Illuminante intervista a Cesare Basile: indipendente purosangue da due decadi
di: Maurizio Maremonti
Illuminante intervista a Cesare Basile: indipendente purosangue da due decadi.Cosa ne pensa del Festiva di Sanremo appena terminato? Leggete un po qua. CESARE NELLA TUA VITA TI SEI TROVATO DAVANTI TANTI TIPI DI PUBBLICO. HAI VISSUTO E SUONATO A BERLINO PER DIVERSO TEMPO. COME GIUDICHI IL PUBBLICO ITALIANO E SECONDO TE PUO' ESSERE “EDUCATO” AD UN CERTO TIPO DI MUSICA MENO LEGGERA?
In Italia manca l’informazione e la circolazione delle idee. Non è un problema di educazione, piuttosto di cultura della curiosità. La curiosità è la leva che ti fa crescere come individuo e l’Italia difetta di curiosità.
Il pubblico paga la malafede di un sistema di distribuzione e di informazione che specula sulla mediocrità.
E' APPENA FINITO SANREMO E HA VINTO ANCORA UN PERSONAGGIO TELEVISIVO. HO LE TRAVEGGOLE HO PENSI CHE NEL NOSTRO PAESE VINCI SOLO SE SEI “AMICO DI MARIA”?
E’ la celebrazione della nuova frontiera discografica italiana. Allevano porci in batteria e li scannano stagionalmente.
ANCORA SU SANREMO: IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA. AD OGGI, QUAL'E' LA CANZONE ITALIANA?
Sanremo non rappresenta nulla. E’ il regno di una consorteria di affaristi che niente hanno a che vedere con la canzone. Quando la “canzone italiana” ci è finita dentro si è sparata un colpo di pistola alla testa.
IL ROCK IN ITALIA E' COME IL PUNK IN BRASILE O LA SAMBA IN NORVEGIA?
Non mi preoccuperei di questo. C‘è tanta buona musica in Italia e negli ultimi anni diversi musicisti hanno sviluppato un loro stile e un‘attitudine internazionale nella scrittura e nella composizione. Il problema è avere a che fare con un sistema che non lascia spazio a proposte “altre”.
SPESSO HAI COLLABORATO A PROGETTI MUSICALI ATTI A GETTAR LUCE SULLE REALTA' INDIPENDENTI; L'ULTIMO E' STATO LA COMPILATION “IL PAESE E' REALE”.
CONSIDERANDO LA TUA ESPERIENZA DECENNALE SULLA SCENA INDIE, COSE TI SENTI DI CONSIGLIARE AD UN GRUPPO EMERGENTE OGGI?
Credo che chiunque cominci a suonare debba essenzialmente chiedersi se è una cosa di cui può fare a meno. Una volta risposto a questa domanda ci si mette al lavoro, oppure si cerca un lavoro.
QUALCUNO TI HA ETICHETTATO COME IL NEIL YOUNG NOSTRANO. COSA ACCOSTA LA SUA MUSICA ALLA TUA E IN COSA SIETE TOTALMENTE DIFFERENTI?
Ringrazio chi lo ha fatto ma mi sembra decisamente troppo. Ascolto Neil young da quando ero ragazzo ed è parte fondamentale della mia controversa educazione musicale. Mi piacciono i suoi assoli di chitarra e quando capita provo a copiarli nelle mie canzoni.
NEI DISCHI DEGLI AFTERHOURS COMPARE SPESSO IL TUO NOME COME “GRANDE FONTE DI ISPIRAZIONE”. RACCONTACI UN PO IL TUO RAPPORTO CON AGNELLI E GLI AFTER.
Siamo amici e lo siamo davvero. Le nostre strade si sono incrociate per caso e non ci siamo più persi di vista. Mi piace lavorare con loro e mi piace scrivere insieme a Manuel. Con due di loro, Roberto Dell’Era e Rodrigo D’Erasmo, divido l’appartamento in cui vivo. Siamo una grande famiglia allargata e ci piace mischiare le cose.
I TUOI TESTI SONO, A MIO PARERE, AD ALTA INTERPRETABILITA'. POESIA ELETTRICA MAI DISINCANTATA. COME NASCONO?
Girano e rigirano nella testa. Parole confuse. Un nome o una faccia. La battuta di un fumetto o le massime filosofiche del mio meccanico. Sta tutto lì a fare casino e picchiarmi nel cervello, quando comincia a farmi davvero male allora provo a mettere tutto quel macello in ordine e, se sono fortunato, viene fuori un testo.
DOMANDONE FINALE: QUANDO CI SARA' LA TUA PROSSIMA USCITA DISCOGRAFICA?
Non so ancora. Spero per il prossimo autunno.
GRAZIE CESARE... E CHE DIO CI PERDONI
Grazie a te.
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