Elisa, Paolo Fresu, Pappano, Baremboim e Muti firmano il manifesto di Nati per la musica
di: Antonio Ranalli
Nati per la Musica propone un manifesto per le buone pratiche musicali precoci. Tra le prime adesioni quelle di Elisa, Paolo Fresu, José Antonio Abreu, Antonio Pappano, Daniel Barenboim, Riccardo Muti e della neuroscienziata americana Nina Kraus. Nati per la Musica propone un manifesto per le buone pratiche musicali precoci. Tra le prime adesioni quelle di Elisa, Paolo Fresu, José Antonio Abreu, Antonio Pappano, Daniel Barenboim, Riccardo Muti e della neuroscienziata americana Nina Kraus.
In occasione della Giornata Europea della Musica, che si celebra ogni anno il 21 giugno, Nati per la Musica lancia il suo manifesto “Le buone pratiche musicali aiutano i bambini a crescere"per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della musica nello sviluppo complessivo del bambino. Negli ultimi anni evidenze scientifiche hanno dimostrato che l’esperienza musicale precoce, cioè dall’epoca prenatale ai primi 6 anni di vita, favorisce lo sviluppo cognitivo, linguistico, emotivo e sociale del bambino, con effetti benefici e positivi anche sulle interazioni familiari. Tali esperienze aumentano sia i tempi di attenzione e la capacità di discriminazione uditiva del bambino sia le abilità linguistiche, di lettura, di coordinazione motoria e di interazione, portando quindi ad un trasferimento delle competenze acquisite musicalmente in attività extramusicali.
Dal 2006 Nati per la Musica si propone di accostare precocemente i bambini al mondo della musica grazie ad una alleanza tra il mondo sanitario e quello socio-educativo. È infatti fondamentale che pediatri, musicisti, educatori musicali e altri operatori che si occupano della cura del bambino e della famiglia sin dalla gravidanza si uniscano per sensibilizzare e sostenere i genitori nel percorso della crescita. A questo fine Nati per la Musica propone il manifesto “Le buone pratiche musicali aiutano i bambini a crescere”.
Il documento si compone di tre parti, la prima descrive i positivi e duraturi effetti dell’attività musicale. La sezione centrale contiene consigli utili per i genitori, quali ad esempio la valorizzazione del canto spontaneo del bambino e delle esplorazioni sonore, la proposta di una varietà musicale che non si fermi solo alla “musica per bambini” e la cura della ecologia dell’ambiente sonoro. La terza parte si rivolge ai nidi e alle scuole dell’infanzia, per sottolineare il ruolo di educatori e insegnanti. È importante infatti che il bambino sia guidato e motivato ad un utilizzo espressivo della voce, all’ascolto dell’ambiente e dei suoni quotidiani, alla sperimentazione e produzione della sonorità di oggetti e strumenti e ascolti una varietà di brani e musiche provenienti da culture europee ed extraeuropee.
Il manifesto di Nati per la Musica lancia dunque un forte richiamo affinché chi si occupa della cura e dell'educazione del bambino –insegnanti, operatori sanitari, amministratori e responsabili di programmi educativi ministeriali e attività extrascolastiche - promuova l’uso di buone e precoci pratiche musicali, sia in famiglia che a scuola e la musica divenga una ricchezza comune, proprio come raccomandava il musicista ungherese Z. Kodaly (1882-1967): “La musica non privilegio di pochi ma patrimonio di tutti".
Il manifesto ha già ricevuto il supporto di esponenti del mondo sanitario, musicale, dell’arte e della cultura, della ricerca e delle scienze ed è aperto a nuove adesioni. Tra i primi firmatari la cantautrice Elisa, il jazzista Paolo Fresu, il direttore dell’Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano, la neuroscienziata americana Nina Kraus e le principali associazioni professionali di pediatri, neuropsichiatri infantili e dell’area musicale.
Durante la Giornata Europea della Musica del 21 giugno, il Manifesto ha ricevuto un grande riconoscimento, le tre firme dei maestri Josè Antonio Abreu, Daniel Barenboim e Riccardo Muti. Prima José Antonio Abreu, ex Ministro della Cultura Venezuelano, creatore di El Sistema, fondazione per la promozione sociale dell'infanzia e della gioventù attraverso la didattica musicale, poi Daniel Barenboim, direttore Musicale dell’Opera di Stato di Berlino e del Teatro alla Scala di Milano e infine Riccardo Muti, fondatore dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e direttore musicale della Chicago Simphony Orchestra.
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