Tony Pagliuca presenta a Pescara il nuovo CD "Re-Collage"
di: Paolo Ansali
LA FEDERAZIONE DEGLI APICOLTORI ITALIANI PROMUOVE IL DISCO DEL MUSICISTA TONY PAGLIUCA CHE VERRA' PRESENTATO martedì 14 dicembre alle ore 11.00 a Pescara presso il Museo Vittoria.
Musica ed alveari: per la realizzazione del nuovo cd di Tony Pagliuca - musicista di punta del panorama artistico nazionale già componente storico del complesso musicale de Le Orme - si è impegnata anche la Federazione degli Apicoltori Italiani (FAI).
Il disco del tastierista, che si intitola Re-Collage, verrà presentato alla stampa ed ai fans martedì 14 dicembre, alle ore 11.00, a Pescara presso il Museo Vittoria, su iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara. Interverrà, oltre il musicista e l'assessore Adelchi De Collibus, anche il presidente della Fai Raffaele Cirone. "Il rapporto tra la musica di Pagliuca e il mondo dell'apicoltura è di vecchia data - rileva il presidente degli apicoltori Cirone, in una nota stampa diffusa da Confagricoltura - Nel 1980 Le Orme, con Pagliuca alle tastiere, incisero la Piccola Rapsodia dell'Ape, un'opera rock-sinfonica dedicata al mondo dell'alveare. Oggi abbiamo deciso di contraccambiare l'attenzione, contribuendo alla realizzazione del suo nuovo album che è un ritorno alle origini". "Nonostante difficoltà e dissidi, all'epoca tutti i componenti de Le Orme - ricorda Tony Pagliuca - si trovarono d'accordo nell'idea di dedicare all'ape una sinfonia, ovvero un tributo alla generosità dell'insetto più fantastico e magico della natura. Sono orgoglioso di questo interessamento attuale alla mia musica del mondo dell'apicoltura, ovvero di un settore produttivo di grande laboriosità ed attenzione all'agroambiente". "C'è anche da dire - prosegue il presidente della Fai - che il disco di Tony Pagliuca porta fortuna. Proprio in questi giorni potrebbe essere varata la legge quadro "Disciplina dell'Apicoltura". E' una legge importante ed attesa - ha sottolineato il presidente della Federazione apicoltori italiani, Raffaele Cirone -. C’è bisogno di una legislazione moderna, per un settore che ha un impianto normativo che risale al 1926
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