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Pubblicato il 22/10/2009 alle 13:44:29Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Elettra, nuovo album di Carmen Consoli: retroscena dalla conferenza stampa.

di: Nicola DeRio

Ieri 21 Ottobre e' stato presentato alla Stampa il nuovo cd di Carmen Consoli Elettra. Musicalnews e' sempre sulla notizia: ero presente e vi racconto i retroscena di questa presentazione e alcuni dettagli del nuovo disco della Cantantessa.

Ieri 21 Ottobre e' stato presentato alla Stampa il nuovo cd di Carmen Consoli Elettra. Musicalnews e' sempre sulla notizia: ero presente e vi racconto i retroscena di questa presentazione e alcuni dettagli del nuovo disco della Cantantessa.

Una piagnucolosa pioggia milanese, la sede della Universal come location e un piccolo ufficio riempito di giornalisti all’ascolto del nuovo album di Carmen Consoli, Elettra. Il tutto ha inizio qui... Ma parliamo prima dell'album:

Dieci brani che (come ha spiegato la stessa Carmen) .. nascono per esprimere un’urgenza e aggiunge ...perché io non scrivo solo quando devo fare i dischi. A mio avviso i brani risultano, per quanto riguarda le sonorità, non troppo distanti dal suo lavoro del 2006, intitolato Eva contro Eva. Sono stati scelti arrangiamenti meno ricercati e più asciutti, rispetto al precedente lavoro dando più spazio ad un’elaborazione del testo che ha l’Amore, come vero protagonista e filo conduttore anche se ben nascosto. Testi che parlano di donne che vivono condizioni talvolta difficili Elettra ma che con dignità e forza cercano di opporsi e come forma estrema di ribellione, talvolta, uccidono. Ma non c’è solo questo, infatti, trova spazio una delicata e ironica ballata su un lutto importante per la cantantessa, quello del Padre, recentemente scomparso. Inoltre, un brano ritrae con sonorità tipicamente siciliane le macchiette che popolano questa terra e in un altro ancora, emerge un divertissement linguistico tra filastrocca popolare e nonsense, giocato tra Carmen e l'amico Franco Battiato.

Torniamo alla cronaca Dopo un’ora abbondante d’ascolto, disamina di carte e didascalie dei brani, qualche sbadiglio e un condizionatore prodigo di calore per noi, arriva il momento dell’incontro con Carmen. Ci spostiamo in un’altra sala e in attesa del suo arrivo viene proiettato il nuovo video della canzone di lancio per questo disco, Non troppo lontano da qui. In bilico tra atmosfere Gattopardiane e scenari da bella epoque, si vede cantare una Carmen cortigiana attorniata da provocanti entrenouse che intrattengono un attempato signore in cerca di emozioni forti, il tutto realizzato in uno scenario storico, palazzo Biscari, famosa residenza seicentesca di Catania.

Si riaccendono le luci e finalmente arriva la protagonista di questa giornata che, sorpresa dalla folta platea, delicatamente saluta e sciolto quel piccolo imbarazzo iniziale, inizia la conferenza.
Racconta della sua urgenza creativa, ... per me è normale scrivere le canzoni non le scrivo solo quando devo farei i dischi, era il momento giusto per poter raccogliere queste canzoni scritte nell’arco di tre anni, cioè dall’album. Sono stati tre anni molto stimolanti per me, ho portato la mia musica in America, ho girato l’Europa, piccole cose fatte col sogno di poter crescere.
In questo disco è avvenuto un piccolo miracolo, in questa fase della mia vita, questo disco nasce dalla trasformazione di un evento molto doloroso in creatività, in motivo di gioia. Questo disco è stato come una medicina. Mi sono avvalsa della collaborazione dei ragazzi della mia band e mentre ero vicina a Franco Battiato, gli ho fatto sentire una mia canzone e lui ha scritto l’altra metà. Abbiamo fatto cinquanta e cinquanta e di questa cosa sono fierissima. In due mesi l’abbiamo registrato ed eccoci qui, questa è la storia di questo disco...


Le faccio notare che i suoni e gli arrangiamenti non si discostano tanto dal suo, Eva contro Eva, non quanto i testi e lei annuendo risponde ...hai ragione, Eva contro Eva, traccia una linea che io ancora oggi desidero seguire. Hai notato bene perché questo, pur rimanendo acustico, è un disco più italiano e Nord europeo a differenza della scelta di strumenti particolari presenti in quello precedente...


Aggiungo che si sente forte l’influenza di Battiato, nel linguaggio e nella ricercatezza delle parole e lei semplicemente risponde ...Battiato per me è un grandissimo esempio, perché ha, nell’uso delle parole, un’immediatezza strepitosa nell’accostare le immagini. L’altro giorno ascoltavamo un suo vecchio disco e ci stupivamo per quanto fosse attuale e d’avanguardia nell’utilizzare tutti questi frammenti che ancora oggi hanno un senso incredibile, avete presente quella canzone che fa… per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali… Assolutamente sì, subisco piacevolmente l’influenza di questa persona magnifica....

