Christian Zingales – Italiani Brava Gente (Tuttle Edizioni)
di: Antonio Ranalli
Il “viaggio sentimentale nei mari della canzone italiana” dalle pagine del mensile “Blow Up” approda in un libro. Cinquanta artisti che hanno mosso i loro passi non oltre gli anni ’80, raccontati da Christian Zingales. Il “viaggio sentimentale nei mari della canzone italiana” dalle pagine del mensile “Blow Up” approda in un libro. Cinquanta artisti che hanno mosso i loro passi non oltre gli anni ’80, raccontati da Christian Zingales.
L’autore lo definisce un lavoro su “agiografie, psicografie, geografie della canzone italiana”. E in effetti il libro trasuda sicuramente dei momenti salienti della musica di casa nostra, unita ad un interessante percorso culturale che si snoda lungo tutto lo Stivale (isole comprese). E’ quanto propone Christian Zingales in “Italiani Brava Gente”, che comprende tutti gli articoli usciti nell’omonima rubrica del mensile “Blow Up”, unitamente a 16 inediti. E così accanto agli imprescindibili come Adriano Celentano, Franco Battiato e Lucio Battisti, tanto per citarne alcuni, troviamo anche artisti che oggi potrebbero dire poco, ma che se analizzati e riascoltati fanno comprendere molto del ruolo di ricerca all’interno della canzone italiana. E’ il caso di Enzo Carella, Flavio Giurato e di band come gli Stormy Six con la loro ipotesi di “studiare analiticamente la canzone italiana attraverso i rifletti evolutivi del sé nazionale e i codici numerici sepolti sotto l’apparenza dei segni del tempo”. Nutrite le schede su Alberto Camerini (“Arlecchino puta madre”), Alan Sorrenti (“Napoli-Los Angeles in un minuto”), CCCP e tantissimi altri artisti del sottobosco underground poi usciti nell’overground. Il periodo progressive è rappresentato dalla Premiata Forneria Marconi (“Il rock inglese infarinato italo”) e Area, senza dimenticare personaggi di culto come Juri Camisasca che sono stati sempre in continua evoluzione e ricerca e Mauro Pagani, che parte del percorso artistico lo ha fatto proprio nella Pfm. Secondo l’autore per Eugenio Finardi vale il “concetto di testa di cazzo dirottato in un lampo di giustizia primordiale” (che cosa vorrà poi dire? Valle a capire certe definizioni! sic). Gli anni ’80 vedono tra i rappresentanti Luca Carboni ovvero la “sostenibile leggerezza dell’essere”. La squadra delle donne vede, oltre alla sempre presente Mina, anche Alice, Loredana Bertè, Mia Martini, Matia Bazar e Diana Est. Non manca, e non poteva essere altrimenti, un capitolo dedicato al Festival di Sanremo ovvero “Sospensione allucinazione. Ripetizione pensione. La vacanza dove ci si gioca la carriera. La gara delle false lusinghe dove si scommette la propria condanna a morte”. Libro è ben curato, anche se tra le 50 scelte mancano alcuni artisti di peso (dove sono Giorgio Gaber, Francesco Guccini e i Nomadi?) che potevano trovare posto rispetto ad altri personaggi, già citati, la cui produzione, per quanto interessante, risulta quantomeno esigua.
Questi gli artisti nel libro: Adriano Celentano, Loredana Bertè, Riccardo Cocciante, Claudio Rocchi, Antonello Venditti, Nino Buonocore, Mauro Pagani, Enzo Carella, Gianna Nannini, Ivan Graziani, Juri Camisasca, Alberto Fortis, Alan Sorrenti, Alberto Camerini, Alice, Canzoniere del Lazio, Enzo Jannacci, Fabrizio De Andrè, Luca Carboni, Area, Diana Est, Eugenio Finardi, Flavio Giurato, Ivan Cattaneo, Skiantos – Freak Antoni, Sanremo, PFM, Matia Bazar, Enrico Ruggeri, Ricky Gianco – Gianfranco Manfredi, Luigi Tenco, CCCP, Pino Daniele, Stormy Six, Francesco De Gregori, Fausto Rossi, Litfiba, Paolo Conte, Umberto Tozzi, Mia Martini, Zucchero, Mina, James Senese, Pavarotti, Squallor, Vasco Rossi, Gino Paoli, Lucio Dalla, Franco Battiato, Lucio Battisti.
Il volume (272 pagine, 15 euro), edito da Tuttle Edizioni nella serie “I libri di Harry”, si può acquistare esclusivamente sul sito di Blow Up. Per informazioni info@blowupmagazine.com
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