Zero Assoluto, due bradipi musicali in cima all'Hit Parade
di: Giancarlo Passarella
Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi in arte Zero Assoluto: come amano spesso rammentare, formano il team di lavoro con Danilo Pao al basso ed Enrico Sognato come chitarrista. Sono stati intervistati da Andrea e Luca Turetta. Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi in arte Zero Assoluto: come amano spesso rammentare, formano il team di lavoro con Danilo Pao al basso ed Enrico Sognato come chitarrista. Sono stati intervistati da Andrea e Luca Turetta.
ForumFree.Net propone una lunga intervista agli ZeroAssoluto. Grazie ad Andrea Turetta ggi vi presento un assaggio di questa chiaccherata, invitandovi a seguire il link finale se volete leggerla tutta....
Il duo (che poi definite “team di lavoro”) nasce tra i banchi di scuola a ritmo di rap ed hip pop…
Matteo: “Sì, nasce lì e tra l’altro diversi anni fa, era il 1995. Ci siamo conosciuti in quell’anno ed abbiamo iniziato con la musica per gioco, per passione, al fine di trovare un diversivo che non fossero le classiche solite cose. Grazie a Dio è stata una passione che poi ha portato ad altro, ossia ad un approfondimento della musica, ad una passione che diventata ancora più curiosa e, quindi, abbiamo scoperto pian piano, la musica. Ci siamo anche staccati dal rap che è stato il nostro primo amore e che, tra l’altro, non dimentichiamo, è sempre uno dei generi che amiamo di più; però, per quanto ci riguarda, ora siamo su altre traiettorie…”.
Perché “Zero Assoluto”?
Thomas: “Eh, c’è una motivazione molto profonda… No, ci piaceva, eravamo piccoli, abbiamo pensato ad un nome un po’… d’impatto. Non so dirti se è figo, magari fa schifo, però ci siamo affezionati”.
“Semplicemente” brano delizioso che v’ha lanciato ufficialmente nell’Olimpo musicale. Eppure il riscontro sanremese è venuto l’anno dopo con “Svegliarsi la mattina”. Giurie distratte o semplice casualità?
Matteo: “Tutt’e due. Distratte da una parte perché, insomma… se poi un pezzo rimane in classifica quarantacinque settimane, qualche motivo ce l’avrà, parimenti anche una casualità, anzi, forse se andavamo a ‘Sanremo’ con ‘Semplicemente’ non sarebbe andata poi in tal modo. Quindi va benissimo, così!”.
Vi definite dei “bradipi musicali”. Provando a fare le… lepri, anticipateci caratteristiche, vizi e virtù del vostro prossimo album…
Matteo: “Guarda, il nostro prossimo disco sarebbe fantastico raccontarne i vizi, virtù ma avercelo l’album! Lo stiamo finendo e lo finiremo entro l’anno, quindi speriamo…”.
Ce ne potete anticipare almeno il titolo?
Matteo: “No, no. Quella sarà l’ultima cosa e lì ci staremo notti in bianco… guerra aperta!”
Matteo e Thomas, definitevi come artisti con un aggettivo caratterizzante…
Thomas: “E’ difficile, direi però onesti”.
Matteo: “Facciamo musica e l’unica musica che sappiamo fare: la nostra”.
Conducete un programma (La Suite) su radio Rtl 102,5, siete pure soci fondatori di una casa di produzione pubblicitaria (avete arrangiato alcuni jingle per spot pubblicitari). Oltre alla musica c’è di più…
Thomas: “Sì, beh, c’è di più. Ci siamo creati, non so con quale coscienza ma con un po’ di prevenzione” (delle alternative parallele, ndr) “visto che questo ambiente, e la musica comunque, non ti dà da vivere un granché, quindi quello… e pure la voglia di fare anche dell’altro. La musica è importante ma ci sono anche delle altre cose che c’appassionano”.
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