Il rock (la musica del demonio) curato dai vari servizi segreti: Sabato 3 Gennaio la terza puntata del programma Segreti Pop ne rivela molti retroscena...
di: Giancarlo Passarella
Dopo aver parlato del rapporto tra musica e crimine organizzato e poi del mondo della musica vittima della censura, alle 23 e 15 di Sabato 3 Gennaio entreranno in scena gli 007..! Il programma curato da Michele Bovi, autore di altre indagini. Dopo aver parlato del rapporto tra musica e crimine organizzato e poi del mondo della musica vittima della censura, alle 23 e 15 di Sabato 3 Gennaio entreranno in scena gli 007..! Il programma curato da Michele Bovi, autore di altre indagini.
Sono affascinato dallo spirito con cui Michele Bovi conduce le sue indagini: rimanendo nel mondo della musica (da cui viene, anche come sassofonista!), prima ho seguito i suoi reportage come Tg2 Dossier ed ora con RaiUno. La sensazione è quella di avere a che fare con un professionista della comunicazione, compenetrato nel concetto di servizio pubblico che la Rai deve avere, in cui la passione per la musica (suonata, pensata, cogitata, recensita.. ) è il trait d'union di una vita coerente.
Altrimenti perché rimettersi in gioco ogni volta con programmi nuovi, tentativi di trasformazione di idee in show che attraggono il grande pubblico, sperimentazioni anche in fase di conduzione? La riprova proprio da questa serie di Segreti pop, dove non esiste un canonico conduttore, ma sono le interviste ai vari expertise a fare da canovaccio. Non rimane che mettersi Sabato 3 Gennaio davanti allo schermo e sintonizzarsi sull'ammiraglia delle emittenti televisive in Italia...
Il rock dei primi blue-jeans e il beat dei capelloni, le canzoni impegnate dei cantautori e la contestazione dei concerti a pagamento, fino ai rapper dei giorni nostri. La musica, in quanto formidabile carburante di mutazioni comportamentali delle masse giovanili, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni anche in Italia fin dalla seconda metà degli Anni Cinquanta, proprio in concomitanza con l’avvento del rock and roll, che arrivava dagli Stati Uniti preceduto dall’inquietante fama di musica del demonio (così l’aveva definito il cardinale di Chicago) capace di diffondere tra i giovani il seme della violenza. Da allora l’esigenza di monitorare il fenomeno nelle sue evoluzioni è sembrato divenire compito di organismi di pubblica sicurezza, di personale di ambasciate, di servizi di sorveglianza di Paesi stranieri ogni qualvolta i nostri musicisti ne varcavano i confini. E’ quanto molti artisti e vari operatori dell’ambiente musicale italiano hanno percepito negli ultimi sessant’anni. Da Adriano Celentano ai Rokes, dai Pooh a Vasco Rossi, dal Banco del Mutuo Soccorso a Pupo, generazioni di cantanti di disparate tipologie sono state oggetto di particolare controllo. S’intitola La Musica Spiata la terza puntata di Segreti Pop il programma di Michele Bovi - in onda sabato 3 gennaio in seconda serata su Raiuno - che raccoglie le testimonianze di cantanti di epoche diverse. Prerogativa singolare di Segreti Pop è che a condurlo non sono professionisti dello spettacolo bensì differenti addetti ai lavori: avvocati e tecnici di Intelligence. ....
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