Dalida, un cofanetto e un'antologia con la produzione italiana
di: Antonio Ranalli
Quest’anno ricorrono i vent’anni dalla scomparsa di Dalida e Universal Music pubblica: Dalida – “Italia Mia” (cofanetto 7CD) e Dalida – “L’originale” (CD) che saranno nei negozi dal 16 novembre prossimo. Quest’anno ricorrono i vent’anni dalla scomparsa di Dalida e Universal Music pubblica: Dalida – “Italia Mia” (cofanetto 7CD) e Dalida – “L’originale” (CD) che saranno nei negozi dal 16 novembre prossimo.
Per la prima volta, disponibile esclusivamente per l’Italia, tutta la discografia in italiano di questa indimenticabile artista!
Per la prima volta viene pubblicato esclusivamente per l’ Italia, un cofanetto intitolato “Italia mia” che racchiude in 7CD la discografia completa di Dalida, ed il meglio delle sue grandi interpretazioni cantate in italiano. Verrà inoltre pubblicato un CD: “Dalida l’originale”, che contiene i più grandi successi di questa straordinaria artista. Ricordiamo: Bang Bang – Bambino (Guaglione) – Paroles, Paroles (interpretato con Alain Delon) – Ciao amore ciao - Diciotto anni (Il venait d’avoir 18 ans) – Non andare via (Ne me quitte pas) – J’attendrai (Tornerai) e tante altre.
Si tratta di un omaggio elegante ad una donna unica, intelligente e brillante, che rappresenta la sua carriera e i suoi maggiori successi, le cui canzoni sono parte della nostra memoria. Inoltre, un’occasione per ricordare un’artista di fama mondiale che, è riuscita a farsi amare da un pubblico intellettuale, sedotto per la ricchezza del suo repertorio e per la qualità della sua interpretazione. In questo modo, tutti coloro che l’hanno amata (e che la amano tuttora), hanno la possibilità di riascoltare la bellissima voce di un’artista ricca di talento, fascino e classe e di rivivere le emozioni che ha saputo trasmettere attraverso i numerosi generi musicali: Twist, Jerk, Disco e Reggae; che riflettono il suo stile e il suo pensiero.
DALIDA – cenni biografici
Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalida, nasce il 17 gennaio 1933 a Il Cairo da genitori di origine calabrese, è la seconda di tre figli, Orlando e Bruno; il padre, primo violinista all’Opéra de Il Cairo, morirà poco tempo dopo.
La carriera di Dalida è divisa in due fasi: dal ’56 al ’70 incide per l’etichetta Barclay, mentre a partire dagli anni ’70 alterna interpretazioni di grande successo, a canzoni che parlano delle sue sofferenze di donna ed importa, per prima in Francia, la “disco music”.
DA – LI – DA: un nome che sembra musica. Una voce che viene dall’anima, un’anima bella, un’anima grande. Grande come il suo dolore, che ha contrassegnato una vita fatta d’ amore per la musica, per il pubblico, ma anche costellata di tragedie, lacrime e incomprensioni.
Dalida debutta a Parigi cantando in francese celebri canzoni napoletane, come “Guaglione”, che tradotta diventa “Bambino” e, nel ’56 arriva fino ai vertici delle classifiche d’oltralpe.
Nessuno la definisce meglio dell’anonimo articolista del “Radiocorriere tv”, che la presenta agli italiani come “Dalida, la ragazza di fuoco”. Dalida è ambasciatrice del bel canto internazionale: dai repertori delle varie nazioni sceglie le canzoni più belle (moltissime quelle italiane) per rinnovarle (e, in alcuni casi, impreziosirle) col tocco unico della sua voce. Si forma così una discografia di tutto rispetto, in cui figurano circa 500 canzoni in francese, 200 in italiano e altrettante negli idiomi più disparati: tedesco, spagnolo, inglese, egiziano, e persino giapponese. Nel frattempo, anche il cinema la scrittura per film come "Parlez-moi d’amour", del 1960, "L'inconnue de Hong Kong" del '63, e "Ménage all’italiana", del '65, girato in Italia.
Cantante popolarissima, Dalida ha venduto 120 milioni di dischi nel mondo intero e registrato 2000 canzoni in sette lingue diverse. Tutto ha inizio nel 1954 con l’elezione di Miss Egitto, nel 1956 vende più di 300.000 copie di “Bambino”, primo disco d’oro nella storia del genere francese e raggiunge ancora un grande successo nel 1964 con il suo primo disco di platino che corona oltre 10 milioni di dischi venduti. La sua notorietà si diffonderà anche all’estero, in paesi come: Germania, Brasile, Lussemburgo, Spagna ecc. e la vedrà ancora protagonista negli anni ’70 con grandi successi come: “Gigi l’amoroso” e“Il vénait d’avoir dix-huit ans”.
Gli anni ’80 sono ricchi di riconoscimenti che celebrano il personaggio e la sua straordinaria carriera musicale, ad esempio, nel 1981 viene creato per lei un Disco di Diamante che corona 25 anni di successi ininterrotti.
Oggi una piazza a Montmartre inaugurata il 24 Aprile 1997 porta il suo nome. In questa sede è stato eretto un busto realizzato dallo scultore Aslan, in sua memoria. Nel 2001 la Posta Francese crea un francobollo con l’effige di Dalida. Per quanto riguarda la scena, in Canada è stata creata una commedia musicale su Dalida, e in Italia è stata dedicata a Dalida un’opera di teatro e sia in Russia che in Brasile ci si prepara a renderle omaggio mediante la messa in scena di vari spettacoli che tracciano il suo percorso. E’ stato girato anche un film sulla sua vita dove Dalida viene interpretata dall’attrice italiana Sabrina Ferilli. Il film che è andato in onda il 2 e 3 Maggio 2005 su France 2 ha riunito 13 milioni di telespettatori. Nel 2005 un sondaggio sui 100 più grandi cantanti francesi di tutti i tempi pone Dalida e a Piaf come le uniche due cantanti donne ad occupare ancora una volta un posto in prima fila.
Vent’anni dopo la sua scomparsa, su iniziativa del Sindaco Bertrand Delanöe e con l’approvazione del fratello Orlando Gigliotti, il Comune di Parigi ha aperto una mostra (Hôtel de Ville 11 maggio-8 settembre 2007) dedicata a Dalida, che con la sua voce profonda ed il suo fascino conquistò la Francia, dando la possibilità al grande pubblico di avvicinarsi a lei anche solo spiritualmente. Oggetti personali come: pagelle, patenti e passaporti, insieme a dischi d’oro e di diamante, riviste d’epoca, abiti di scena, filmati di repertorio e registrazioni musicali, raccontano alcune delle fasi importanti della vita e della carriera di un’artista poliglotta e multiforme.
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