Favonio – Favonio (Preludio 2008), come instabili ballerini che rubano l'anima della milonga
di: Giancarlo Passarella
Disco vero di teatro canzone (registrato presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani) che e' il seguito del lavoro fatto dalla band foggiana in questi anni: ora la band completa e' composta da ben 9 musicisti. Disco vero di teatro canzone (registrato presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani) che e' il seguito del lavoro fatto dalla band foggiana in questi anni: ora la band completa e' composta da ben 9 musicisti.
Solo l'anno scorso i Favonio firmano il contratto discografico con una vera etichetta e finalmente esce l'album omonimo: e' indubbio che finalmente la musica d'autore moderna si contamina al folk e si fonde in uno stile unico e inconfondibile! Un vero marchio di fabbrica quello dei Favonio ed il disco si apre con il loro pamphlet Vento di Favonio, brano gia' conosciuto perche' contenuto nel precedente demo. Il loro progetto artistico prende il nome da un tipico vento che sferza le aride campagne della provincia di Foggia e che fa parte di quel phon che poi permette a molti di usare un asciugacapelli elettrico che porta proprio quel nome. Questo che gira sul nostro lettore e' un album pregiato ed elegante, che unisce poesia ed arte anche grazie alle opere di Andrea Chisesi: vi sono momenti davvero alti da un punto di vista lirico, mentre la base ritmica tratteggia del soft rock, jazz, blues, latin, funk e soprattutto una atmosfera densa di fumo, dove in lontananza si balla milonga e paso doble! Manca il tango, ma e' questione di un misunderstanding: la fisarmonica di quel cesellatore di Mimmo Petruzzelli non era stata lustrata a dovere. Lui si scusa e da la colpa alla Daktulosphaira vitifoliae che ogni tanto si sogna di notte....
Un disco come questo comunque e' solo un passo importante per una band che da subito ha avuto le idee chiare sul proprio modus vivendi: dopo aver partecipato a qualche festival importante (raccogliendo sempre premi meritati!), nel 2007 il variegato carrozzone Favonio sbarca a Milano per registrare il primo album presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani, con mastering presso il Nautilus a cura di Claudio Giussani, e con ospiti al sax tenore Michele Carrabba ed al violoncello Michela Celozzi. Ne esce un cd veramente chic, con momenti anche divertenti, tra cui mi piace segnalare Il fetente, ma che manca di una componente importante: una traccia video che faccia capire la bonta' dell'intero progetto su un palco e quale bestia (nel senso buono!) da palcoscenico sia Paolo Marrone. Anche se la battuta appare fin troppo scontata, la sua voce (e la carica interpretativa che emana) porta in dote un sacco di colori al suo ruolo di punta di diamante di una formazione veramente chic.
Favonio – Favonio (Preludio PL 4808), tracklist...
Vento di Favonio
Ultimo tango
Il fetente
Baci
Cammino cammino
Dolcevita
Senza direzione
Senso
C'era una volta
Di notte
Tento tanto
Formazione di base dei Favonio....
PAOLO MARRONE voce
MIMMO PETRUZZELLI sax tenore, sax soprano, fisa e quant'altro...
LUCIO PENTRELLA chitarre acustiche ed elettriche
GIOVANNI MASTRANGELO basso elettrico, contrabbasso
GIUSEPPE GUERRIERI batteria
PIERNICOLA MORESE percussioni e grugniti live...
ANTONELLO DEL SORDO tromba
ROBERTO SOLIMANDO trombone e parrucche
STEFANO CAPASSO piano, fisa, sempre e ovunque
FABIO CONTILLO clarinetto, sax contralto, clarinetto basso
usual guest:
MICHELA CELOZZI violoncello e tanta pazienza
Abbiamo in programma una intervista globale con tutta la band, cosi' da capire appieno il momento che stanno vivendo.
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