumata, ed è la stessa Mimì a parlarne, molti anni dopo, al suo club ‘Chez Mimì’: ‘Mina ha ascoltato il mio brano "Nanneò", solo strumentale, e avrebbe voluto che si scrivesse un testo per potere realizzare un eventuale duetto. L’idea era originale, purtroppo io non ero molto convinta della produzione artistica affidata a Massimiliano Pani, così non si è fatto più nulla’.
Nel 1978, Mia Martini, avendo assistito ad uno degli ultimi memorabili concerti di Mina, rilascia, sull’onda dell’entusiasmo, la seguente dichiarazione: ‘In vita mia solo tre concerti mi hanno stregata: Ray Charles, Aretha Franklin e Mina. L’esperienza di Bussola domani è stata assolutamente irripetibile. L’ho applaudita a lungo, in piedi sulla poltroncina, fino a spellarmi le mani. Il feeling di Mina è paragonabile solo a quello di alcuni artisti di colore, che io amo particolarmente, e che ho citato. Sorretta da una carica e da un talento micidiali, credo non abbia paragoni nel mondo di noi bianchi. La Streisand? Ma figuriamoci: Mina non fa easy listening, il suo è jazz, quasi sempre, anche quando canta ‘Insieme’. Io ho cominciato con il jazz e qualcosa ne capisco.’
Alla fine del ’94, torna a parlare di Mina in una intervista rilasciata ad una emittente televisiva privata : ‘Secondo me, è la più grande artista in assoluto che abbiamo in Italia, sono pazza di lei, io amo la recente produzione, anche se non mi sembra che lei sia molto presente. E vi confesso che desidererei cantare qualcosa con Mina. E se dovesse tornare a cantare dal vivo, ci andrei a piedi in pellegrinaggio, in processione con gli altri fans’.
Nel 1995, dopo la scomparsa di Mia Martini, in un articolo scritto da Mauro Coruzzi/Platinette, viene data la conferma di una futura collaborazione tra Mia e Mina, che si sarebbe realizzata nel ’96. ‘Si erano già sentite, dichiara Massimiliano Pani, e mia madre aveva intenzione anche di darle un brano, scritto dagli Audio 2, adatto a lei, da presentare a Sanremo’. Purtroppo non c’è stato il tempo.
Quanto dichiarato da Mina su Vanity Fair sembra che faccia tramontare definitivamente la possibilità di un disco intero realizzato da lei dedicato al repertorio di Mia Martini, come desiderano moltissimi estimatori di queste ineguagliabili e geniali artiste uniche.
Ma la speranza è l’ultima a morire.
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