La conversazione si sposta sul testo di una sua canzone, Mandaci una cartolina canzone dal testo più che attuale e il tutto si spiega perché è la più recente della sua produzione, ...l’ho scritta dopo che è morto mio padre. E’ stato proprio l’ultimo brano che ho composto, risale a questa estate. E’ nata in quattro ore. Non volevo scrivere una canzone su mio padre. Né a me né a mio padre né alla mia famiglia piace questo autocompiacimento del dolore, ci sembra anche abbastanza inutile. Per rincarare la dose racconta, imitando Battiato, di un episodio avvenuto a casa sua nel quale lui avrebbe detto: Io non capisco come le persone possano considerare i dischi, motivo di sfogo dei propri problemi personali… Io mi devo comprare il disco e mi devo ascoltare i problemi personali… ma vattene dall’analista… e aggiunge ...è vero, per me il disco è stata una medicina, perché ha trasformato il veleno in medicina. Adesso ancor di più, ho un’attenzione ed un rispetto enorme per la Musica, non la venderò mai la mia musica. Perché ho capito che è molto più importante del fatto stesso di vendere i dischi, perche lei mi salva. Può piacere o non piacere però, di fatto, il miracolo lo compie, trasforma il dolore in gioia, attraverso la creatività. Quindi lo considero un mezzo e un regalo veramente prezioso, ricevuto da mio padre ch’era un musicista. Lui sosteneva che le cose dovevano durare e aveva un concetto sulla vita e sulla morte, molto ironico, perché alla fine la morte sarà una grande sorpresa. Scherzava molto su questo, dicendoci spesso che quando sarebbe morte ci avrebbe mandato una cartolina, da qui il titolo di questa canzone.

Si è passati poi al suo modo di vivere la sua sicilianità e al suo rapporto con i suoi conterranei e lei intercalando anche parole in dialetto ci ha raccontato di una delle qualità migliori della sua terra, la capacità di arrangiarsi e di affrontare le situazioni. Della passione che è insita nella cultura siciliana, quella passione che trasforma i siciliani in... leoni che, sia davanti ad una preda piccola sia davanti ad una preda grande, mettono la stressa forza per acchiapparla. Una passione che gli spinge a creare poi, in ogni caso, cose belle. Questi sono i siciliani che mi hanno circondato, nel mio percorso, alcuni dei quali fanno parte della mia band, tutt’oggi...

Grazie ad una domanda sulla canzone A finestra Carmen si lancia in una lunga, divertente e dettagliata descrizione degli atteggiamenti che, proprio in questo brano, descrivono gli arripudduti, gli arricchiti. Persone che cercano, arricchendo il loro linguaggio anche di termini anglofoni, di nascondere la loro calata dialettale, per distinguersi e cancellare rovinosamente e maldestramente, le loro origini.

Chiedo una sua opinione su una mia piccola riflessione a proposito delle figure femminili che emergono dalle sue nuove canzoni. Infatti, rispetto a Maria Catena, mortificata e rassegnata, le nuove donne raccontate in questi brani sembrano, reagire con decisione e rabbia, ribellandosi comunque allo status quo. Non ci avevo fatto caso, in effetti, hai notato una cosa giusta risponde e aggiunge ...la ragazza che subisce la violenza sessuale dal proprio zio, (nella canzone Mio Zio ndr) reagisce, fa la così detta tagliata di faccia, si mette il rossetto rosso al suo funerale ed esprime così tutto il suo disprezzo. Elettra(omonima canzone che parla di una prostituta ndr) ... pure, non è Pretty Woman, non aspetta il suo cliente per essere salvata. Lei gli propone di liberarsi dalla morsa dell’abitudine, l’abitudine e l’apatia che sono per me i mali del secolo .

Altre domande fioccano e si parla di reality come X Factor che lei apprezza un po’ di più rispetto al programma della De filippi, ma rimane sempre comunque convinta che sia la gavetta reale a dare quel valore aggiunto e quella stabilita e crescita artistica necessaria per durare. Inoltre, è convinta che al momento attuale anche per colpa di alcune major, non ci sia spazio e volontà di far emergere talenti nuovi che possano percorrere e sviluppare strade come quelle di Battiato e Rino Gaetano, per esempio. Poco spazio e molta attenzione ai guadagni immediati piuttosto che agli investimenti a lungo termine.

L’entourage si agita intorno perché il tempo è finito ma le rimane giusto il tempo per commentare la deriva del femminile in TV che in alcuni casi, mira solo al successo ... oggi la priorità è avere successo… che vuol dire avere successo? Il merito, lo studio…no oggi funziona la scorciatoia… Il problema è che una volta le bottane (termine gergale ironico e non offensivo, come lei stessa spiega) .. restavano bottane, magari facevano qualche filmetto di serie b, ora mirano alla politica. Ma attenzione bottane con la b, perché non dobbiamo mai chiamare le cose con il loro nome… o bottane o escort….

Qualcuno le chiede ancora qualcosa sulla situazione post alluvione a Messina e alla sua idea sul ponte e lei replica ... lo sapevamo tutti che sarebbe successo, ci sono anche delle testimonianze scritte su questo problema. Invece di pensare a questa minchia di ponte dovremmo concentrarci sulle altre infrastrutture che non abbiamo, le strade, gli acquedotti, la ferrovia che è ancora quella di Vittorio Emanuele…Mi piace l’idea del ponte come unione, strumento per avvicinare la nostra terra al resto d’Italia, ma a che prezzo?

Una Carmen a tutto campo, forte di una sensibilità e di un’urgenza comunicativa che la trattiene con noi per più di un’ora. E’ una donna che non si risparmia, che ha mantenuto la sua semplicità e che anche per questo esprime al meglio il suo talento. Credo che sia proprio il suo essere autentica e senza fronzoli a far la differenza. Non tanto gli arrangiamenti o la tecnica vocale, valori soggettivi, ma un’oggettiva tendenza alla ricerca artistica e personale, caratteristiche che storicamente hanno regalato sorprese e reso grande, chi le ha sapute sfruttare al meglio.

Ringraziamo lo staff della Universal per la collaborazione.

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